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Vermouth con intruso

Durante l’evento Best Wine Stars, tenutosi a Milano, presso il Palazzo del Ghiaccio, da sabato 18 a lunedì 20 maggio, abbiamo partecipato ad un’interessante masterclass dal titolo “Tasting Room Vermouth. Il territorio nel bicchiere”, guidata da Fabio Bacchi durante la quale abbiamo potuto assaggiare sei diversi Vermouth ai quali si è aggiunto un intruso, tra l’altro molto interessante.

Il Vermouth è un vino -si, è proprio un vino, e precisamente un vino aromatizzato- che apprezziamo molto, ne abbiamo scritto tre anni fa in occasione della presentazione milanese del Vermouth di Torino (vedi), e che negli ultimi anni sta riscuotendo un notevole interesse, risvegliandosi dall’oblio che l’aveva colto verso la fine degli anni Settanta.
Purtroppo -perlomeno così la pensiamo noi- quest’interesse è dovuto quasi esclusivamente all’utilizzo come ingrediente nel bere miscelato, mentre noi siamo conviti che dia in meglio di sé gustato puro, essendo lui stesso frutto di un insieme d’ingredienti.

A parte questa minuscola polemica ecco quant’abbiamo assaggiato:

 – Antico – Luxardo
La Luxardo è un’azienda storica, fondata nel 1821 a Zara, in Dalmazia e specializzata in liquori e famosa soprattutto per il Maraschino.
Dopo varie vicissitudini, dovute principalmente alla Seconda Guerra Mondiale, l’azienda fu ricostruita da Giorgio e Nicolò III Luxardo a Torreglia, in provincia di Padova.

Iniziamo la nostra degustazione con un prodotto che non è un Vermouth ma, come scritto sul sito aziendale “è l’alternativa pensata da Luxardo al classico vermouth rosso”.
Il perché non si tratti di un Vermouth è presto detto: nella sua preparazione non viene utilizzato vino, ma succo di marasche affinato in tini di rovere al quale vengono poi aggiunte non specificate erbe e spezie.

Al di là di questo l’Antico ci è molto piaciuto già da come si presenta nel bicchiere, con un color rubino luminoso tendente al rosso sangue molto bello.
Molto intenso al naso, pulito, fresco, ampio ed elegante, fruttato, con sentori di marasche, erbe aromatiche, spezie dolci, cannella, vaniglia, noce moscata, accenni di chiodi di garofano, agrumi.
Dotato di buona struttura, succoso e con bella vena acida, agrumato, bergamotto, scorza d’arancia amara, marasche, cannella, accenni di radici, lunga la sua persistenza.

 – Vermouth Rosso Formula Nobile – Borbone
Marchio di proprietà di Mercanti di Spiriti viene prodotto ad Arzano, in provincia di Napoli, il vino base viene prodotto con uve trebbiano e moscato, mentre l’aromatizzazione è data da assenzio gentile, arancia amara, rabarbaro, quassia e vaniglia.

Nota curiosa è data dal fatto che non ha nulla di “rosso”, le uve infatti sono a bacca bianca ed il suo colore è ambrato di media intensità con sfumature aranciate.
Intenso al naso dove cogliamo sentori di radici, genziana, rabarbaro e mallo di noci.
Le stesse sensazioni si colgono alla bocca dotata di buona vena acida, vi ritroviamo le note di rabarbaro e di radice di genziana unite a caramella all’orzo e agrumi essiccati, buona la sua persistenza.
Altro prodotto che ci è molto piaciuto.

 – Vermouth Pregiato Antica Formula – Carpano
Si tratta dell’azienda che di fatto ha inventato il Vermouth, nel 1786 nella sua bottega di Torino, Antonio Benedetto Carpano mette a punto la formula alla base del successo di questo prodotto.

L’Antica Formula costituisce un classico tra i Vermouth.

Il colore è simile a quello del precedente vino.
Intenso al naso, molto elegante, delicato ed armonico, presenta note balsamiche e di legno e spezie dolci.
Intenso al palato, in contrapposizione alla delicatezza olfattiva, succoso ed armonico, con bella vena acida, speziato e con leggeri accenni piccanti, vi cogliamo scorza d’arancia essiccata e sentori di radici, buona la sua persistenza.
Molto buono.

 – Vermouth di Torino Rosso – Doragrossa
Doragrossa è il nome che il popolo diede nel 1573 alla Contrada Sant’Elpidio di Torino, dove dieci anni prima s’erano insediati confetturieri, distillatori e speziali.

Color ambrato con unghia aranciata.
Molto intenso al naso, s’esprime con sentori d’erbe officinali ed accenni di radici.
Dotato di buona struttura e buona vena acida, con note chinate, di radici amare, genziana e d’agrumi essiccati, buona la sua persistenza che presenta un fin di bocca amaricante.

 – Vermouth di Torino Superiore Rosso – Gamondi
L’azienda è stata fondata nel 1890 da Carlo Gamondi ad Acqui Terme, dopo alcuni passaggi di proprietà è stata rilevata nel 2009 da Gianfranco Tosi e da Valter Porro.

Frutto di un’antica ricetta di Carlo Gamondi vien prodotto utilizzando un blend di vini piemontesi tra i quali oltre il 50% è costituito da Moscato d’Asti Docg.

Non capiamo il motivo di chiamarlo Vermouth Rosso, quando il suo colore è ambrato scarico con unghia aranciata.
Buona la sua intensità olfattiva, vi si colgono sentori di radici, erbe officinali essiccate, scorza d’arancia amara e leggerissime note pungenti.
Dotato di buona struttura ed altrettanto buona vena acida, presenta sentori di radici di genziana ed erbe aromatiche essiccate, buona la sua persistenza.
Molto interessante.

 – Vermouth all’Aceto Balsamico di Modena Igp Tomaso Agnini – Casoni Liquori
Fondata nel 1814 da Giuseppe Casoni a Finale Emilia è una tra le più antiche distillerie italiane, dopo diversi passaggi di proprietà nel 2016 l’azienda è ritornata nelle mani della famiglia Casoni.

A Tomaso Agnini, storico collaboratore dell’azienda, vengono dedicati i due Vermouth prodotti, quello all’Aceto Balsamico, oggetto della nostra degustazione e quello -secondo noi molto più interessante- al Mallo di Noci.

Oltre all’Aceto Balsamico di Modena Igp invecchiato tre anni, entrano nella composizione di questo Vermouth non meglio specificate erbe aromatiche estratte a freddo.

Color ambrato scarico con unghia aranciata.
Buona la sua intensità olfattiva, leggera nota volatile, accenni di smalto e silicone.
Pastoso alla bocca, buona vena acida, accenni di cioccolato, radici, leggere note d’agrumi, dolce non dolce, leggera nota pungente, discreta la sua persistenza.

 – Vermouth di Torino Rosso Superiore – Karminia
Karminia è stata fondata durante il buio periodo legato alla pandemia del Covid da due amici che non si vedevano da anni, entrambi all’estero per lavoro da anni, Federico in Cina, Davide a Londra.

Prodotto con uve Barbera e con infusione di 37 botaniche.

Color rubino di buona intensità.
Intenso e molto particolare al naso, speziato, erbe officinali, timo e origano, accenni pepati.
Intenso anche al palato, asciutto, con note tanniche, sentori d’erbe essiccate, origano, accenni piccanti di pepe bianco, buona la sua persistenza.
Un prodotto che ci è molto piaciuto.
Lorenzo Colombo