Il Sassicaia e l’opinabilità dei giudizi

Il Sassicaia è un vino che tutti gli anni viene premiato dalla totalità delle Guide nostrane e che spunta punteggi stratosferici anche da parte della stampa straniera.
L’annata 2016 ad esempio è stata valuta con 100/100 da Robert Parker, il guru internazionale del vino (valutazione questa che ha fatto schizzare verso l’alto il prezzo del vino), è il vincitore della graduatoria del BIWA, di Luca Gardini, che premia i 50 migliori vini italiani, ha ottenuto 99/100 dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia di Daniele Cernilli, 98/100 gli sono stati assegnati da James Suckling e certamente otterrà numerosi altri riconoscimenti da parte delle guide ai vini che in questo periodo iniziano ad essere pubblicate.

Ma…

A quanto pare non tutti (giustamente) la pensano allo stesso modo.
Succede così che il 5 di settembre, in occasione dell’Alto Adige Wine Summit, tenutosi a Bolzano, si sia svolta anche la 3a edizione della disfida denominata “Cortaccia Rossa” che vedeva in competizione 16 vini frutto del cosiddetto Taglio Bordolese, ovvero prodotti prevalentemente con uve Cabernet sauvignon e franc e Merlot provenienti dai territori vocati di Bordeaux e Bolgheri come pure da altre zone d’Italia, con quelli prodotti nel territorio di Cortaccia.

La disfida si è svolta presso il Centro di Sperimentazione di Laimbug ed i vini sono stati suddivisi in quattro diversi flight, sottoposti al giudizio di 28 esperti internazionali, che li giudicavano a bottiglie coperte, senza trucchi quindi.

Ebbene, nella sua batteria (3° flight) il Sassicaia 2016 è risultato quarto (su quattro vini), preceduto in ordine dal Darmagi 2016 di Angelo Gaja, dall’Alto Adige Doc “Freienfeld” Riserva 2016 della cantina di Cortaccia e dall’Aoc Saint Estéphe 2016 di Château Cos D ‘Estournel.

Non essendo presenti personalmente non abbiamo idea di chi fossero gli esperti né quali fossero le differenze di punteggio tra questi vini, anche se presumiamo siano stata minime, e non ci permettiamo assolutamente di giudicare e valutare il Sassicaia 2016 poiché non l’abbiamo assaggiato.
Pensavamo di farlo ieri, 29 settembre, in occasione della presentazione a Milano della Guida di Cernilli, ma, dopo pochi minuti dall’apertura dell’evento la bottiglia di vino era già vuota.

Non molto meglio se la cava il Sassicaia 2015 -al quale Cernilli aveva assegnato 100/100- classificatosi 3° (sempre su quattro vini) nel 4° flight.

Classifica dei vini in competizione

Cosa rimane quindi da dire, se non che la valutazione di un vino è un qualcosa di estremamente soggettivo?

Chiudiamo infine con le parole pronunciate da Peter DipoliIl mondo del vino -in merito ai risultati della “sfida”- dovrebbe imparare dal mondo dello sport, nel quale gli atleti diventano famosi perché vincono le gare non perché sono belli o simpatici: per il vino è solo il bicchiere che dovrebbe contare”.
Lorenzo Colombo