Buttafuoco Storico “Vigna Bricco in Versira” 2020 – Massimo Piovani
“Piccola cantina in Monteveneroso”, in questo modo definisce la sua azienda Massimo Piovani e in effetti ha tutte le ragioni per presentarla così, dato che la superficie vitata è inferiore ai cinque ettari e che la produzione annuale è di appena 4.000 bottiglie suddivise su quattro etichette.
Iniziata come hobby per la produzione di vino a uso familiare con le uve provenienti da un piccolo vigneto di 600 metri quadrati posto a Monteveneroso, nel comune di Canneto Pavese dove Massimo Piovani trascorreva la domenica nella casa di famiglia, nel 2008 Massimo decide di trasformare la sua passione in vero lavoro, si trasferisce stabilmente a Monteveneroso e dopo alcune esperienze in campo acquista alcuni terreni portando l’estensione vitata a poco meno di cinque ettari e nel 2014 escono dalla sua cantina le prime bottiglie con il proprio nome.
Il Buttafuoco Storico
Il Club del Buttafuoco Storico viene fondato nel 1996 da undici vignaioli che stilano un regolamento interno molto più restrittivo rispetto al disciplinare di produzione della Doc Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese.
Si parte dalla vigna che dev’essere situata all’interno della zona storica ed essere iscritta con il nome tradizionale all’albo vigneti della CCIAA e tutte le uve debbono provenire da quel singolo appezzamento.

Zona di produzione del Buttafuoco Storico
La zona storica comprende i comuni di Broni, Canneto Pavese, Castana, Cigognola, Montescano, Stradella e Pietra de’ Giorgi ed è caratterizzata da diverse tipologie di suolo che a grandi linee vengono distinte in: Ghiaie, Arenarie e Argille, questo fa sì che, seppur connotati dall’utilizzo degli stessi vitigni, le differenze tra i vari vini siano a volte piuttosto accentuate seppur caratterizzate da una comune identità.
In genere i vini prodotti sulle Ghiaie sono caratterizzati da una certa spigolosità in gioventù che poi si traduce in longevità, quelli provenienti dalle Arenarie sono in genere un poco aspri da giovani e diventano complessi col passare del tempo, pur mantenendo sempre una certa austerità, infine i vini prodotti sulle Argille sono quelli che sin da giovani di presentano rotondi e morbidi.
La data d’inizio della vendemmia viene stabilita anno per anno da un’apposita commissione e la raccolta dev’essere effettuata a mano.
Si possono utilizzare unicamente vitigni autoctoni dell’Oltrepò Pavese: Croatina, Barbera, Uva Rara, Ughetta di Canneto che debbono essere vinificate in uvaggio in un unico vaso vinario.
Per il vino è previsto un affinamento in legno di almeno 12 mesi, per l’imbottigliamento è prevista un’unica bottiglia riportante un veliero, simbolo del Club del Buttafuoco Storico, in questo contenitore il vino deve affinarsi per almeno sei mesi prima della commercializzazione.

Posizione delle aziende del Buttafuoco Storico. Quella di Massimo Piovani si trova al numero 07
Ogni anno un’apposita commissione, tramite una degustazione alla cieca, stabilisce la valutazione dell’annata che verrà riportata, tramite un apposito bollino riportante un certo numero di fuochi (da tre a sei) che viene apposto sulle bottiglie.
Viene infine stabilita anche da data di commercializzazione del vino che non può avvenire prima della seconda domenica di novembre di tre anni dopo la vendemmia.
Attualmente i produttori aderenti al Club del Buttafuoco Storico sono 18, gli ettari di vigna utilizzabili per la produzione del vino sono 22 e le bottiglie prodotte annualmente sono 90.000.
Il vino
Il Vigna Bricco in Versira è frutto di un blend tra Croatina 50%, Barbera 35%, Ughetta di Canneto (Vespolina) 10% e Uva Rara 5% provenienti dall’omonimo piccolo vigneto di soli 2.945 metri quadri situato tra i 240 ed i 260 metri d’altitudine ed esposto ad Ovest.
Messa a dimora nel 1994 la vigna è ubicata a Monteveneroso, frazione del comune di Canneto Pavese ed è stata iscritta al Consorzio Club del Buttafuoco Storico nel 2014.
Siamo nella zona di mezzo del territorio del Buttafuoco Storico, quella detta delle Arenarie, qui la maggior parte dei vigneti sono esposti a Sud-Ovest, i suoli sono compatti il che ostacola la crescita delle piante in gioventù, le prepara però, quando saranno adulte a resistere moto bene ai periodi di siccità.
In gioventù i vini risultano leggermente aspri, tannici e austeri e la loro nota alcolica è sempre piuttosto elevata.
La Vigna Bricco in Versira è situata s’un suolo caratterizzato da marne argillose con arenarie, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 3.500 ceppi/ettaro e la resa è di appena 40 q.li/ettaro.
La vendemmia s’effettua in leggera surmaturazione delle uve, la fermentazione avviene in vasche di vetroresina e l’affinamento del vino prevede una sosta in barriques per 24 mesi, dopo di che la massa viene posta in vasche di vetroresina dove sosta per sei mesi prima d’essere messo in bottiglia dove rimane per altri sei mesi prima della sua commercializzazione.
La sua produzione nel 2020 è stata di appena 1.000 bottiglie vendute in azienda a 25 euro.
Granato profondissimo il suo colore, tendente al prugna.
Intenso ed ampio al naso dove si colgono sentori di radici, sottobosco, note surmature, frutta a bacca scura, prugna secca, ciliegia matura, spezie dolci, vaniglia, accenni di cioccolato e pepe.
Strutturato, intenso, alcolico, con trama tannica importante, prugna secca, spezie dolci, radici, cioccolato amaro e caffè, chiude amaricante con lunghissima persistenza.
Lorenzo Colombo