Casa Grazia Vini in Vigna

Ingresso cantina
Un breve press tour ad inizio settembre in occasione dell’inaugurazione della nuova cantina, progettata dall’architetto Vincenzo Castellana che l’ha armoniosamente inserita in una precedente edificio rurale risalente a fine ‘800, ci ha permesso di conoscere questa giovane realtà condotta da Mariagrazia di Francesco con la collaborazione di tutta la sua famiglia, il marito Angelo Brunetti ed i figli Myriam ed Enrico.
La famiglia Brunetti produce uva sin dall’inizio Novecento, si tratta comunque di un’attività secondaria che non dà la possibilità di viverci.
Angelo Brunetti infatti ha un altro lavoro, è un saldatore specializzato e viene mandato in diverse parti del mondo, Africa soprattutto, dove debbono essere costruiti oleodotti e gasdotti a saldare questi giganteschi tubi.



Famiglia Brunetti
Tutto quanto guadagnato viene utilizzato per l’acquisto di terreni sino a giungere agli attuali 500 ettari, suddivisi tra vigneti per la produzione sia di uva da tavola che da vino, uliveti, frutteti e di tutto questo se ne occupa la moglie Mariagrazia.
Il 2005 è l’anno di svolta, a fronte di un’ottima annata di Nero d’Avola si decide di vinificare ed imbottigliare in proprio, avvalendosi di strutture esterne, dato che non si dispone di una propria cantina.
Sempre nel 2005 arriva l’occasione di acquistare l’edificio rurale di cui sopra ed i terreni circostanti, questi erano stati acquistati attorno agli anni ’50 dal ministro Salvatore Aldisio, che alla sua morte, non avendo figli li aveva lasciati in sono ai Salesiani, a patto che venissero utilizzati per la formazione dei giovani e tra le varie attività messe in opera dai sacerdoti c’era anche una scuola per formare cuochi.



Barricaia
Negli ultimi anni però il tutto era stato abbandonato ed ecco che entra in gioco la famiglia Brunetti che, con l’aiuto dello studio dell’Architetto Castellana trasforma il tutto, senza per altro alterarne la struttura originaria in una modernissima cantina con annessi uffici e, prossimamente anche una struttura ricettiva.
Bellissimo il portone d’ingresso alla barricaia costruito utilizzando le vecchie botti trovate nella vecchia cantina.
Nel 2015 è stato chiamato come consulente l’enologo Tonino Guzzo il quale s’è occupato sia di rivedere la parte agronomica come di organizzare la cantina, dotandola delle più moderne attrezzature, tra le quali spiccano tre autoclavi per la produzione in proprio dello spumante Euphorya.
Nel nostro seppur breve tour non sono mancati momenti dedicati alla cultura, come ad esempio la visita alla mostra Ulisse in Sicilia, presso il Bosco Littorio, a Gela, dove, in attesa del completamento del nuovo edificio che la ospiterà abbiamo potuto vedere il relitto di un’antica nave da carico greca.
Molto interessante anche la visita alle antiche Mura Timoleontee, antiche fortificazione della città di Gela volute da Timoleonte, condottiero greco del IV secolo a.C. e non da ultimo quella alla Riserva Naturale del Lago Biviere, all’interno della quale risiedono molti dei vigneti di Casa Grazia.
I vini



La festa d’inaugurazione della cantina
Sono 60.000 le bottiglie prodotte dall’Azienda Casa Grazia, suddivise tra nove diverse etichette, due sono di vini bianchi, sei di rossi ed uno è uno spumante rosa prodotto con il Metodo Charmat.
Durante la nostra visita in azienda abbiamo potuto assaggiarli tutti, alcuni durante i vari pranzi e cene mentre altri in un momento più tecnico, ovvero una degustazione guidata da Tonino Guzzo, enologo consulente dell’azienda e dall’amico Luigi Salvo che si occupa della comunicazione aziendale.
Di quest’ultimi vini ci occuperemo ampiamente più avanti, mentre gli altri, assaggiati come specificato in contesti meno tecnici, ci limitiamo a citarli.
Iniziamo dal Vino Spumante Rosato Brut “Euphorya”, prodotto tramite rifermentazione con Metodo Charmat (la cantina è dotata di tre nuovissime autoclavi) da uve Frappato provenienti dai vigneti situati all’interno della Riserva naturale del Lago Biviere, allevati a Guyot su suoli tendenti al sabbioso, la densità d’impianto è di 4.000 ceppi/ettaro e la resa di 90 q.li/ha.
La vendemmia si svolge nella seconda metà del mese d’agosto per mantenere l’acidità delle uve e la prima fermentazione viene svolta in vasche d’acciaio, mentre la rifermentazione, della durata di due mesi, s’effettua in autoclave, come sopra specificato.
I vini bianchi



La degustazione
– Sicilia Doc Grillo “Zahara” 2021
La zona di produzione delle uve Grillo è quella della Riserva Naturale del lago Biviere, qui il suolo è tendente al sabbioso, il sistema d’allevamento è a Guyot, la densità d’impianto è di 4.000 – 5.000 ceppi /ettaro e la resa di 90 q.li/ha.
La vendemmia si svolge verso la fine del mese d’agosto, fermentazione ed affinamento s’effettuano in vasche d’acciaio dove il vino sosta sui lieviti per quattro mesi prima d’essere imbottigliato.
– Sicilia Doc Moscato “Adoré” 2021
Un vino interessante, prodotto con uve Moscato bianco (vinificato secco) provenienti dalla contrada Passo di Piazza, situata a nord della Riserva Naturale del lago Biviere su suolo tendente al sabbioso, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 4.000 – 5.000 ceppi /ettaro e con resa di 90 q.li/ha.
La vendemmia si svolge nella prima settimana del mese d’agosto, la fermentazione, protratta sino a completo svolgimento degli zuccheri, in modo da produrre un vino secco, s’effettua in vasche d’acciaio come pure l’affinamento del vino, che sosta per quattro mesi sui lieviti.
I vini rossi
Le uve provengono dalla zona Castello Federiciano – Fiume Gela, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.000 – 5.000 ceppi/ha e la resa è di 65 q.li/ha.
Vendemmia a metà settembre, fermentazione in vasche d’acciaio ed affinamento in barriques e tonneaux per 12 mesi.
– Sicilia Dop Syrah “Emiryam”
Il vigneto è situato all’interno della Riserva Naturale del lago Biviere, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità d’impianto di 4.000 – 5.000 ceppi/ha e la resa è di 50 q.li/ha.
la vendemmia s’effettua nella prima settimana di settembre, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio e l’affinamento in barriques e tonneaux dove il vino sosta per 12 mesi.
Ed infine la degustazione tecnica
I vigneti si trovano nella zona della Riserva Naturale del lago Biviere, i suoli sono composti da terre bianche calcaree e da terre rosse, il sistema d’allevamento è in parte a Guyot ed in parte a Cordone speronato con una densità di 4.000-5.000 ceppi/ettaro, la resa in vigna varia dai 75 ai 90 q.li/ha.
Le vendemmia s’effettua all’incirca a metà settembre, la vinificazione avviene in vasche d’acciaio dove il vino sosta in affinamento per 4-5 mesi.
Color melograno, luminoso, di media intensità.
Intenso al naso, ampio, fruttato, con netti sentori di ciliegia fresca e decise note floreali che rimandano alla rosa, leggeri accenni aromatici e note di spezie orientali.
fresco, tornano netti i sentori di rosa, tannicità leggermente astringente, lunga la sua persistenza.
Vino assai particolare, dove le decise note di rose e spezie orientali ci ricordano un Pelaverga od un Ruchè.



Particolare barriques
– Cerasuolo di Vittoria Docg “Victorya 1607” 2020
Dedicato a Vittoria Colonna Henriquez-Cabrera fondatrice della città di Vittoria nel 1607 e che, nello stesso anno, regalò un ettaro di terra ai primi 75 coloni a condizione che ne coltivassero un altro a vigneto.
Blend di Nero d’Avola e Frappato in parti uguali provenienti da vigneti situati nella Riserva naturale del lago Biviere su suoli sabbiosi e ciottolosi, il sistema d’allevamento è in parte a Guyot ed in parte a Cordone speronato con una densità di 4.000-5.000 ceppi/ettaro, la resa in vigna varia dai 70 q.li/ha del Nero d’Avola agli 85 q.li/ha per il Frappato.
Le vendemmia s’effettua all’incirca a metà settembre, la vinificazione avviene in vasche d’acciaio dove il vino sosta in affinamento sui lieviti per otto mesi ai quali ne seguono ulteriori quattro di sosta in bottiglia.
Color rubino-granato luminoso di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfattiva, vi si coglie una ciliegia matura venata da sentori di spezie dolci.
Discreta la sua struttura, buona la vena acida e bella la trama tannica, il vino è succoso e presenta leggeri accenni piccanti, piacevolmente amaricante il suo lungo fin di bocca.



Vigneti
Nota: sono 310 gli ettari vitati rivendicati per la Docg Cerasuolo di Vittoria che si sviluppa sul territorio di quattordici comuni situati in tre diverse province (Ragusa, Caltanisetta e Catania), sono 30 le aziende produttrici per un totale di 750 mila bottiglie/anno, metà della quali vengono esportate.
Per ulteriori informazioni vedi l’articolo Cerasoul.
– Sicilia Dop Cabernet Sauvignon “Vi Veri” 2019
Le uve provengono dalla Tenuta dei Salesiani, dove si trova la cantina aziendale, situata a nord della Riserva Naturale del lago Biviere, qui il suolo è a tendenza sabbiosa ed il sistema d’allevamento è a Cordone speronato con densità di 4.400 ceppi/ettaro e con resa di 60 q.li/ha.
La vendemmia si svolge nella prima decade di settembre, la vinificazione viene effettuata in vasche d’acciaio e l’affinamento in barriques per 12-15 mesi.
Molto bello il colore, rubino-purpureo, profondo e luminoso.
Intenso al naso, dotato di buona eleganza, vi cogliamo note di frutta rossa matura, prugna, ciliegia scura, more, ribes e di legno dolce e vaniglia.
Dotato di buona struttura, senz’essere pesante, succoso, speziato, pepato, frutto a bacca scura e leggeri accenni vegetali, bella la trama tannica e buone sia la vena acida come la sua persistenza.



Cerasuolo Brunetti
– Cerasuolo di Vittoria Classico Docg “Brunetti d’Opera” 2019
Questo vino, prodotto in sole 3.000 bottiglie e dedicato a Gino Brunetti, marito di Maria Grazia, viene presentato per la prima volta alla stampa ed è frutto di un blend di Nero d’Avola (60%) e Frappato (40%).
Le uve provengono dai vigneti situati all’interno della Riserva Naturale del Lago Biviere, dove i suoli, come già specificato, sono tendenti al sabbioso con presenza di ciottoli, il sistema d’allevamento è a Guyot con densità di 4.000-5.000 ceppi /ettaro e la resa è di 70 q.li/ha per entrambi i vitigni.
La vendemmia s’effettua nella seconda metà del mese di settembre, dopo la fermentazione alcolica, svolta in vasche d’acciaio, il Frappato s’affina in acciaio mentre il Nero d’Avola passa in barriques dove sosta per nove mesi prima dell’assemblaggio finale, segue quindi un ulteriore periodo d’affinamento in bottiglia per sei mesi.
Color rubino luminoso di buona profondità.
Discreta la sua intensità olfattiva, buona la sua eleganza, ampio, vi cogliamo un frutto rosso leggermente macerato, spezie dolci, accenni floreali di rose, leggere note aromatiche, legno dolce.
Discretamente strutturato presenta accenni piccanti, note speziate e vanigliate, bella vena acida e buona persistenza.
Lorenzo Colombo