Kopke: Porto Colheita 2001
Assai meno conosciuta in Italia rispetto ad altri marchi, Kopke, fondata nel 1638 da Germans Christiano e Nicolaus Kopke -padre e figlio- è in realtà l’azienda più antica di Porto.
Dispone di oltre 90 ettari di vigneti, dipinge le etichette a mano, ed è considerata una delle aziende di riferimento di Porto, inoltre è considerata un leader nella produzione dei Porto ossidativi, in special modo dei Colheita, famosi per la loro longevità.
Il Colheita è un Porto frutto di un’unica vendemmia e prodotto solo nelle migliori annate –riportata in etichetta- e affinato per un periodo non inferiore ai 7 anni in botte grande, anche se nelle annate più interessanti molti produttori prolungano notevolmente la loro sosta nei recipienti di legno.
Fa quindi parte della famiglia dei Tawny, i Porto ossidativi, ovvero quelli dal color mogano, affinati in botte.
A differenza dei Vintage, i Porto da unica vendemmia dallo stile riduttivo che per potersi esprimere al meglio necessitano di trascorrere numerosi anni di affinamento in bottiglia, i Colheita sono già perfettamente pronti per il consumo una volta imbottigliati avendo effettuato il loro affinamento presso le cantine dei produttori, a volte anche per quindici o più anni.
Sin quasi alla fine dell’ ‘800 l’azienda è rimasta di proprietà della famiglia Kopke, dopo di che ha subito numerosi cambi di proprietà, l’ultimo dei quali è avvenuto nel 2006, quando l’azienda venne acquisita dal Sogevinus, che ancora oggi ne detiene la proprietà.
Porto Colehita 2001
Se 19 anni possono sembrarvi tanti, tenete presente che nel listino del distributore italiano (Ghilardi Selezioni) sono normalmente disponibili Colheita delle annate 1989, 1985 e 1965.
Prodotto con uve Touriga Nacional, Touriga Franca e Tinta Roriz raccolte manualmente, la vinificazione si svolge in vasche d’acciaio a temperature di 20-30° C., dopo la fortificazione il vino matura per un minimo di sette anni in botti.
Il colore è mattonato con unghia aranciata.
Notevole la complessità olfattiva, il vino è intenso, ampio ed elegante, emergono sentori di prugne sotto spirito, di mallo di noci, di nocino, frutta secca, spezie dolci.
Armonico ed equilibrato alla bocca dove ritroviamo una netta corrispondenza con le sensazioni olfattive: prugne secche, noci, nocino, i tannini sono morbidissimi e lunghissima è la sua persistenza.
Lorenzo Colombo