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Tre spumanti ed un vino rosso

Si tratta di assaggi effettuati nello scorso mese d’ottobre durante l’evento Bottiglie Aperte a Milano.
Per la verità non è che avessimo degustato moltissimi vini in quell’occasione, ma alcuni di questi ci sono piaciuti parecchio, taluni sono delle vecchie conoscenze, delle quali abbiamo scritto anche recentemente, vedi ad esempio il Salísa di Villa Corniole, mentre per altri si tratta della nostra “prima volta”.

Eccovene quattro, scelti tra quelli che abbiamo maggiormente apprezzato, si tratta di uno Spumante Metodo Classico, due Metodo Charmat, di cui uno rosato e di un vino rosso.

 – Villa Corniole – Trento Doc Brut “Salísa” 2015
Chardonnay in purezza, le uve provengono da un vigneto posto in Val di Cembra a 500 metri d’altitudine, su suoli di natura calcarea, il sistema d’allevamento è la Pergola trentina ed il Guyot.
La fermentazione alcolica si svolge in acciaio mentre la sosta sui lieviti di protrae per tre anni.

Il colore è paglierino.
Bello il naso, fresco, minerale, ampio, elegante, si colgono frutti bianchi (pesca), sentori di lieviti e d’erbe officinali, agrumi, accenni di miele.
Cremoso al palato, sapido (quasi salino) e verticale, minerale (pare di sentire la roccia della Val di Cembra), tornano i sentori di pesca bianca e d’agrumi (arancio), lunga la sua persistenza.
Un vino caratterizzato dall’eleganza.

 – Mossi 1558 – Vino Spumante Brut Rosé “Semi Croma”
70% Malvasia rosa e 30% Pinot nero per questo Spumante rifermentato in autoclave.
Il vigneto si trova nel comune di Ziano Piacentino, in località Albareto, situato a 200 metri d’altitudine, su suoli argillosi ed esposto a Nord-Est, è stato messo a dimora nel 1995. Il sistema d’allevamento è a Guyot con densità d’impianto di 3.300 ceppi/ettaro.
Dopo la rifermentazione il vino riposa sui lieviti per tre mesi.

Color rame.
Al naso è un poco chiuso ed esprime sentori di mela matura e di lieviti.
Diverso invece alla bocca, dove pare aprirsi in una molteplicità di sensazioni, cremoso, fresco, sapido, di buona struttura, cogliamo la mela matura, la pera, l’agrume maturo, lunga la sua persistenza.
Un vino decisamente particolare e molto interessante.

 – La Fortezza – “Maleventum” Vino Spumante Brut
Da uve Falanghina provenienti da vigneti situati nel Taburno tra i 300 ed i 450 metri d’altitudine, con esposizione Sud-Est e densità d’impianto di 3.000 ceppi/ettaro, il sistema d’allevamento è il Guyot.
Si tratta di uno Charmat lungo, ovvero la sosta in autoclave si protrae per nove mesi.

Il colore è verdolino scarico.
Erbe officinali al naso, timo in primis.
Fresco, sapido, verticale, minerale, dalla lunghissima persistenza.

 – Colognole – Chianti Rufina “Collezione” 2016
Purtroppo nessuna info relativa a questo vino (che ci è molto piaciuto) sul sito aziendale, tutto dedicato all’ospitalità.

Color granato di media intensità.
Buona l’intensità olfattiva, balsamico, accenni vanigliati, frutto rosso e note floreali.
Mediamente strutturato, fresco e sapido, verticale, asciutto, molto lunga la sua persistenza.
Deve ancora un poco digerire il legno.
Lorenzo Colombo