I vini (rossi) de La Nuova Bellaria
Un paio d’anni fa in occasione di un articolo scritto per la rubrica del sabato InvecchiatIGP così scrivevamo:
La Nuova Bellaria è il nome che è stato dato all’azienda (Bellaria ndr) dai nuovi proprietari, la famiglia Zaffarana e Federperiti; Filippo Zaffarana è infatti co-fondatore, nel 1992 di questa associazione, nonché suo presidente da oltre vent’anni.
L’azienda è stata trasformata in Resort, pur continuando la produzione di vino, che però non viene commercializzato sugli usuali canali di vendita, ma è possibile acquistarlo unicamente in azienda.
Un documento, presso la camera di commercio di Pavia, attesta che l’azienda (Bellaria ndr) è stata condotta, sin dal 1840, dalla famiglia Massone; Paolo Massone, che è stato anche presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, l’ha gestita sino al mese d’agosto 2019, anno in cui l’ha poi venduta.
La nuova gestione ha convertito i vecchi vigneti in biologico, come pure tutte le lavorazioni in cantina -dotata di tutte le più moderne attrezzature- dove vengono utilizzate unicamente le uve provenienti dalle proprie vigne.
I vini prodotti dalla Nuova Bellaria sono innanzi tutto destinati ai propri soci oltre ad essere utilizzati nei numerosi eventi (matrimoni, battesimi, cresime, compleanni, meeting aziendali, ecc.) che si svolgono presso la nuova struttura completamente ristrutturata e rinnovata, inoltre la vendita ai privati continua ad essere effettuata unicamente in azienda.
Sulle retro-etichetta, a proposito di questa acquisizione, viene riportato “Federperiti ha voluto proseguire l’obiettivo di realizzare un nuovo polo di aggregazione degli iscritti ad Associazioni aderenti, contribuendo a valorizzare una porzione di territorio da cui è partita. L’acquisizione della BELLARIA ne è il segno tangibile e la conseguente produzione vitivinicola ne è uno degli aspetti salienti”.
Abbiamo avuto l’opportunità di degustare sei di questi vini, tutti rossi, che in buona parte, almeno per quanto riguarda i nomi, rimandano alla precedente gestione, ecco dunque le nostre impressioni su quant’assaggiato:
– Vino Rosso “JeiJei” 2022
Prodotto con Uva Rara in purezza proveniente da vigneti di 40 anni d’età esposti a Sud-Est.
Vinificazione e affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta per nove mesi.
Profondissimo il colore, unghia purpurea.
Buona l’intensità olfattiva, frutto rosso maturo, ciliegia e accenni di prugna, leggere note speziate.
Dotato di buona struttura, tannino deciso, presenta una leggera nota piccante, buona vena acida, frutta rossa leggermente acerba, leggere note vegetali, buona la persistenza su note leggermente amaricanti.
– Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc “Brià” 2022
Prodotto con uve Croatina in purezza provenienti da un vigneto di 40 anni d’età esposto a Sud-Est.
Fermentazione e affinamento di svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta per nove mesi prima dell’imbottigliamento.
Profondissimo il colore che ricorda il prugna, unghia purpurea.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di frutti rossi maturi, ciliegia, prugna, more, note speziate e vanigliate, accenni balsamici e di pepe.
Intenso al palato, discreta struttura, tannino deciso ed un poco asciugante che rimanda alla pellicina di castagne crude, frutta a bacca scura, liquirizia, vaniglia, caffè amaro, cioccolato alla menta, lunga la persistenza.
– Provincia di Pavia Barbera Igt “Olmetto” 2022
Da uve Barbera provenienti da una vigna di 20 anni d’età esposta a Sud-Est.
La fermentazione s’effettua in vasche d’acciaio dove poi il vino s’affina per nove mesi.
Profondissimo e luminoso il colore, con unghia violacea.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di ciliegie mature e di prugne, note di spezie.
Fresco, asciutto, con buona trama tannica, tornano i sentori di ciliegia matura, accenni pepati, buona la sua persistenza su fin di bocca un poco amaricante.
– Oltrepò Pavese Pinot Nero 2022
Le uve provengono da un vigneto di 20 anni d’età esposto a Nord.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio quindi il vino s’affina per nove mesi in barriques.
Color rubino profondo tendente al prugna.
Intenso al naso dove si coglie un frutto rosso maturo, ciliegie e more, leggere note vanigliate e di tabacco.
Dotato di buona struttura, alcolico, presenta un tannino un poco aggressivo e rugoso, leggere note piccanti e sentori di spezie e radici, chiude leggermente amarognolo.
– Oltrepò Pavese Barbera Doc “La Macchia” 2022
Prodotto con uva Barbera in purezza provenienti da un vigneto di 20 anni d’età esposto a Sud-Est.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio quindi il vino d’affina per nove mesi in barriques e tonneaux.
Profondo il colore, unghia violacea.
Discreta l’intensità olfattiva, sentori di ciliegia matura e note speziate, vaniglia, pepe, tabacco, accenni di viole.
Di media struttura, fresco e succoso, con buona vena acida e tannino in equilibrio, sentori di ciliegia un poco asprigna, note speziate, buona la persistenza.
– Provincia di Pavia Igt Rosso “Bricco Sturnel” 2022
Classico taglio bordolese composto da un blend tra Cabernet sauvignon, Merlot e Petit Verdot, le viti, di 35 anni d’età, sono poste su un terreno collinare con esposizione Sud-Est.
Fermentazione in vasche d’acciaio e affinamento per nove mesi in barriques.
Profondissimo il colore, unghia violacea.
Buona l’intensità olfattiva, note speziate, spezie dolci, vaniglia, frutta rossa, ciliegia, accenni di pepe e di legno dolce, sentori mentolati.
Dotato di buona struttura, succoso, fresco e asciutto, tannino deciso ma ben integrato, frutto rosso maturo, leggere note vegetali, accenni di pepe e peperone verde, buona la vena acida e lunga la persistenza su sentori di liquirizia.
Lorenzo Colombo