Igt Rosso di Toscana Tenuta di Trinoro in verticale
Non capita tutti i giorni di poter degustare tre annate del Tenuta di Trinoro il Supertuscan voluto dal compianto Andrea Franchetti.
A noi però è capitato, in occasione dell’evento Italian Taste Summit, tenutosi lo scorso mese di febbraio.
La Tenuta di Trinoro fa parte della Vini Franchetti che comprende anche Passopisciaro sull’Etna e Sancaba, quest’ultima creazione di Carlo Franchetti, cugino di Andrea.
Ed è appunto dall’unione tra le aziende di Andrea e di Carlo che nasce, nel 2014, la Vini Franchetti.
La Tenuta di Trinoro s’estende per 23 ettari tra i 400 ed i 620 metri d’altitudine sulle pendici del Monte Cetona, siamo a Sarteana, in Val d’Orcia.
I principali vitigni coltivati sono il Cabernet franc ed il Merlot e, in minor misura Cabernet sauvignon e Petit Verdot, quindi in pratica quanto sussiste nel bordolese.
Notevole è la varietà di suoli sui quali sussistono i vigneti piantati molto fitti (sino a 10.000 ceppi/ha) e che ormai vantano più di vent’anni d’età e danno una resa assai bassa (25 ettolitri/ha).
Il vino

Dislocazione dei vigneti e dei vitigni
La composizione del vino varia dipendentemente dall’annata mantenendo però il Cabernet franc come vitigno principale, seguito dal Merlot, mentre il Petit Verdot non viene sempre utilizzato.
Per quanto riguarda la vinificazione si effettua la fermentazione alcolica in vasche d’acciaio mentre l’affinamento si svolge in barriques di rovere francese nuovo dove il vino sosta per otto mesi seguito da altri 11 mesi di permanenza in vasche di cemento.
La verticale proposta comprendeva tre annate dispari, le 2017, 2015 e 2013 caratterizzate da andamenti climatici assai differenti tra loro.
Annata difficile la 2017, che ha visto un inverno senza piogge ed un’estate con temperature elevate per un lungo periodo, molto bella invece la 2015 con piogge e temperature ideali nelle varie fasi di sviluppo dell’uva, annata fredda la 2013, caratterizzata dalla scarsa piovosità.
Questi fattori hanno influito sulla diversa composizione che Andrea Franchetti ha scelto per il suo Tenuta di Trinoro.
La degustazione:
– 2017 – 69% Cabernet Franc, 23% Merlot, 8% Cabernet Sauvignon (in quest’annata, caratterizzata da un’estate torrida e prolungata, s’è deciso di non utilizzare il Petit Verdot, non ritenendo le uve qualitativamente all’altezza per questo vino).
7.000 le bottiglie prodotte.
Profondissimo e molto bello il colore, violaceo-purpureo.
Buona la sua intensità olfattiva, balsamico, legno dolce, mirtilli, leggera nota pungente.
Intenso, tannini importanti che rimandano alla pellicina di castagne, liquirizia forte, bastoncino di liquirizia, fruttone maturo, leggera pungenza.
– 2015 – 50% Cabernet Franc, 36% Merlot, 10% Cabernet Sauvignon, 4% Petit Verdot.
8.400 le bottiglie prodotte.
Profondo il colore, unghia violacea.
Buona l’intensità olfattiva, balsamico, frutto rosso maturo, confettura di marasche.
Intenso ed alcolico, presenta leggere note piccanti, bastoncino di liquirizia, legno ancora in evidenza, tannino un poco astringente. 85-86
– 2013 – 50% Cabernet Franc, 33% Merlot, 13% Cabernet Sauvignon, 4% Petit Verdot.
7.200 le bottiglie prodotte.
Profondissimo il colore, quasi nero.
Buona la sua intensità olfattiva, confettura di marasche, prugne secche dolci, liquirizia.
Molto intenso, strutturato, alcolico, tannino importante ed un poco astringente, radice di liquirizia, lunga la sua persistenza. 87
In conclusione: si tratta certamente di grandi vini, frutto di una ricerca ed una cura maniacale sia in vigna come in cantina, vini stilisticamente perfetti, ricercatissimi sul mercato sia italiano che straniero e dal costo importante (sui siti di e-commerce i prezzi variano dai 270 ai 313 euro, secondo le annate) vini che però -personalmente sia chiaro-, fatichiamo un poco ad approcciare poiché strutturati, impegnativi, con tannini ancora da digerire a distanza di anni.
In pratica grandi vini di non facilissima beva (almeno per quanto ci riguarda).
Lorenzo Colombo