Tenute Tomasella
L’azienda Tenute Tomasella, di proprietà di Paolo Tomasella ha sede a Mansuè, in provincia di Treviso e dispone di 50 ettari a vigneto suddivisi tra due regioni, la parte più consistente, ovvero 40 ettari si trovano in Veneto ed i rimanenti 10 in Friuli Venezia Giulia, nella zona delle Grave.
Va da sé che la produzione sia assai differenziata e vada a toccare diverse e numerose tipologie di vini per una produzione annuale di circa 120.000 bottiglie.
Dallo scorso anno l’azienda è in conversione BIO.
Siamo stati in azienda per una breve visita verso la fine del mese d’agosto e questo ci ha permesso di scoprire, oltre al selezionatore ottico degli acini, che si basa sulla tonalità del colore degli stessi, ovviamente impostabile dall’enologo ed è in grado di lavorare 25 q.li d’uva all’ora, anche un altro marchingegno che non avevamo mai visto, si tratta di Icaro X4, un robot motorizzato ad alimentazione ibrida (piccolo motore diesel che alimenta le batterie al Litio che poi muovono la macchina), in grado di proteggere la vite dai danni provocati dall’oidio -ed in parte anche dalla peronospora- tramite l’emissione di raggi UV-C (ultravioletti).
Ci risulta che in Italia siano unicamente nove queste macchine, dalla forma di un piccolo autoblindo (vedere foto) il suo funzionamento è completamente autonomo, tramite sensori posti nel vigneto ed è in grado di trattare in una notte 6 – 7 ettari di vigna, riducendo in maniera drastica l’utilizzo di fitofarmaci.
I comandi per la sua entrata in funzione vengono gestiti da una stazione meteo tramite un controllo satellitare.
Nota: per maggiori info su Icaro X4 vedi qui.
Ovviamente abbiamo assaggiato anche qualche vino, in primis il Friuli Grave Doc Friulano “Le Bastìe” 2015.
Si tratta di un vino fortemente voluto da Paolo Tomasella e concepito sullo stile dei bianchi di Borgogna, nel quale sono insiti concetti come complessità, eleganza e potenziale d’invecchiamento.
Le uve, Friulano in purezza, sono accuratamente selezionate sia in vigna e quindi in cantina tramite un selezionatore ottico, vengono dapprima sottoposte ad una criomacerazione di 10 ore e quindi pressate in maniera soffice, la fermentazione avviene in barriques, il vino s’affina poi in tonneaux e barrique per un periodo variabile da 12 ai 16 mesi ai quali seguono ulteriori 12 mesi di sosta in vasche d’acciaio ed altri 36 mesi in bottiglia.
Un vino quindi che viene immesso sul mercato non prima che siano trascorsi 60 mesi dalla vendemmia.
Il colore è giallo paglierino luminoso di buona intensità, tendente al dorato.
Mediamente intenso al naso dove cogliamo un frutto giallo maturo unito a note vanigliate.
Intenso e strutturato, con sentori di frutta a polpa gialla, spezie dolci e legno dolce, buona la sua persistenza.
Di questo vino il cui progetto nasce una ventina d’anni addietro, abbiamo assaggiato anche l’annata 2006 dal colore paglierino molto bello che non denota assolutamente l’età del vino.
Elegante, verticale e minerale al naso dove si colgono accenni idrocarburici.
Fresco al palato, con note idrocarburiche ed accenni piccanti che rimandano allo zenzero e con legno ancora leggermente percepibile.
Abbiamo inoltre assaggiato il Cuvée 38 Spumante Brut Metodo Classico, frutto di un blend tra Pinot nero, Pinot bianco e Chardonnay dal color giallo paglierino di discreta intensità.
Intenso al naso, caratterizzato da sentori di frutta a polpa gialla ed accenni di lieviti.
Cremoso, dotato di buona struttura, ritroviamo le note di frutta a polpa gialla, lunga la sua persistenza.
Tomasella è inoltre distributore degli Champagne Camille Savès e Olivier Bonville, di quest’ultima azienda abbiamo assaggiato l’Odissée 319 che prende nome dai 319 villages dove si produce Champagne.
Si tratta di un Grand Cru Blanc de Blancs dal color paglierino scarico.
Al naso sentori agrumati, frutta gialla note di lieviti.
Cremoso e sapido al palato, asciutto, discreta la sua persistenza.
Lorenzo Colombo