TAL, la linea Superior della Cantina Bolzano
La Cantina Bolzano (Kelleri Bozen) è il frutto dell’unione di due realtà cooperative, la prima, ovvero la Cantina Grieser, fondata nel 1908 da 30 viticoltori a Gries, la seconda, ovvero la Cantina St. Magdalener è invece nata nel 1930 dall’unione di 18 viticoltori del Colle di Santa Maddalena.
Nel 2001 le due cantine si sono fuse ed attualmente gli associati sono 224, nel 2018 la sede aziendale è stata trasferita al Moritzinger Weg dov’è stata costruita la nuova avveniristica cantina strutturata su sei piani.
Prima azienda europea certificata Casa Clima, la Cantina Bolzano produce autonomamente circa un terzio dell’energia necessaria al suo funzionamento, le bottiglie prodotte annualmente sono circa tre milioni, suddivise in una quarantina di etichette a loro volta suddivise in diverse linee produttive.
La produzione è equamente suddivisa tra vini rossi e vini bianchi anche se in futuro la percentuale di quest’ultimi è destinata a crescere portandoli al 60% del totale.
I vigneti dei soci conferenti sono situati tra i 260 ed i 950 metri d’altitudine, a quest’ultima altezza troviamo Pinot bianco e Pinot nero.
La degustazione
I TAL fanno parte della linea Superior, composta da due soli vini, il loro nome può avere diversi significati, innanzi tutto Tal significa valle e data la conformazione dell’Alto Adige le valli sono assai numerose, può anche derivare da Talvera, il fiume che attraversa Bolzano e infine, come ci dice Stephan Filippi, enologo della cantina, l’acronimo TAL sta anche per Tradizione, Autenticità e Longevità, caratteristiche dei due vini dedicati ai rispettivi anni di fondazione delle due storiche cantine, l’Alto Adige Tal 1908, dall’anno di fondazione della Cantina Grieser e l’Alto Adige Tal 1930 dall’anno di fondazione della Cantina St. Magdalener.
Il progetto di questi vini è partito anni fa ed è stato oggetto di diverse prove prima d’arrivare all’attuale definizione.
Abbiamo avuto la possibilità di assaggiare questi vini a Milano, nel mese di dicembre, curiosa la modalità che ci è stata proposta per questa degustazione, i due TAL sono infatti stati presentati a bottiglie coperte nelle annate 2021 e 2022 inserendo in entrambe le batterie (TAL 1930 e TAL 1908) un intruso di tutto rispetto per poter verificare la riconoscibilità dei vini.
Tal 1930
Attualmente la composizione di questo vino prevede 80% Chardonnay, 10% Sauvignon (nell’annata precedente la percentuale di questo vitigno era decisamente maggiore), 10% Pinot Grigio, provenienti da vigneti di oltre 30 anni d’età posti tra i 400 ed i 700 metri d’altitudine sul versante meridionale del Renon, la vendemmia s’effettua alla metà del mese di settembre e la resa è di 39 ettolitri/ha.
Ogni vitigno è stato vinificato separatamente e l’affinamento del vino si svolge in barriques dove sosta per 12 mesi per poi essere traferito in vasche d’acciaio dove rimane per altri 14 mesi prima d’essere imbottigliato.
Ne sono state prodotte 1.897 bottiglie e 59 Magnum.
– Annata 2021 – Color paglierino-dorato, luminoso.
Bel naso, intenso ed elegante, balsamico, presenta note vanigliate e sentori di frutta a polpa gialla e frutta tropicale, si colgono inoltre accenni di fiori essiccati.
Buona la sua struttura, sapido, sentori di nocciole e leggeri accenni di legno, lunghissima la sua persistenza.
– Annata 2020 – Color giallo paglierino luminoso.
Intenso al naso dove emergono i sentori vegetali, foglia di pomodoro, ortiche.
Sapido, con buona vena acida, presenta sentori vegetali e note piccanti, lunga la sua persistenza.
Completamente diverso dal precedente vino, qui l’apporto del Sauvignon è assai evidente –era infatti presente per il 21%, a scapito dello Chardonnay- e secondo noi prevarica un poco gli altri vitigni.
L’intruso
– Aoc Premier Cru Mersault Genevrières 2021 – Bouchard Pére & Fils
Uve Chardonnay in purezza provenienti da un vigneto di 1,85 ettari esposto ad Est, Sud-Est su suolo calcareo-argilloso con presenza di molta ghiaia e tracce di ferro.
Circa un quarto del vino s’affina in barriques di rovere francesi nuove dove sosta dai 16 ai 20 mesi, la parte rimanente matura un foudres di grandi capacità.
Il colore è paglierino dorato luminoso di buona intensità.
Al naso risulta evidente l’apporto del legno che conferisce al vino sentori tostati e note affumicate, ricordi di frutta secca.
Buona la sua struttura, note tostate, netti sentori piccanti che rimandano allo zenzero, legno percepibile, buona la persistenza.
Tal 1908
Anche per questo vino sono state effettuate piccole correzioni nella percentuale dei vitigni che ora prevedono 83% Lagrein, 12% Cabernet sauvignon, 5% Merlot, le uve provengono dai vigneti selezionati, con anche 50 anni d’età, situati a Gries e Moritzing su suoli alluvionali sopra un sottosuolo di porfido vulcanico e vengono vendemmiate ad inizio ottobre, la resa è di 35 ettolitri/ha.
L’affinamento del vino prevede una sosta di 12 mesi in barrique di rovere francese, seguiti da 15 mesi in botti di cemento.
La produzione è stata di 2.989 bottiglie e 99 Magnum.
– Annata 2021 – Profondissimo il colore, quasi nero, unghia purpurea.
Intenso al naso, frutta a bacca scura, note balsamiche, buona l’eleganza.
Dotato di buona struttura, intenso, asciutto, con trama tannica decisa, frutta a bacca scura, legno percepibile, accenni di pellicina di castagne, lunga la persistenza. 89
– Annata 2020 – Le percentuali dei diversi vitigni erano leggermente diverse e prevedevano: 80% Lagrein, 17% Cabernet sauvignon e 3% Merlot.
Profondissimo e luminoso il colore, unghia purpurea.
Balsamico, elegante, morbido e succoso, asciutto, con trama tannica decisa che rimanda alla pellicina di castagne crude, bel frutto, legno percepibile, lunga la persistenza.
L’intruso
– Aoc Saint Julien Grand Vin de Leoville du Marquis de Las Cases 2021 – Château Léoville
76% Cabernet sauvignon, 15% Merlot, 9% Cabernet franc, affinamento per almeno 18 mesi in barriques.
Rubino profondissimo, luminoso.
Intenso al naso, note vegetali (si coglie immediatamente l’apposto, seppur limitato, del Cabernet franc), accenni di peperone, buona l’eleganza.
Fresco, con buona vena acida, frutta rossa fresca e accenni vegetali, legno percepibile.
Dopo queste due batterie si è passati all’assaggio di altri vini aziendali della linea Riserva composta da nove etichette, noi ne abbiamo potuto degustare tre, serviti in due diverse annate, eccoli.
– Alto Adige Doc Sauvignon Riserva “Greel”
Le uve provengono da vigneti posti a 550 metri d’altitudine sulle pendici del Renon su suoli porfirici, fermentazione alcolica ed affinamento si svolgono in barriques e tonneaux.
– Annata 2022 – Color paglierino scarico con riflessi verdolini.
Buona l’intensità olfattiva, note balsamiche e di legno dolce, sentori di frutta tropicale.
Fresco, succoso, sapido, verticale, bel frutto tropicale, lunga la persistenza.
– Annata 2020 – Color paglierino-verdolino luminoso.
Di buona intensità olfattiva, balsamico, elegante, frutta a polpa gialla.
Sapido, fresco e succoso, pompelmo, frutta tropicale, accenni piccanti di zenzero, lunga la persistenza.
– Alto Adige Doc Chardonnay Riserva “Stegher”
Prodotto con uve provenienti da vigneti situati a 650 metri d’altitudine su suoli porfirici, fermentazione alcolica ed affinamento si svolgono in barriques e tonneaux.
– Annata 2022 – Color paglierino-verdolino.
Buona l’intensità olfattiva, verticale, frutta a polpa gialla e note tropicali, accenni balsamici e nocciolati.
Strutturato, succoso, presenta note piccanti, i sentori di legno sono percepibili anche se lo stesso è ben gestito, lunga la sua persistenza.
– Annata 2020 – Color paglierino luminoso di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso, presenta note balsamiche e di legno dolce.
Fresco e succoso, sapido e verticale, bel frutto, leggeri accenni piccanti, lunga la persistenza.
Notevole.
– Alto Adige Doc Lagrein Riserva “Taber”
Le uve provengono d vigneti d’oltre 80 anni d’età situati su suoli di natura alluvionale a 250 metri d’altitudine a Gries, quartiere di Bolzano.
La vendemmia s’effettua tra la fine di settembre e la metà d’ottobre, la fermentazione si svolge in botti di rovere e l’affinamento avviene sia in barriques di rovere francese che in botti di grandi dimensioni.
– Annata 2021 – Profondissimo il colore, unghia purpurea.
Intenso al naso dove si colgono sentori di frutta a bacca scura, note balsamiche e piccanti di pepe, accenni di cioccolato, elegante e verticale.
Succoso e strutturato, tornano i sentori piccanti di pepe, lunga la persistenza.
– Annata 2017 – Profondo e luminoso il colore.
Buona l’intensità olfattiva, frutta a bacca rossa, note calde e umide, cioccolato al latte.
Morbido e succoso, mediamente strutturato, sentori di legno dolce, discreta la persistenza.
Si chiude in bellezza con l’Alto Adige Doc “Vinalia” Moscato Giallo 2021 le cui uve provengono da vigneti situati tra i 300 ed i 400 metri d’altitudine, la vendemmia s’effettua tra la fine di settembre e la metà d’ottobre e le uve vengono fatte appassire per circa sei mesi prima d’essere pigiate, sia la fermentazione che l’affinamento si svolgono in barriques di rovere francese.
Bellissimo il colore, giallo oro luminoso.
Intenso, ampio ed elegante al naso, vi si colgono sentori di canditi, cedro e scorza d’arancio e sentori di pasticceria.
fresco e succoso, anche al palato emergono le note date dai canditi, cedro in primis, quindi zenzero disidratato, buona la sua vena acida e notevole l’equilibrio gustativo dove la spiana acida bilancia perfettamente il pur elevato residuo zuccherino (250 gr/l), lunghissima la sua persistenza.
Lorenzo Colombo