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Tenuta Villanova: tra Isonzo e Collio

200 ettari, dall’Isonzo sino al Collio, questa è l’estensione della Tenuta Villanova, che conta oltre cinquecento anni d’età, si tratta infatti della più antica azienda del Friuli Venezia Giulia ed è stata acquistata nel 1932 da Arnaldo Bennati.

Numerose le etichette prodotte, suddivise su due le linee produttive, una legata ai vini isontini e l’altra a quelli prodotti nel Collio.
La differenziazione tra le due linee è già ben visibile osservando le etichette, quelle dei vini della Doc Isonzo riportano evidenziata in un logo dallo stile molto moderno una vecchia mappa nella quale viene mostrato lo specifico vigneto dal quale provengono le uve per la produzione di quel vino.
Quelle del Collio riprendono invece lo stile del merletto a fuselli goriziano.

Logo linea Isonzo

I vini degustati:

Tre i vini che abbiamo avuto l’opportunità d’assaggiare, due provenienti dall’isontino ed uno dal Collio, quest’ultimo è quello che abbiamo maggiormente apprezzato e che, secondo noi, ha una marcia in più.

 – Friuli Isonzo Doc Malvasia 2019
Malvasia in purezza (non viene specificata la specifica tipologia) provenienti da vigneti posti su suoli ciottolosi di natura alluvionale, allevati a Guyot bilaterale.
Vinificazione ed affinamento in vasche d’acciaio, dove il vino rimane per sei mesi sui lieviti.
La prima annata di produzione è stata la 1975.

Color paglierino di discreta intensità.
mediamente intenso al naso dove si colgono sentori di fieno e di fiori ed erba secca, note d’erbe officinali e di mela, accenni vegetali e ricordi di mandorle.
Discretamente strutturato, sapido e succoso, note mandorlate, accenni d’agrumi, buona la persistenza su sentori di nespole e leggere note amaricanti.

 – Collio Doc Friulano 2019
Il suolo su cui allignano i vigneti è il tipico Flysch, ovvero la Ponca del Collio Goriziano, il sistema d’allevamento è il Guyot.
Dopo la fermentazione alcolica il 90% del vino s’affina in acciaio con periodici batonnage, il rimanente 10% sosta invece in tonneaux di rovere, entrambi per si mesi, dopo di che avviene l’assemblaggio.

Il colore è paglierino di buona intensità, ricorda proprio la paglia.
Intenso, pulito  e fruttato al naso, d’un frutto a polpa gialla matura, che ricorda la pesca, la mela e l’albicocca, rimanda inoltre a fiori gialli fioriti da tempo, con una nota leggermente dolciastra e quasi mielosa, leggere note agrumate, accenni d’erbe officinali e note mandorlate arricchiscono il suo spetro olfattivo.
Strutturato, quasi carnoso, il frutto è quasi masticabile e sfocia in note tropicali, morbido, ma con una leggera nota speziata ed agrumata che rinfresca il palato, lunga infine la sua persistenza.
Se non si fosse ben capito dalla descrizione sottolineiamo che il vino c’è molto piaciuto.

 – Friuli Isonzo Doc Refosco dal Peduncolo Rosso 2018
Le uve, Refosco dal peduncolo rosso in purezza, provengono da vigneti allevati a Guyot, posti su suoli ciottolosi di natura alluvionale.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio, dove il 70% del vino s’affina per 12 mesi, l’altro 30% matura in botti da 25 ettolitri, dopo l’assemblaggio il vino sosta in bottiglia per sei mesi.
La prima annata di produzione è stata la 1975.

Color rubino-granato luminoso e trasparente, di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso dove percepiamo note di frutti rossi selvatici, accenni speziati di pepe e vaniglia e sentori di botte.
Fresco alla bocca, con bella vena acida e buona trama tannica, asciutto e succoso, di struttura leggera, vi ritroviamo i sentori di frutta rossa selvatica fresca e gli accenni speziati uniti a note mentolate, discreta la sua persistenza.
Lorenzo Colombo

https://www.tenutavillanova.com/