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Fattoria Lavacchio

Struttura complessa quella di Fattoria Lavacchio, situata a Pontassieve, nel territorio del Chianti Rufina, oltre alla produzione di vino infatti ci sono ben 44 ettari ad oliveto, un agriturismo con nove camere e sei suite, sette appartamenti indipendenti ed alcune villette, c’è poi il Ristorante Mulino a Vento e la Bottega con in vendita i prodotti aziendali, ortaggi e salumi prodotti in proprio.
C’è poi una scuola di cucina e vengono proposti diversi corsi, tra cui quelli di ceramica e di norcineria; in alcuni mesi dell’anno gli ospiti possono anche partecipare alla ricerca dei tartufi nei boschi aziendali, insomma si fa di tutto per poter offrire una vacanza completa sotto ogni aspetto.

Edificata nel 1700, dopo vari passaggi è stata acquistata nel 1978 dalla famiglia Lottero, di origine genovese ed è ora gestita da Faye e dal marito.

L’azienda s’estende su 110 ettari, dei quali 28 vitati  per una produzione annuale di circa 100 mila bottiglie, oltre il 60% delle quali senza solfiti aggiunti.
Quest’ultima linea prende il nome di “Puro” ed è attualmente costituita da un vino bianco rifermentato in bottiglia, il “Puro-Pét-Nat” e da due Chianti Docg, di cui uno Riserva.

Ci siamo stati durante la settimana delle Anteprime Toscane ed abbiamo potuto assaggiarne i vini che Faye ci ha preparato nella piccola saletta sotto l’abitazione e di fianco alla cantina, degustazione effettuata in tutta tranquillità, ecco le nostre impressioni:

Igt Toscana Bianco Frizzante Toscano “Puro-Pét-Nat” 2018 (trebbiano rifermentato in bottiglia)
Vino prodotto senza l’aggiunta di solfiti
Vendemmia nella prima metà del mese di settembre, fermentazione e maturazione in acciaio per almeno sei mesi.

Paglierino luminoso di buona intensità, bello il perlage.
Al naso sentori di lieviti e buccia di mela.
Fresco e sapido, sentori di lieviti e di birra, accenni vegetali, buona la persistenza. Curioso.

 – Igt Toscana Bianco “Pachàr” 2018
70% chardonnay, 20% viognier, 10% sauvignon blanc, da vigneti impiantati tra il 1981 ed il 1990 allevati a Guyot con resa di circa 1 Kg per pianta. Vendemmia nella seconda metà del mese di settembre, fermentazione in acciaio, parte del mosto fermenta e matura in barriques.

Giallo carico, color paglia.
Buona l’intensità olfattiva, note tropicali e di pesca gialla, accenni macerativi, buccia d’uva e di mela.
Di buona struttura, sapido, con bella vena acida, frutto giallo maturo, nocciole, legno percepibile. Particolare.

Chianti “Puro” 2018
Sangiovese in purezza vinificato in acciaio senza aggiunta di lieviti e solfiti.
Gli impianti, allevati a Guyot, sono stati messi a dimora negli anni 2000 e 2002, la resa per ceppo è di 1,5 Kg, la vendemmia s’effettua entro la metà del mese d’ottobre, il vino s’affina in acciaio per circa sei mesi.

Granato-rubino luminoso di media profondità.
Mediamente intenso al naso, un poco chiuso all’inizio, si apre quindi su note di frutto rosso maturo.
Fresco e fruttato, discretamente strutturato, con tannino in equilibrio, bella vena acida e buona persistenza.

Chianti Riserva “Puro” 2015
La differenza, rispetto al “non” Riserva è data dalla minor resa in pianta (1,2 Kg) e dall’affinamento che avviene in barriques per dodici mesi.

Color granato profondo e compatto.
Leggermente chiuso, note balsamiche e curiosi accenni vanigliati (il vino non vede il legno).
Intenso e strutturato, asciutto, con bella trama tannica, frutto scuro su discreta persistenza.

 – Chianti Rufina “Cedro” 2017
90% sangiovese, 5% canaiolo nero, 5% ciliegiolo, fermentazione con lieviti indigeni, maturazione per diciotto mesi in vasche di cemento ed in botti da 35 e 70 ettolitri.

Rubino luminoso e brillante.
Intenso al naso, fruttato, con accenni balsamici.
Di buona struttura, fresco, con bella vena acida e buona trama tannica, succoso, verticale, buona la persistenza.

Chianti Rufina Riserva “Cedro” 2015
90% sangiovese, 10% merlot, vendemmia a metà ottobre, fermentazione in acciaio e maturazione in vasche di cemento per due anni e per diciotto mesi in barriques e botti da 35 ettolitri.

Granato luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, frutto scuro maturo, note speziate.
Buona la struttura, tannino deciso ma non invadente, asciutto, frutto scuro, lunga la persistenza su sentori di liquirizia.

 – Igt Toscana “Fontegalli” 2012
60% merlot e 40% syrah da vigneti messi a dimora negli anni ’90 ed allevati a Guyot con resa di circa 1 Kg d’uva a ceppo, vendemmia ai primi d’ottobre ed affinamento in barriques nuove per 24 mesi.

Granato profondo, luminoso e compatto.
buona l’intensità olfattiva, balsamico, sentori di sottobosco, tabacco, cuoio.
Di buona struttura e bella trama tannica, asciutto, complesso, bastoncino di liquirizia su lunga persistenza.

Chianti Rufina “Ludiè” 2011
Sangiovese in purezza, da vigneti impiantati nel 1963 ed allevati a Guyot, resa per ceppo di circa 800 grammi, vendemmia a metà ottobre, fermentazione a temperatura controllata e maturazione in barriques per 24 mesi.

Granato profondo e compatto.
Intenso al naso, un poco chiuso, balsamico, spezie dolci e legno dolce.
Buona la struttura, tannini importanti ma setosi, succoso, liquirizia forte, frutto scuro, lunga la persistenza.
Lorenzo Colombo