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Anteprima Torgiano Dop

Quest’anno si è tenuta la prima edizione di Umbria in Anteprima.
Dal 24 al 31 maggio scorsi la stampa straniera ed italiana ha potuto degustare i vini di quattro Consorzi umbri, si è iniziato con “Anteprima Sagrantino 2018” che si è svolta il 24, 25 e 26 maggio, a seguire, il 27 e il 28 maggio appuntamento con i vini d’Orvieto, il 29 e 30 maggio spazio ai vini del Trasimeno ed il 31 focus sui vini di Torgiano.

Noi abbiamo partecipato agli ultimi due di questi appuntamenti ed iniziamo il nostro resoconto dagli assaggi effettuati a Torgiano.

La Dop Torgiano è una tra le più piccole denominazioni italiane e comprende la Docg Torgiano Rosso Riserva e la Doc Torgiano.
La Doc Torgiano, riconosciuta nel 1968, è stata tra le primissime denominazioni italiane e la prima dell’Umbria e nel 1990 ha ottenuto il riconoscimento Docg per il Torgiano Rosso Riserva.

Il territorio su cui ricade la denominazione è limitato al solo comune di Torgiano, qui gli avvicendamenti geologici avvenuti nel corso di milioni d’anni hanno generato un suolo costituito da sabbie, sabbie argillose, argille sabbiose ed argille, sono inoltre presenti tufi d’origine vulcanica e rocce calcaree.

Il Consorzio di Tutela dei Vini di Torgiano è formato da 17 viticoltori e solamente da 4 trasformatori: Lungarotti, Terre Margaritelli, Tenute Baldo e Fattoria Mani di Luna, quest’ultima non presente all’evento.

I dati forniti da Valoritalia -che è l’organo di controllo della denominazione- relativi all’anno 2020, riportano una produzione di poco inferiore ai 5.000 ettolitri ed un imbottigliato di poco meno di 500.000 bottiglie per il Torgiano Doc e solamente 463 ettolitri e 43.400 bottiglie di Torgiano rosso Riserva Docg.

L’ultima revisione del disciplinare di produzione del Torgiano Doc  prevede una vasta tipologia di vini (troppi, secondo noi, per il numero di bottiglie prodotte), sia bianchi che rossi, eccoli:

·       Bianco di Torgiano (dal 20% al 70% Trebbiano Toscano)

·       Rosso di Torgiano (dal 50% al 100% Sangiovese)

·       Rosato di Torgiano (dal 50% al 100% Sangiovese)

·       Merlot di Torgiano

·       Chardonnay di Torgiano

·       Pinot Grigio di Torgiano

·       Riesling Italico di Torgiano

·       Cabernet Sauvignon di Torgiano

·       Pinot Nero di Torgiano

·       Torgiano Spumante (sia Chardonnay che Pinot nero non possono superare il 50%)

·       Torgiano Vendemmia Tardiva (minimo 50% Chardonnay)

·       Torgiano Vin Santo (dal 50% al 70% Trebbiano Toscano)

Mentre per quanto riguarda il Torgiano Rosso Riserva Docg il vitigno utilizzato è il Sangiovese che dev’essere presente dal 70% al 100%.

La degustazione, effettuata a bottiglie scoperte, e condotta dall’enologo Lorenzo Landi prevedeva unicamente 12 vini, di tre diverse aziende.

Di Lungarotti scriveremo in seguito in merito ad una degustazione verticale di Rubesco effettuata in azienda, che ci ha portato sino all’annata 1979.

 

Lorenzo Landi

Tenute Baldo è un’azienda che dispone di 60 ettari di vigneto, 40 dei quali nel comprensorio di Torgiano e gli altri 20 nella zona di Montefalco.
A Torgiano vi sono due diversi appezzamenti, il primo, di 24 ettari, sulle colline di Brufa, mentre gli altri 16 ettari si trovano nella piana di Miralduolo.
I suoli nelle due zone sono piuttosto diversi, argillosi-calcarei nella parte Nord di Brufa, sabbiosi-limosi in quella posta a Sud, nella zona di Miradolo invece sono limo argillosi.
I vitigni coltivati vanno dal Sangiovese al Cabernet e Merlot per quanto riguarda quelli a bacca scura, mentre per i bianchi troviamo Chardonnay, Sauvignon blanc, Trebbiano toscano e Grechetto.

Terre Margaritelli è un’azienda di recente costituzione, nasce infatti nel 2000, anche se già nel 1950 Fernando Margaritelli aveva iniziato -per diletto- a coltivare la vite.
L’azienda, il cui core business è legato al mondo del legno-  è situata a Miralduolo di Torgiano e dispone di 52 ettari di vigneti in regime biologico dai quali si ricavano undici diversi vini.

Ecco il nostro pensiero su quanto assaggiato:

Vini bianchi

Cinque i vini in degustazione, tre dei quali dell’azienda Lungarotti.
Il vino che maggiormente abbiamo apprezzato è il Bianco di Torgiano Doc “Torre di Giano Vigna al Pino” 2018  di Lungarotti.
Le uve utilizzate sono le medesime del Torre di Giano, provengono però da un unico vigneto: Il Pino.
Un terzo del mosto fermenta e matura in barriques per 4- 6 mesi, mentre la parte restante in vasche d’acciaio.

Si presenta con un color giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Bel naso, pulito, intenso, vanigliato, zucchero filato, confetto, frutto giallo.
Buona struttura, morbido e succoso, accenni piccanti di zenzero, bel frutto, pesca gialla, vaniglia, lunga la persistenza.

A seguire

Bianco di Torgiano Doc “Torre di Giano” 2021Lungarotti
Il vino è frutto di un blend tra vermentino, trebbiano e grechetto e viene vinificato in vasche d’acciaio dopo una breve criomacerazione.

Verdolino scarico, luminoso.
Bel naso, intenso, fresco, fruttato, frutta a polpa bianca, pesca, mela, leggeri accenni floreali.
Fresco, succoso, agrumato, leggeri accenni piccanti, pesca bianca, di media struttura, buona vena acida, discreta la persistenza.

 – Bianco di Torgiano Dop Costellato 2021Terre Margaritelli
Particolare la composizione di questo vino che prevede i seguenti vitigni: trebbiano, fiano, viognier e chardonnay.

Color giallo paglierino di buona intensità.
Discreta l’intensità olfattiva, frutta gialla, accenni aromatici e d’erbe officinali.
Strutturato, frutta a polpa gialla, accenni tannici, sapido, buona la persistenza.

Chardonnay di Torgiano Doc Aurente 2018Lungarotti
Fermentazione ed affinamento in barrique per sei mesi, seguono ulteriori otto mesi di sosta in bottiglia.

Giallo paglierino luminoso di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva, accenni vanigliati, accenni di fieno.
Buona struttura, accenni di legno, note tanniche, frutto giallo, chiude leggermente vegetale ed un poco amarognolo.

Bianco di Torgiano Doc Figlio della Luna 2021Tenute Baldo
Trebbiano, Chardonnay e Sauvignon blanc.

Verdolino-paglierino luminoso di media intensità.
Buona intensità olfattiva, erbe officinali, frutta a polpa gialla, fieno.
Buona struttura, note vegetali, sapido, chiude leggermente amarognolo.

Rosso di Torgiano Doc

Sono tre i vini presentati, quello che abbiamo preferito è il Rosso di Torgiano Doc Rubesco 2019 di Lungarotti.
Sangiovese e Colorino sono le uve lo compongono, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento avviene in botti di grandi dimensioni dove il vino sosta per un anno.

Rubino di media intensità.
Bel naso, fresco, pulito, di buona eleganza, frutto rosso fresco, leggeri e rinfrescanti accenni vegetali.
Discreta struttura, succoso, bella trama tannica, frutta rossa selvatica, buona la persistenza.

A seguire

Rosso di Torgiano Doc Auravitae 2019Tenute Baldo
Le uve che compongono questo vino sono Sangiovese, Merlot e Cabernet sauvignon, la fermentazione s’effettua in vasche d’acciaio mentre l’affinamento si svolge in botti di legno dove il vino sosta per almeno un anno, seguono quindi ulteriori otto mesi di riposo in bottiglia prima della commercializzazione.

Rubino di discreta intensità con leggeri riflessi color granato.
Buona intensità olfattiva, frutta rossa selvatica, fresco e pulito, elegante.
Media struttura, succoso, buona trama tannica, frutto rosso leggermente speziato, lunga persistenza su leggere note amaricanti.

Rosso di Torgiano Dop “Mirantico” 2019Terre Margaritelli
Sangiovese, Malbec e Canaiolo, breve affinamento in barriques francesi.

Rubino luminoso di buona profondità.
Intenso al naso, frutto rosso surmaturo, prugna e ciliegia, speziato, note balsamiche.
Strutturato, alcolico, tannini leggermente asciuganti, secchino, frutto rosso speziato, buona la persistenza.

Torgiano Rosso Riserva Docg

Quattro i vini in degustazione, eccoli, in ordine di preferenza:

Torgiano Rosso Riserva Docg Spirito della Vite 2016Tenute Baldo
Si utilizzano gli stessi vitigni dell’Auravitae, cambia l’affinamento che avviene in barriques francesi per 24 mesi seguiti da un anno di riposo in bottiglia.

Rubino-granato profondo e luminoso.
Buona intensità olfattiva, sentori di salamoia, frutto rosso, note balsamiche.
Discreta struttura, succoso, accenni vegetali, leggere note piccanti, tannino ben presente, lunga la persistenza su note di radice di liquirizia.

Torgiano Rosso Riserva Dop Pictoricius 2018Terre Margaritelli
Sangiovese in purezza, la produzione è di sole 1.300 bottiglie.

Rubino-purpureo profondo e luminoso.
Buona intensità olfattiva, confettura di prugne, note balsamiche, buona eleganza.
Buona struttura, tannino in equilibrio, succoso, frutto scuro, lunga persistenza su sentori di liquirizia.

 – Torgiano Rosso Riserva Docg Rubesco Vigna Monticchio 2017Lungarotti
Uve Sangiovese in purezza provenienti dal Vigneto Monticchio, fermentazione in vasche d’acciaio e maturazione per un anno in barriques, seguono alcuni anni di sosta in bottiglia prima della commercializzazione.

Rubino di buona intensità e luminosità.
Bel naso, balsamico, delicato, elegante, fresco, bel frutto, pulito.
Fresco, bella trama tannica, accenni vegetali, tannino ancora un poco verde, lunga la persistenza su sentori di radice di liquirizia.

Torgiano Rosso Riserva Dop “Freccia degli Scacchi” 2018Terre Margaritelli
Sangiovese in purezza.

Rubino luminoso di buona profondità.
Intenso al naso, note surmature, ciliegia e prugna, spezie dolci.
Strutturato, note piccanti, alcolico, tannino in evidenza, legno ancora presente, buona la persistenza.
Lorenzo Colombo

 

 

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