Anteprima Grignolino
Lunedì 20 maggio abbiamo partecipato all’Anteprima Grignolino & Co che si è svolta presso il Castello di Casale Monferrato.
L’evento, riservato a stampa e operatori – nei due giorni precedenti era aperto al pubblico di appassionati- prevedeva una Masterclass con degustazione -a bottiglie coperte- di 10 vini, sei Grignolino del Monferrato Casalese di diverse macrozone ed altri quattro vini da denominazioni promosse dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese.
La degustazione, guidata da Mauro Carosso, presidente di AIS Piemonte, è stata preceduta da un approfondimento sulle caratteristiche dell’annata 2023 del Grignolino del Monferrato Casalese tenuto dall’enologo Mario Ronco che ha descritto l’andamento dell’annata il cui inizio è stato caratterizzato da una scarsa dotazione idrica del suolo, l’inverno, non piovoso, si è distinto per le temperature sopra la media, le piogge sono arrivate nei mesi di maggio e di giugno causando attacchi di peronospera, il 2 luglio c’è poi stata una grandinata.
Il mese d’agosto ha portato un innalzamento delle temperature con notti molto calde, il che ha indotto l’arresto della maturazione, il 26 agosto si è poi verificata un’altra grandinata.
Anche il mese di settembre s’è rivelato caldo e poco piovoso.
I vini e le macrozone
Il Monferrato Casalese viticolo si sviluppa sul territorio di oltre una trentina di comuni della provincia d’Alessandria.
Questi possono essere a loro volta suddivisi a grandi linee in sette macroaree, caratterizzate da condizioni più o meno simili e, la degustazione dei sei Grignolino verteva appunto sulle differenze sussistenti tra i vini provenienti dalle suddette macrozone.
Unico appunto che ci sentiamo di fare è dato dal fatto che la successiva fase di cantina, ovvero la parte enologica andava un poco a modificare, se non annullare, quanto dato dal puro territorio.
Oltre alle caratteristiche dei suoli occorre poi considerare le diverse altitudini ed esposizioni che vanno naturalmente a modificarne clima e microclima.
Villamiroglio
La macrozona di Villamiroglio è situata nella parte Nord-Ovest del territorio e comprende i comuni di Moncestino, Gabiano e Camino, oltre, ovviamente a Villamiroglio.
Qui i suoli sono composti da Formazioni di Cardonia, Areniti di Torrengo, Pietra da Cantoni e Formazioni di Antognola, nel comune di Gabiano di trovano Marne di Sant’Agata fossili e Marne di Micengo.
Il vino presenta un colore tra il rubino ed il granato scarico, con leggerissima velatura.
Bello naso, intenso, con un bel frutto, ciliegia, note floreali e leggeri accenni aromatici.
Fresco e succoso al palato, sapido, con bella trama tannica, frutto rosso selvatico, buona la sua persistenza.
Mombello
Sotto la macrozona di Villamiroglio si trova quella di Mombello, che interessa i comuni Odalengo grande, Cellina Monferrato, Salonghello, Pontestura e Mombello Monferrato.
Per quanto riguarda i suoli ci si può riferire a quanto specificato per la macrozona precedente, con esclusione su quanto scritto in merito al comune di Gabiano.
Il vino presenta un colore granato-aranciato scarico.
Buona l’intensità olfattiva, leggeri accenni aromatici e speziati, fiori secchi, note balsamiche, sentori di botte.
Note aromatiche di rose, buona vena acida, tannini leggermente asciuganti, lunga la persistenza.
San Giorgio
La macrozona di San Giorgio è situata ad Est delle due precedenti ed interessa il comune di San Giorgio Monferrato e la parte occidentale di quello di Casale Monferrato.
Nella sua parte settentrionale troviamo la cosiddetta Formazione di Casale Monferrato, mentre in quella più meridionale ritorniamo a quanto scritto in merito alla macrozona di Mombello.
Il colore del vino è rubino trasparente, non molto intenso.
Media la sua intensità olfattiva, pulito, presenta un frutto leggermente selvatico ed accenni floreali.
Asciutto, di buona intensità, con bella vena acida e buona trama tannica, ciliegia selvatica, buona la persistenza.
Sala Monferrato
Appena sotto le macrozone Mombello e San Giorgio si trova quella di Sala Monferrato della quale entrano a far parte diversi comuni, Sala Monferrato, Ozzano Monferrato, Treville, Rosignano Monferrato, Terruggia, Cella Monte, Ottiglio, Olivola e Frassinello Monferrato.
Qui abbiamo anche diverse tipologie di suolo, nella parte più a Ovest, dove si trova il comune di Ottiglio, abbiamo nuovamente le Formazioni di Cardonia, Areniti di Torrengo, Pietra da Cantoni e Formazioni di Antognola, nella sua parte centrale, che corrisponde al comune di Frassinello si trovano Marne di Sant’Agata fossili e Complesso caotico della Valle Versa ed infine, nel settore più ad Est troviamo Argilla Azzurre e Complesso caotico della Valle Versa.
Il vino presenta un colore rubino di buona intensità.
Intenso al naso dove presenta un bel frutto maturo, note balsamiche e accenni di fiori secchi.
Discreta la sua struttura, accenni di rose, il tannino è deciso ed un poco asciugante, buona la sua persistenza.
Vignale Monferrato
Nell’estremo Sud-Est del territorio è collocata la macrozona di Vignale Monferrato che comprende, oltre all’omonimo comune, anche i territori di Altavilla Monferrato, Cuccaro Monferrato, Conzano, Camagna Monferrato, Lu e Cuccaro Monferrato.
Anche qui troviamo diverse composizioni di suoli, Sabbie di Asti, Formazione di Cassano Spinola, Argille azzurre, Marne di Sant’Agata Fossili, Formazione della Vena del Gesso e le solite Formazioni di Cardonia, Areniti di Torrengo, Pietra da Cantoni e Formazioni di Antognola.
In questo caso il vino assume un color granato non molto intenso.
Bel naso, intenso, pulito, balsamico, piccoli frutti rossi selvatici, accenni floreali.
Fresco, succoso, bel frutto, tannino in perfetto equilibrio, buona la persistenza.
Bel prodotto.
Ponzano
L’ultima macrozona presa in considerazione è quella di Ponzano, situata sotto quella di Mombello, i comuni interessati sono Odalengo Piccolo, Castelleto Merli, Serralunga di Crea e Ponzano Monferrato.
Qui la maggior parte dei suoli sono quelli più volte citati e che costituiscono la maggior parte del Monferrato Casalese, ovvero Formazioni di Cardonia, Areniti di Torrengo, Pietra da Cantoni e Formazioni di Antognola.
Anche questo vino si presenta con un color granato scarico, tendente all’aranciato.
Intenso al naso, fresco, bel frutto, ciliegia fresca, accenni floreali, buona eleganza.
Fresco, accenni aromatici, buona vena acida, bella trama tannica, buon frutto, lunga la persistenza,
Il vino della settima macrozona, ovvero quella ricadente sotto i comuni di Murisengo, Villadeati e Alfiano Natta non è stato presentato.
Gli altri quattro vini proposti (sempre a bottiglie coperte)
Rubino di Cantavenna Doc 2018
Il principale vitigno che lo va a costituire è la Barbera alla quale viene abbinato da un minimo del 10% ad un massimo del 25% tra Grignolino e/o Freisa.
La denominazione è molto piccola, nel 2023 sono state prodotte poco più di 10.000 bottiglie.
Il vino ha un color granato di media intensità.
Intenso al naso, balsamico, legno dolce, spezie, vaniglia, frutto rosso maturo.
Strutturato, con spiccata vena acida, note di legno, pecca un poco in equilibrio.
Monferace 2016
Di questa particolare tipologia di Grignolino affinato per lungo tempo abbiamo ampiamento scritto qui.
Granato mattonato poco intenso il suo colore.
Buona l’intensità olfattiva, sentori di radici, foglie secche.
Anche al palato si colgono note di radici, il tannino è leggermente asciugante.
Barbera del Monferrato Superiore Docg 2018
Granato di buona profondità con riflessi color rubino.
Intenso al naso, balsamico, frutto rosso maturo, legno dolce, erbe officinali che ricordano il Vermouth.
Dotato di buona struttura, alcolico, frutto rosso dolce e maturo, buona la persistenza.
Gabiano Doc 2017
Piccola denominazione (meno di 4.000 le bottiglie prodotte nel 2023) dove alla Barbera deve essere aggiunto dal 5% al 10% di Freisa e/o Grignolino.
Color rubino di buona intensità.
Intenso al naso, austero, note scure di spezie, balsamico, sentori di radici.
Strutturato, asciutto, sapido, con buona vena acida, spezie dolci, lunga la persistenza.
Vino dalla notevole qualità.
Lorenzo Colombo