Summa in verticale

Espressioni di Toscana

Anche quest’anno siamo stati a SUMMA, c’era piaciuta troppo lo scorso anno per non tornarci, però, anziché girovagare tra sale e banchi dei produttori per assaggiare vini, sabato 21 marzo ci siamo limitati a seguire le varie degustazioni guidate.

Tra le più interessanti abbiamo certamente trovato le verticali dedicate a due vini toscani, il Bòggina, un Igt Toscana prodotto dall’azienda Petrolo ed il Biserno, altro Igt Toscana, prodotto dalla Tenuta di Biserno.

Quando si menziona l’azienda Petrolo il vino che viene immediatamente alla mente è il Galatrona, un Merlot in purezza, o al limite il Torrione, blend di Sangiovese (in gran parte), più Merlot ed una piccola parte di Cabernet Sauvignon.

Masnaghetti-Sanjust

Invece il vino frutto della verticale, intitolata “The Cru of Sangiovese”, condotta a due voci da Alessandro Masnaghetti e dal proprietario, Luca Sanjust di Teulada è il Bòggina, appunto un Sangiovese in purezza, prodotto per la prima volta nel 2006.
Quest’annata non c’era, ma erano presenti tutte le altre, dal 2012 sino al 2007, sei annate quindi, tra le quali abbiamo apprezzato soprattutto la 2011.
Vinificato in vasche di cemento, il vino s’affina per quattordici mesi in tonneaux e botti grandi. Ne esiste anche una versione vinificato in anfora, chiamato il Bògginanfora.

2012: Color granato-rubino, profondo e luminoso. Un poco chiuso all’inizio, austero, con accenni animali e di cuoio, s’apre quindi su note di frutto rosso maturo. Strutturato, alcolico, con bella vena acida, si coglie la prugna e la liquirizia forte, lunga la persistenza.

2011: Granato, profondo e luminoso. Balsamico, elegante, complesso, sentori di frutta rossa matura. Fresco, elegante, un poco più esile del precedente, con trama tannica importante ma ben amalgamata, sapido, con bella vena acida, invidiabile l’equilibrio gustativo, buona la persistenza. Veramente notevole.

 – 2010: Color granato profondo, con riflessi color rubino. Un poco chiuso all’inizio, s’apre quindi su note balsamiche e frutto rosso maturo (quasi surmaturo). Asciutto, con legno in evidenza, decisamente tannico, sentori di bastoncino di liquirizia. Si stacca completamente dalle altre annate. E’ il vino che meno ci ha convinti.

2009: Color granato intenso. Di media intensità olfattiva, presenta un frutto rosso maturo, sentori di prugna secca e note animali e di cuoio. Balsamico, complesso, con bella vena acida e tannini importanti, ritroviamo le note animali, buona la persistenza.

2008: Granato, più scarico dei precedenti. Un poco chiuso, austero, con sentori animali e di cuoio. Discreta la struttura, bella la trama tannica, asciutto, buona la vena acida, note terziarie che rimandano al cuoio.

2007: Granato di buona profondità. Mediamente intenso al naso, un poco chiuso, buona l’eleganza. Equilibrato, elegante, fresco, con bella trama tannica, liquirizia in evidenza, asciutto, buona la persistenza. Gran bel vino.

La Tenuta di Biserno, trentacinque ettari situati a Bibbona, appena sopra Bolgheri, fa parte della galassia M.L.A. Estates, di proprietà di Ludovico e Piero Antinori. Questa comprende anche la Tenuta di Campo di Sasso e la Tenuta dei Pianali, sempre in Toscana, oltre alla Baron Bornemisza, nella zona del Tokaj, in Ungheria e la Mount Nelson in Nuova Zelanda.

Igt Toscana “Biserno”
Tipico taglio bordolese, frutto di un blend di Merlot e Cabernet Franc ed una piccola parte di Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, vinificato in acciaio (una piccola parte in tonneaux), s’affina per sedici mesi in barriques nuove per poi sostare almeno un anno in bottiglia. Costituisce il vino di punta dell’azienda.
Si tratta di un vino di notevole eleganza, che abbiamo maggiormente apprezzato nell’annata 2008, dove ci pare che il Cabernet Franc si sia espresso al meglio, ottime comunque anche le altre tre annate degustate anche se, nei vini più giovani, il tannino avrebbe ancora bisogno di tempo per smussarsi.

Helena Lindberg

La presentazione dei vini e la degustazione, dal titolo “Vine Age” è stata tenuta dall’enologa dell’azienda Helena Lindberg.

2008: Profondissimo il colore, violaceo sull’unghia. Intenso al naso, con sentori vegetali di peperone, buona l’eleganza. Fresco al palato, elegante, con un bellissimo frutto rosso, notevole l’equilibrio gustativo, lunghissima la persistenza su note di liquirizia dolce. Un vino notevole, da Gran Medaglia d’Oro.

2009: Color rubino profondo, con unghia violacea. Media l’intensità olfattiva, presenta un frutto rosso maturo e sentori di cuoio. Fresco, con un bel frutto rosso e sentori di castagne, tannini importanti che rimandano alla pellicina di castagne, buona la persistenza.

2010: Profondissimo il colore, l’unghia è violacea. Buona l’intensità olfattiva, elegante, presenta leggere note di cuoio ed accenni balsamici. Fresco, con tannino in evidenza, asciutto, ricorda la radice di liquirizia, lunghissima la persistenza.

 – 2011: Anche in questo caso siamo di fronte ad un colore profondissimo, con unghia violacea. Mediamente intenso al naso, presenta un bel frutto rosso, sentori di prugna secca ed accenni di cuoio e liquirizia. Fresco, asciutto alla bocca, con trama tannica in evidenza, legno percepibile e lunghissima persistenza.
Lorenzo Colombo

Pubblicato in origine su www.vinealia.org

 

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  1. […] a quest’ultimo, ovvero il Bòggina, ne avevamo scritto in passato in un paio d’occasioni. (Vedi qui e […]

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