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Badia di Morrona

Avevamo già scritto in merito a quest’azienda in occasione dell’assaggio di alcuni loro vini prodotti sia nel pisano (vedi) come pure nell’astigiano, dove la famiglia Gaslini Alberti possiede l’azienda Podere dei Bricchi Astiani (vedi).

Abbiamo ora l’occasione di riscriverne  avendo appena assaggiato la nuova annata di due vini che già conosciamo più un terzo (rosato) che andiamo a degustare per la prima volta.

Toscana Igt Rosato “Vivaja” 2019
Prodotto con uva sangiovese vinificate in vasche d’acciaio.

Color rosa antico di media intensità, con riflessi ramati, limpido.
Mediamente intenso al naso, presenta sentori di fieno, erbe officinali, fiori secchi, note fruttate ed agrumate.
Intenso alla bocca, di buona struttura, sapido, fresco, verticale, minerale, si colgono piccoli frutti rossi, pesca ed agrumi, buona la sua persistenza.

Chianti Docg “I Sodi del Paretaio” 2019
La composizione del vino vede la prevalenza di sangiovese più un contributo dato da Cabernet sauvignon, Merlot e Syrah. L’affinamento si svolge in vasche di cemento e d’acciaio per dieci mesi.

Color rubino luminoso di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva dove il vino s’esprime su sentori di frutta rossa (ciliegia) e note speziate di pepe e cannella.
Fresco, succoso, fruttato (di nuovo la ciliegia), con leggere note pepate, bella la trama tannica ed acidità ben bilanciata, lungo il fin di bocca su piacevoli note amaricanti.

Terre di Pisa Doc “VignaAlta” 2017
Da uve selezionate di Sangiovese, l’affinamento si svolge per la maggior parte in botti da 25 ettolitri, una frazione minore vede invece come contenitore d’affinamento barriques usate.

Color granato, profondo e compatto.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di prugna e ciliegia mature, tabacco dolce, sottobosco, accenni di vaniglia, cannella e pepe, note balsamiche, elegante, equilibrato, di buona complessità.
Di buon struttura, succoso, balsamico, elegante, armonico, con tannino vellutato, tornano i sentori di prugne e ciliegie mature, liquirizia dolce, piacevolmente amaricante il lungo fin di bocca.
Lorenzo Colombo