Celestina Fè: vini di Maremma

Monica Guerri
Incontriamo Monica Guerri durante la premiazione dei migliori Morellino di Scansano, nell’ambito dell’evento Vinellando, a Magliano in Toscana.
In quell’occasione le viene infatti conferito il premio della Commissione Pari Opportunità con la seguente motivazione: “Ha iniziato giovanissima la sua attività e da quel momento in poi è stata un punto di riferimento per le donne che si sono impegnate in questo settore”.
Il suo Morellino non era in concorso, ma la sua è una delle aziende che hanno dato la disponibilità per essere visitate, quindi, dopo aver assaggiato il vino durante la cena, concordiamo la nostra visita per il giorno seguente, sabato 24 agosto.
L’azienda e i vigneti si trovano in Località Cupi, nel comune di Montiano, Monica ci accoglie sotto il portico del suo agriturismo il “Pian dei Pini” aperto nel 2001; cinque camere, con la possibilità per gli ospiti (prenotando al mattino) di cenare nella struttura.
Monica acquista l’azienda nel 1999, si tratta di uno delle migliaia di poderi assegnati dall’Ente Maremma, dopo le bonifiche del territorio, tramite la Riforma Fondiaria degli anni ’50 (legge Fanfani – allora Ministro dell’Agricoltura); passato successivamente di proprietà era stato praticamente lasciato in semiabbandono dal nuovo proprietario.
Alla nuova azienda viene dato il nome della nonna a cui Monica era molto legata “Celestina Fè”.
Da subito viene impiantato il primo vigneto, 1,5 ettari a Sangiovese, nel corso degli anni (2005 e 2007) seguono altri impianti, sino a raggiungere i sette ettari attuali per una produzione annuale di circa 40mila bottiglie.
Oltre al Sangiovese vengono messi a dimora Merlot, Cabernet sauvignon e Petit verdot, anche se il vitigno toscano rimane sempre il principale.
Il primo vino messo in commercio, con l’annata 2003, è il Morellino di Scansano, al quale Monica dà il nome dell’amata nonna e per ben dieci anni questo rimane l’unico vino prodotto.
Eccolo nella nostra descrizione:
– Morellino di Scansano “Celestina Fé” 2015
Frutto di Sangiovese in purezza le cui uve provengono da due diversi vigneti.
La vinificazione avviene per metà delle uve in acciaio e per l’altra metà in botti da venti ettolitri con ripetuti batonnages, dopo la fermentazione malolattica avviene l’assemblaggio, quindi il vino matura per trenta mesi in botti grandi.
Se ne producono 13mila bottiglie, vendute in azienda a 18 euro.
Color granato profondo.
Intenso al naso, alcolico, balsamico, mentolato, con sentori di confettura a frutta rossa.
Strutturato, la nota alcolica si fa sentire anche se il vino è fresco ed asciutto al palato, bella trama tannica, presenta accenni piccanti (pepe), lunga la sua persistenza.
Naturalmente oltre al Morellino, abbiamo assaggiato altri vini, eccoli:
– Igt Toscana Ansonica “Ragià” 2018
Prodotto per la prima volta nel 2010, questo vino non proviene dai vigneti aziendali, ma le uve vengono acquistate dalla zona del Parco dell’Alberese, dove il marito di Monica possiede un ettaro di vigna posta su suolo vulcanico con buona componete ferrosa.
Il vino viene sottoposto ad una decantazione naturale tramite il freddo e non subisce nessuna filtrazione.
Il colore è giallo paglierino intenso, tendente al dorato.
Molto bello il naso, intenso, con sentori di pera matura, albicocca e buccia d’uva.
Strutturato e succoso, sapido, con leggeri accenni tannici, presenta note di buccia d’uva ed accenni di fieno, lunga la sua persistenza.
Un vino molto particolare che ha quasi l’impronta di un rosso.
La produzione è di 2.000 bottiglie, vendute in cantina a 15 euro.
– Igt Toscana Rosato “Delirio” 2018
Ottenuto tramite pressatura diretta di uve Sangiovese (90%) con una piccola aggiunta (10%) di Mourvedre, provenienti da un vigneto dedicato impiantato a 6.500 ceppi/ettaro, allevato a cordone speronato basso.
La produzione è di 3.000 bottiglie, vendute in cantina a 15 euro.
La prima cosa che ci colpisce osservando l’etichetta è la gradazione alcolica, ben 15% vol.
Il colore è un mix tra il rosa intenso ed il granato scarico.
Mediamente intenso al naso dove s’esprime con sentori di fieno, agrumi ed accenni di distillato.
Intenso ed alcolico, con accenni tannici, vi ritroviamo le note d’agrume maturo (arancio) e le sfumature da distillato.
– Maremma Doc “Amore E” 2016
85% Sangiovese, 10% Merlot e 5% Petit verdot; vinificazione ed affinamento si svolgono in acciaio
19.000 le bottiglie prodotte, vendute a 13 euro in azienda.
E’ il vino che maggiormente ci ha colpiti, per la sua piacevolezza, freschezza e bevibilità.
Il colore è granato-rubino luminoso, di buona profondità.
Molto intenso al naso, fresco, mentolato, con sentori d’erbe officinali.
Fresco, balsamico, mentolato, leggermente pepato e dalla lunghissima persistenza.
Lorenzo Colombo