, , ,

Il Teroldego in 10 interpretazioni

Il Teroldego è il vitigno principe della Piana Rotaliana, non per nulla la principale denominazione del vino che se ne ricava si chiama Teroldego Rotaliano Doc.
In verità con questo vitigno si producono, sempre in Trentino, anche tre vini ad Igt: Vigneti delle Dolomiti Teroldego, Vallagarina Teroldego e Teroldego Delle Tre Venezie; può inoltre essere utilizzato nelle Doc Trentino e Casteller.
La superficie del vitigno in Trentino è di poco superiore ai 630 ettari, dei quali 430 si trovano nella Piana Rotaliana dove, nel 2017 (annata decisamente scarsa) ha dato luogo a poco meno di 28.000 ettolitri di Teroldego Rotaliano Doc, che può essere prodotto anche nelle tipologie Superiore, Riserva e Rosato.
I dati ISTAT relativi al 2010, ne censivano circa 800 ettari in Italia, mentre il Which Winegrape Varieties are Grown Where? quantificava in 839 ettari la superficie mondiale del vitigno, sempre nel 2010.
Oltre al Trentino, sempre secondo i dati ISTAT relativi al 2010, se ne trovavano 56 ettari in Veneto, 32 in Toscana e 29 in Puglia.
Si può quindi affermare che si tratta di un vitigno prettamente trentino.

In occasione della 3ª edizione del Concorso ENOtecnico Valorizzazione VINIterritorio, organizzato nel mese di marzo dalla Fondazione Edmund Mach, a San Michele all’Adige, abbiamo avuto l’opportunità di poter assaggiare dieci Teroldego Rotaliano Doc, di annate diverse (la maggior parte dei vini erano comunque del 2016) e prodotte da dieci diverse aziende.

Alcuni di questi vini sono stati presentati  dai “TeRoldeGo Evolution” un gruppo di giovani produttori appartenenti ad alcune delle famiglie che producono Teroldego.
L’idea di riunirsi in associazione è nata nel 2016 durante una cena, quando i giovani rampolli delle aziende    De Vescovi Ulzbach, De Vigili, Donati, Dorigati, Endrizzi, Foradori, Gaierhof, Martinelli e Zeni hanno deciso di effettuare una rivoluzione incruenta, atta a valorizzare il vitigno principe della loro zona: il Teroldego.
Teroldego evolution infatti potrebbe anche essere letta come Teroldego (R)evolution.

Ecco quanto abbiamo ricavato da questa degustazione (i vini sono elencati in ordine di gradimento):

 – Dorigati – Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva “Diedri” 2016
Le uve provengono dal vigneto Bagolari, situato nel comune di Mezzocorona, il sistema d’allevamento è a pergola trentina.
Matura dodici mesi in piccole botti di rovere ai quali segue una sosta di sei mesi in acciaio, ulteriori sei mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Color rubino luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, balsamico, mentolato, speziato.
Fresco, speziato, mentolato, con bella vena acida e buona trama tannica, lunga la persistenza.

 – De Vescovi Ulzbach – Teroldego Rotaliano Doc “Vigilius” 2016
Tre diversi vigneti, situati a Mezzocorona, con età media di trent’anni e con allevamento a pergola doppia (a spalliera i più recenti) forniscono le uve per questo vino.
La fermentazione avviene in tini di rovere, mentre l’affinamento in barriques per 12-18 mesi.

Il colore è violaceo, profondo e luminoso, colora il bicchiere.
Intenso al naso, balsamico e mentolato, presenta un frutto rosso speziato e sentori di legno dolce.
Strutturato, con legno ancora percepibile, si coglie la ciliegia matura, speziato, con bella trama tannica e buona vena acida, lunga la sua persistenza.

 – Fedrizzi Cipriano – Teroldego Rotaliano Doc 2016 (Etichetta blu)

I vigneti, impiantati parte nel 1985 e parte nel 2000, sono situati nel territorio di Mezzolombardo, a 230 metri d’altitudine, allevati in parte a pergola doppia trentina ed in parte a Guyot.
Fermentazione in acciaio e maturazione in botti di rovere misto (Francia e Slavonia) da 30 ettolitri, per un periodo variabile dai sei ai dodici mesi, affinamento in bottiglia per sei mesi.

Color granato con ricordi rubino.
Di discreta intensità olfattiva, presenta note balsamiche e mentolate, frutto rosso maturo ed accenni speziati.
fresco, mentolato, mediamente strutturato e dalla buona persistenza. Piacevole la beva.

 – Cantina Rotaliana – Teroldego Rotaliano Doc Superiore Riserva 2015
I vigneti, situati nella Piana Rotaliana ed allevati a pergola doppia, hanno un’età media di oltre quarant’anni. La fermentazione avviene in acciaio, quindi il vino matura per ventiquattro mesi in barriques, ai quali seguono ulteriori sei mesi d’affinamento in bottiglia.

Color granato di buona intensità.
Buona l’intensità olfattiva, presenta note balsamiche e di legno dolce, frutto rosso maturo e spezie dolci.
Discretamente strutturato, succoso, con un buon frutto e leggere note di spezie piccanti, bella la vena acida, buone sia la trama tannica come pure la persistenza.

 – Mezzocorona –Teroldego Rotaliano Doc Riserva 2013 “Castel Firmian”
Le uve provengono da diverse zone della Piana Rotaliana, dopo la fermentazione alcolica il vino s’affina per almeno ventiquattro mesi, di cui dodici in barriques francesi.

Color granato luminoso di buona intensità.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono sentori di spezie dolci, vaniglia e vannella.
Buona la struttura, come pure la trama tannica, succoso, balsamico, con legno ancora percepibile, tornano i sentori di vaniglia e cannella, lunga la sua persistenza.

 – Marco Donati – Teroldego Rotaliano Doc “Sangue di Drago” 2016
Le uve provengono dalla vigna storica del Maso Donati, i cui suoli derivano dai depositi alluvionali del Noce, che ha trascinato detriti di origine calcarea, porfirica, dolomitica dai gruppi montuosi circostanti.
L’altitudine dei vigneti è di 280 metri slm.
Fermentazione in acciaio ed affinamento in barriques per 16-18 mesi.

Color granato profondo e luminoso, unghia purpurea.
Intenso al naso, balsamico, mentolato, speziato, presenta note aromatiche e di legno dolce.
Di buona struttura, con note aromatiche ed accenni d’incenso, frutto rosso maturo, spezie orientali piccanti, legno percepibile, buona la persistenza.

 – Martinelli – Teroldego Rotaliano Doc 2014
I vigneti, situati nei pressi della cantina, situata a  Mezzocorona, sono allevati a pergola doppia, la fermentazione avviene in tini di rovere da 30 ettolitri ed in acciaio, mentre l’affinamento si svolge parte in barriques, parte in tonneaux e parte in botti da 30 ettolitri per diciotto mesi.

Color granato di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono leggere note balsamiche e di frutta rossa leggermente macerata.
Fresco, fruttato, con note balsamiche ed accenni speziati, buona la persistenza.

 – Endrizzi Elio e F.lli – Teroldego Rotaliano Doc 2016
L’azienda è situata a Mezzocorona, il sistema d’allevamento è a pergola trentina.

Color rubino-granato.
Discretamente intenso al naso, presenta sentori di frutto rosso leggermente speziato.
Mediamente strutturato, con tannini leggermente asciuganti ed un poco verdi, buona la persistenza.

 – Zanini Luigi – Teroldego Rotaliano Doc “Le Cervare” 2016
Le uve provengono dal vigneto Le Cervare, nel comune di Mezzolombardo, impiantato nel 1990 su suoli alluvionali con presenza di ghiaia e sabbia, a 230 metri d’altitudine ed allevato a pergola trentina doppia.
L’affinamento avviene in barriques e tonneaux.

Molto bello il colore, rubino-purpureo, luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, presenta leggere note animali.
Note di spezie piccanti alla bocca, buona vena acida, accenni di cuoio, buona la persistenza.

 – Foradori – Teroldego Vigneti delle Dolomiti Igt 2016

Le uve provengono da diversi appezzamenti situati nella Piana Rotaliana, la fermentazione avviene in vasche di cemento, mentre l’affinamento, per dodici mesi, tra botti e cemento.

Il colore è rubino luminoso di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva, presenta leggere note animali.
Un poco scomposto alla bocca e con tannino decisamente asciugante.
Colpa della specifica bottiglia?
Lorenzo Colombo