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Bollicine d’Autore

Il metodo Classico con intruso

Una delle masterclasses che si sono svolte durante la prima edizione della Fiera dei Vini, tenutasi dal 18 al 20 novembre nei padiglioni della Fiera di Piacenza aveva come titolo “Quando il Metodo Classico è moderno: l’eleganza dello spumante italiano”.

Condotta dall’enologo Luigi Bertini prevedeva la degustazione di cinque Metodo Classico e un intruso (quasi Classico) alcuni dei quali assai particolari.

Eccoli, in ordine di servizio.

 – Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg Brut “Elena” 2020 – Corte Fabbri
Uve Pinot nero in purezza provenienti da un vigneto situato a 160 metri d’altitudine su suolo di medio impasto con presenza di sabbia, l’esposizione è a Nord ed il sistema d’allevamento è a Guyot.
S’affina sui lieviti per 16 mesi.

Color giallo paglierino con leggerissima velatura.
Intenso al naso dove si colgono sentori di mela, leggere note vegetali ed accenni sulfurei.
Decisa l’effervescenza, spiccata la vena acida, sapido e verticale, lunga la sua persistenza.
Un vino assai particolare.

 – VSQ Metodo Classico “Propri Brut” – Giachino Claudio
Nome assai curioso per questo vino prodotto con uve Chardonnay e dedicato ai figli, rappresentati in etichetta sotto forma di caricatura e definiti “Propi Brut” (proprio brutti).

Giallo paglierino tendente al dorato, luminoso.
Intenso al naso, frutta tropicale, ananas, pesca gialla matura, leggere note mielate, fiori di tiglio, accenni sulfurei.
Dotato di buona effervescenza, presenta accenni piccanti, note pepate, frutta tropicale, mela matura, lunga la persistenza.

 – VSQ Metodo Classico Brut “Pinè” – Paganini
Curioso blend tra Malvasia, Moscato, Trebbiano, Sauvignon blanc e Ortrugo, il vigneto si trova sulla riva sinistra del fiume Trebbia tra i 400 ed i 500 metri d’altitudine, su suolo argilloso-limoso con notevole presenza di ciottoli ed è esposto a Sud-Est, il sistema di potatura è a Guyot.

Color giallo dorato di buona intensità.
Intenso al naso, note birrose, lieviti in evidenza, buccia di mela.
Molto sapido, con effervescenza decisa, asciutto, buona la vena acida, sentori di mela, lunga la sua persistenza.
Vino curioso e assai particolare.

 – Pietro Cassina – Brut Metodo Classico Millesimato 2018
Prodotto con uve Erbaluce provenienti da un vigneto situato a 290 metri d’altitudine nel comune di Lessona, su suoli ghiaiosi e sabbiosi, la densità d’impianto è di 5.000 ceppi/ha e l’esposizione va da Sud-Est a Sud-Ovest.
La sosta sui lieviti varia dai 24 ai 48 mesi a seconda dell’annata.

Giallo dorato luminoso di buona intensità.
Bel naso, intenso, fiori gialli, fiori di tiglio, accenni di miele, frutta a polpa gialla, pesca.
Fresco e succoso, asciutto, con bella vena acida, leggere note piccanti accenni di miele, buona la persistenza.

 – Bellaguardia – Extra Brut 2016
Prodotto con uve Durella e Pinot bianco provenienti dal vigneto Galantiga situato tra i 200 ed i 250metri d’altitudine su suolo limoso-argilloso calcareo, sul versante Sud della collina dei castelli di Giulietta e Romeo.
Il sistema d’allevamento è a pergola trentina e la resa per ettaro è di 50 ettolitri, la sosta sui lieviti è di oltre 36 mesi, la prima annata di produzione è stata la 1996.

Color giallo paglierino tendente al dorato.
Bel naso, intenso, fresco, pulito, agrumato.
Fresco, sapido, verticale, succoso, con spiccata vena acida, sentori d’erbe aromatiche, lunga la persistenza.
Notevole. E’ tra tutti il vino che abbiamo preferito.

 – Collavini – Ribolla Gialla Dosaggio Zero Millesimato 2018
Era questo l’intruso, un vino prodotto con un metodo insolito, ovvero uno Charmat non lungo, ma lunghissimo, che potremmo anche chiamare metodo Collavini.

Le uve provengono da vigneti posti a Corno di Rosazzo e Manzano, allevati a Cordone speronato e a Guyot con densità di 5.000 ceppi/ettari e con una resa di 80 q.li/ha.
La prima fermentazione si svolge parte in vasche d’acciaio e parte in barriques, la primavera successiva il vino viene posto a rifermentare in autoclavi orizzontali dove rimane sui lieviti per un minimo di 30 cicli lunari (in pratica 30 mesi) ai quali seguono ulteriori 12 mesi di sosta in bottiglia.

Color giallo paglierino luminoso con riflessi dorati.
Bel naso, pulito, fruttato, frutta a polpa -gialla, pesca, di buona intensità.
Fresco e sapido, cremoso, dotato di buona verticalità, bel frutto, sentori d’erbe aromatiche, molto lunga la persistenza.
Un vino molto interessante, pensiamo che in una degustazione alla cieca sarebbe molto difficile scoprire che non si tratta di un metodo Classico.

 – Il Dosso – VSQ Dosaggio Zero N.B.!
NB sta per Nebbiolo e Barbera, i due vitigni utilizzati per la produzione di questo interessante Metodo Classico non dosato.

Giallo paglierino luminoso con riflessi dorati.
Bel naso, pulito e fresco, frutta a polpa bianca, pesca, accenni d’agrumi.
Fresco e verticale, sapido, asciutto, leggere note tanniche, lunga la persistenza.
Interessante.
Lorenzo Colombo