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Alto Adige: viticoltura e vini

Nell’ambito del progetto europeo “Enjoy it’s from Europe”, volto a valorizzare i marchi di qualità dell’Unione Europea, l’Alto Adige ha presentato alla stampa i suoi prodotti protetti: Vini Alto Adige Doc, Formaggio Stelvio Dop, Speck Alto Adige Igp e Mela Alto Adige Igp.
La presentazione, durante la quale s’è svolto un seminario sui vini altoatesini, ed uno show cooking con l’utilizzo dei prodotti della provincia, si è svolta a Milano, nei locali di Sonia Factory (di Sonia Peronaci).

Noi ovviamente ci siamo focalizzati sui vini, in una degustazione guidata Pierluigi Gorgoni ha proposto dodici campioni divisi in sei coppie, tre di vini bianchi ed altrettante di rossi, eccoli:

Pinot Bianco
540 ettari di vigneti (10,2% della superficie vitata della provincia) situati sino ad oltre 800 metri d’altitudine.
Le zone di maggior coltivazione sono l’Oltradige, Bassa Atesina e la Valle dell’Adige.

Pfitscher: Langenfeld 2017
I vigneti si trovano a Montagna, a circa 500 metri d’altitudine, vinificazione ed affinamento si svolgono in acciaio.

Color paglierino luminoso.
Discretamente intenso al naso, minerale, verticale, elegante, presenta sentori di frutta a polpa bianca ed accenni di nocciole.
Dotato di buona struttura, fresco, sapido agrumato, con spiccata vena acida, sentori di frutta bianca, lunga la persistenza.

 – Cantina San Paolo: Riserva Passion 2016
Le uve provengono da vigneti collocati a 600 metri d’altitudine, la fermentazione avviene in botti di rovere da 55 ettolitri, dove il vino sosta in affinamento per 18 mesi.

Paglierino, più carico rispetto al precedente.
Intenso al naso, note vanigliate e di frutto giallo, di buona complessità.
Strutturato, alcolico, morbido ma sostenuto da una buona acidità, frutto giallo, vaniglia, chiude su note leggermente amaricanti con buona persistenza.
Stile borgognone.

Due interessanti vini dalle opposte caratteristiche.

Sauvignon blanc
Poco meno di 400 ettari dislocati prevalentemente tra Oltradige, Bassa Atesina e Valle dell‘Adige,

Cantina Merano: Mervin 2017
Le uve provengono da vigneti dislocati nel meranese, ad altitudini attorno ai 500 metri, la vinificazione avviene in acciaio, dove il vino sosta sui lieviti per 5 mesi.

Color paglierino-dorato luminoso.
Intenso al naso, fresco, fruttato, pompelmo maturo, pesca gialla, frutta tropicale, nocciole tostate.
Dotato di buona struttura, fresco ma al contempo morbido, sapido, con bella vena acida, note vanigliate-nocciolate, lunga la persistenza su sentori d’agrumi maturi.

 – Bergkellerei Passeier: 2016
Vigneti situati a 500 metri d’altitudine, fermentazione in barriques dove il vino rimane per 9 mesi.

Paglierino luminoso.
Intenso al naso, frutto giallo maturo, note balsamiche, buona l’eleganza.
Di buona struttura, sapido, frutto giallo maturo (pesca ed albicocca), lunga la persistenza.

Anche in questa seconda coppia abbiamo trovato vini dalle caratteristiche assai diverse.

Gewürztraminer
Dopo il Pinot grigio è il vitigno a bacca bianca più coltivato, sono oltre 570 gli ettari vitati tra Bassa Atesina, Oltradige e Valle Isarco.

Cantina Tramin: Nussbaumer 2017
Vigneti collocati tra i 350 ed i 550 metri d’altitudine, vinificazione ed affinamento in acciaio.

Color paglierino dorato.
Intenso al naso, dalla notevole nota aromatica che rimanda alle rose, al litchi, al passion fruit.
Strutturato e morbido al palato, aromatico, con buona vena acida, ritroviamo i sentori di frutto della passione, lunga la sua persistenza.
Uno tra i migliori esempi di Gewürztraminer.

 – Cantina Kurtatsch: Riserva Brenntal 2016
Vigneti situati a Cortaccia, ad altitudini tra i 250 ed i 350 metri slm, fermentazione in fusti d’acciaio; affinamento e sosta sui lieviti fini per 12 mesi in acciaio inox e per 6 mesi in botti di legno di grandi dimensioni.

Dorato luminoso.
Mediamente intenso al naso, leggermente chiuso, pare che fatichi un poco ad esprimersi compiutamente, meno aromatico del precedente, comunque elegante, si colgono sentori di frutto giallo maturo.
Strutturato, morbido ed al contempo sapido, di buona complessità, bella la vena acida, chiude su note leggermente amaricanti.

Siamo nuovamente di fronte a due vini dalla caratteristiche assi diverse.

 – Schiava
Anche se nel corso degli anni ha perso buona parte della sua superficie vitata, rimane comunque, con quasi 800 ettari (13,7% del vigneto provinciale) il vitigno più coltivato in Alto Adige.
Le zone dov’è principalmente diffuso sono i dintorni di Bolzano, l’Oltradige, Merano e la Bassa Atesina, collocato tra i 400 ed i 500 metri d’altitudine.
I vini dove meglio s’esprime sono il Lago di Caldaro ed il Santa Maddalena.

Cantina Kaltern: Lago di Caldaro Classico Superiore Quintessenz 2017
I vigneti si trovano a St. Josef, tra i 250 ed i 500 metri d’altitudine, dopo la fermentazione malolattica il vino sosta sulle fecce fini per sei mesi in cemento e grandi botti di legno.

Intenso il color granato.
Bel naso dove si colgono sentori di frutta rossa speziata e di ciliegia selvatica.
Fresco, sapido elegante, dalla buona persistenza e dalla piacevolissima beva.
Con tutta la tipicità del vitigno.

 – Cantina Bolzano: Santa Maddalena Classico Huch am Bach 2017 (85% Schiava e 15 % Lagrein)
I vigneti sono situati nella zona di Santa Maddalena, il, vino matura in grandi botti di rovere.

Alla vista sembra la fotocopia del precedente vino.
Intenso ed elegante al naso, bel frutto, ciliegia selvatica.
Succoso, elegante, piacevolmente amaricante e dalla lunga persistenza.

Pinot nero
Sono circa 440 gli ettari vitati a Pinot nero in Alto Adige, presenti prevalentemente nella Bassa Atesina ed in Oltradige, ad altitudini superiori ai 400 metri slm.

Tiefenbrunner: Turmhof 2017
I vigneti i trovano a Cortaccia, in località Corona, a Pinzano ed a Fiè di Sotto, le altitudini variano dai 400 ai quasi 1.000 metri slm; vinificazione in acciaio seguita da fermentazione malolattica e maturazione di otto mesi in legno grande e piccolo.

Piuttosto intenso il color rubino.
Bel naso, intenso ed elegante, s’esprime su note di piccoli frutti di bosco, lampone e fragoline.
Fresco, sapido e succoso, con buona vena acida, bello il frutto, note d’agrumi maturi (arancia sanguinella), lunghissima la persistenza.

 – Castelfeder: Burgum Novum 2015
I vigneti si trovano a Gleno, tra i 400 e gli 850 metri d’altitudine; fermentazione in acciaio a cui seguono 18 mesi di maturazione in barrique e fermentazione malolatica, 12 mesi affinamento in acciaio e 6 mesi in bottiglia.

Color granato di discreta intensità.
Intenso e molto elegante al naso, balsamico, note vanigliate e di legno dolce.
Piccoli frutti rossi, note speziate, bella vena acida, lunga la persistenza. Molto elegante.

Due prodotti dalla diversa impostazione stilistica, entrambi ai vertici sia qualitativa che della tipicità.

Lagrein

Coltivato prevalentemente nella conca di Bolzano e nella Bassa Atesina ad altitudini non troppo elevate (inferiori ai 300 metri slm), la sua superficie vitata in Alto Adige è di circa 470 ettari.

 – Tenuta Egger-Ramer: Kristan 2017
Le uva provengono dal vigneto Kristan, sito a Bolzano-Gries, a 250 metri d’altitudine; vinificazione in acciaio e affinamento per l’85% in grandi botti di rovere per 10 mesi, e per il 15% in barrique per 10 mesi.

Profondissimo il colore, quasi nero, unghia violacea.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono sentori di frutta a bacca nera, prugna matura, accenni di confettura, leggere note selvatiche e speziate.
Strutturato, speziato (pepato), con note piccanti, buona la persistenza su sentori leggermente amaricanti.

Cantina Andriano: Tor di Lupo 2015
I vigneti sono collocati a 250 metri d’altitudine, vinificazione in acciaio e fermentazione malolattica ed affinamento in barriques.

Profondissimo il colore, ancor più del precedente, quasi nero, unghia violacea.
Note scure, frutta a bacca nera matura, spezie dolci.
Strutturato, sapido, succoso, con un bel frutto (more, ribes), chiude lungo e piacevolmente amaricante.
Lorenzo Colombo