Anteprima Amarone 2012

E’ da parecchi anni che partecipiamo all’ANTEPRIMA AMARONE, evento che apre la stagione delle grandi anteprime dei vini italiani.
Tra le novità di quest’anno, abbiamo molto apprezzato la nuova sala di degustazione riservata alla stampa, collocata al primo piano del Palazzo della Gran Guardia, assai più luminosa ed ariosa rispetto alle postazioni degli anni precedenti.
Suddivisa come solito in due comparti, dedicati rispettivamente alle degustazioni a bottiglie scoperte oppure alla cieca, soluzione quest’ultima che da sempre preferiamo, liberandoci da condizionamenti legati all’etichetta.
Nella vasta sala è stato inoltre ricavato uno spazio dedicato al rifocillamento dei degustatori, assai più funzionale e meno caotico rispetto a quant’avveniva nelle precedenti edizioni.

L’Anteprima Amarone, si apre come sempre con il convegno mattutino, moderato in quest’occasione da Andrea Scanzi, e che s’avvaleva degli interventi del Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella, Christian Marchesini; da Denis Pantini, Responsabile Area Di Ricerca Agricoltura e Industria Alimentare Wine Monitor Di Nomisma e da Diego Tommasi, del CRAVIT (Centro di ricerca per la viticoltura) di Conegliano Veneto.

 

 

 

Un dato che da anni è in continua crescita è, come evidenziato dal Presidente Marchesini, quello dell’estensione vitata, che nel 2015 ha superato la soglia dei 7.500 ettari (25% della superficie vitata veronese e 10% di quella venata), con l’utilizzo per il 97% di vitigni autoctoni.
Il 60% dell’Amarone prodotto viene esportato, e i principali mercati sono: Germania (20% della quota export europea), seguita da UK (17%), Danimarca (16%), Svizzera (12%), Svezia (5%).
Fuori Europa le destinazioni sono: USA (7%), Canada (5%), seguiti da Russia, Cina, Giappone e Brasile.

Pantini, nel suo intervento, ha fatto un’analisi dei mercati esteri dell’Amarone, focalizzandosi principalmente su quello Canadese e qui ci ha particolarmente colpito il risultato di un’indagine tra i consumatori, dove emerge che il motivo principale per i cui i canadesi acquistano e bevono Amarone è legato al suo “buon abbinamento col cibo”. Un’osservazione questa, che ci è parsa perlomeno curiosa.

Nella relazione sull’annata 2012, Tommasi ha indicato quest’anno (2012) come spartiacque relativo al cambiamento climatico, sostenendo inoltre come l’andamento climatico relativo al mese di settembre sarà sempre più quello che stabilirà la qualità dell’annata (Riportiamo a titolo di curiosità quanto scrisse Renato Ratti nel lontano 1985 nel suo “ Barolo il Grande”: E’ il mese di settembre, anzi il periodo che va dal 10 al 30 settembre, a condizionare tutto il ciclo dei lavori in un vigneto.) Quindi nulla di nuovo sotto il sole.
Sempre di Tommasi, relativamente alle caratteristiche deli Amarone del 2012, riportiamo testualmente:
I vini sono risultati maturi e già con un alto grado di morbidezza, poco aggressivi, rotondi, poco erbacei, di struttura. Il profilo sensoriale ha avuto valori e giudizi molto alti nell’intensità delle note di frutta matura, di confettura, sapidità e persistenza aromatica.
La caratterizzazione dell’annata sta in bassi valori di floreale, frutta fresca, vegetale e speziato, a evidenziare quanto la ricchezza aromatica sia soprattutto da ascrivere a varie sfumature odorose legate alla famiglia della frutta matura e alla confettura e a quelle della dinamica gustativa e tattile.
Vi è una netta differenziazione tra vallate legata ai valori ambientali di tipologia di suolo, altitudine ed esposizione; anche la forma di allevamento ha avuto un ruolo superiore rispetto ad annate con andamento climatico più nella norma.
Annata da molto buona a ottima, con punte di eccellenza per forza e profondità in funzione delle zone di produzione.
(A tal proposito, nella classificazione del Consorzio, all’annata 2012 sono state assegnate quattro stelle)

Le nostre degustazioni:
Buona parte di quanto detto da Tommasi l’abbiamo in effetti ritrovato nei vini degustati, ovvero -generalizzando ovviamente- nota alcolica piuttosto importante (perlomeno così l’abbiamo percepita, dovuta in parte ad una temperatura di servizio leggermente alta), morbidezza, struttura, ritorno a note mature che negli ultimi anni avevano lasciato spazio ad una maggiore freschezza, balsamicità, tannini a volte un poco secchi ed ancora da digerire (c’è da dire che i vini sono ancora molto giovani e spesso, anche se imbottigliati, non ancora in commercio.
Nel complesso, anche se ovviamente con le dovute eccezioni, preferivamo i vini più “leggeri, eleganti e bevibili” degli anni precedenti, anche se tra quelli degustati non mancano comunque esempi di finezza ed eleganza.

Settantaquattro le aziende presenti a quest’edizione, dieci in più rispetto alla precedente edizione, certamente un segno positivo per l’Anteprima.
Settantasette i vini del 2012 in degustazione (erano sessantasei lo scorso anno), dei quali (purtroppo) solamente trentatre in bottiglia (ventitre nel 2015).
Come lo scorso anno abbiamo deciso di degustare unicamente i vini imbottigliati, ritenendo non interessante per i consumatori descrivere vini (prove di botte) ancora non finiti e suscettibili quindi di modificazioni organolettiche a volte importanti.

Ecco i nostri preferiti:

Clementi (Azienda Agricola Gnirega) – Classico (Disponibile dal 2017) – www.vini-clementi.com  
Rubino luminoso, unghia leggermente granata. Intenso al naso, balsamico, note dolci, elegante, bel frutto, pulito. Discreta struttura, speziato, intenso, alcolico, balsamico, fresco, lunghissima la persistenza. 90/100
Avevamo visitato quest’azienda nel 2009 ed allora avevamo scritto “Una piacevole scoperta in Valpolicella”.

Cesari – Classico (Disponibile dal mese di marzo) – www.cesariverona.it  
Granato compatto. Balsamico, elegante, confettura di frutta rossa dolce (ciliegia, prugna, mora), bel naso. Di buona struttura, morbido, alcolico, elegante, buona la persistenza. 88/100

F.lli Recchia (Azienda Agricola) – Classico “Masùa di Jago” (In commercio) – www.recchiavini.it  
Granato-rubino di discreta intensità. Media intensità olfattiva, legno dolce, castagne al forno. Media struttura, sentori di castagne, tannini in evidenza ma non fastidiosi, balsamico, buona la persistenza. 87-88/100

Pietro Zanoni (Azienda Agricola) – “Zovo” (Disponibile da novembre 2016) – www.pietrozanoni.it  
Rubino-violaceo, intenso, profondo e compatto. Discreta intensità olfattiva, balsamico, buona eleganza. Buona struttura, fresco, alcolico, sapido, lunga persistenza, buona la beva. 87/100

Cà Botta Vini S.r.l.- Tenuta Cajò (In commercio) – www.cabottavini.it  
Granato profondo e compatto. Intenso al naso, balsamico, legno dolce, alcolico. Strutturato, alcolico, balsamico, liquirizia forte, lunghissima la persistenza. Vino di grande potenza, muscoloso. 87/100

Pasqua Vigneti e Cantine – “Famiglia Pasqua” (Disponibile da gennaio 2017) – www.pasqua.it  
Granato di buona intensità. Media intensità olfattiva, balsamico, elegante, delicato. Media struttura, tannini presenti ma che donano freschezza, asciutto, lunga la persistenza. 87/100

F.lli Degani (Azienda Agricola) – Classico (In commercio) – www.deganivini.it  
Granato profondo. Media intensità olfattiva, balsamico, legno dolce, leggere note pungenti. Media struttura, fresco, tannino in evidenza, liquirizia, asciutto, buona la persistenza. 85-86/100

– Roccolo Grassi (Azienda Agricola) (Disponibile da febbraio 2017) – www.roccolograssi.it  
Profondissimo il colore, intenso e compatto. Intenso al naso, spezie dolci, liquirizia, prugna secca. Buona struttura, asciutto, tannini in evidenza, liquirizia forte, bella vena acida, lunga la persistenza. 85/100

Farina (Cantina) – Classico (In commercio) – www.farinawines.com  
Granato luminoso. Intenso al naso, balsamico, confettura, leggera pungenza. Asciutto, balsamico, media struttura, lunga persistenza, legno dolce. 84-85/100

– Monte del Frà (Azienda Agricola) – Classico (Disponibile da gennaio 2017) – www.montedelfra.it  
Granato compatto. Intenso al naso, balsamico, note di confettura di frutta rossa, alcolico. Buona struttura, legno percepibile, confettura, buona la persistenza. 84/100

Corte Archi (Cantina) – Classico “Gli Archi” (In commercio) – www.cortearchi.it  
Rubino-granato. Intenso al naso, note un poco verdi, legno dolce. Asciutto, tannico, alcolico, buona vena acida, un poco vegetale. 84/100
Lorenzo Colombo

 

pubblicato in origine su www.vinealia.org

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