Igp Umbria Grechetto “Greco di Renabianca” 2019 – Terre Margaritelli
Abbiamo conosciuto l’azienda Terre Margaritelli in occasione dell’Anteprima Torgiano, evento tenutosi lo scorso 21 maggio, durante il quale abbiamo potuto degustare i vini, bianchi e rossi, appartenenti alla suddetta denominazione.
Ma le aziende del territorio producono anche altri vini all’infuori della Dop Torgiano e questo è anche il caso di Terre Margaritelli che dai 52 ettari di vigne, condotte in regime biologico, ricava undici diversi vini.
Quello che ci accingiamo a degustare è prodotto con uve Grechetto, non è specificato se trattasi di Grechetto d’Orvieto (G109) o Grechetto di Todi (G5) o di un blend tra i due diversi cloni.
Dopo la fermentazione il vino s’avvale di un passaggio in barriques il legno delle quali proviene dalla foresta di Bartranges.
La foresta di Bertranges è una delle più grandi di Francia, situata in Borgogna s’estende su 10mila ettari ed è diventata proprietà del demanio durante la Rivoluzione francese, il suo particolare terroir fa sì che il rovere che se ne ricava sia caratterizzato da una struttura delicata e da note balsamiche ed eleganti, peculiarità che si ritrovano poi nei vini affinati in barriques fabbricate con questi legni.
Terre Margaritelli ha un legame particolare con il legno, che costituisce il core business aziendale, l’azienda infatti è leader di mercato nella fabbricazione di traversine ferroviarie e dispone di 8 stabilimenti (6 in Italia e 2 in Francia) che occupano 650 dipendenti.
Inoltre, con il marchio Listone Giordano è leader nella produzione di parquet, ne produce infatti 1 milione di metri quadri all’anno ed occupa, nei suoi 500 punti vendita, 270 dipendenti.
Per potere controllare interamente la filiera produttiva, già dai primi anni ’60 del secolo scorso la Margaritelli ha aperto una segheria in Francia, a Fontaine, in Borgogna, in modo da potersi approvvigionarsi direttamente dalle foreste di quel paese.
Per quanto riguarda il legno per la costruzione di botti e barriques Terre Margaritelli ha sviluppato nei primi anni 2000, una ricerca in collaborazione con l’INVV (Institut National de la Vigne e du Vin) e con l’istituto nazionale per la gestione forestale ed il sindacato delle tonnellerie al fine di verificare l’incidenza sul vino data dalla foresta di provenienza del rovere.
La Margaritelli ha quindi fornito legno proveniente da differenti foreste, dal quale sono state ricavate diverse barriques nelle quali è stato affinato per un anno un Pinot Noir della Cantina Michelle Julliot, vino che è stato poi degustato alla cieca da un panel composto da Sommelier professionisti che hanno tracciato il quadro organolettico di ciascun vino (ed in pratica di ciascuna foresta).
Da questa ricerca l’azienda Terre Margaritelli ha deciso d’utilizzare per i suoi vini unicamente il rovere proveniente dalla foresta di Bertrange (nel 2016 la Margaritelli s’è aggiudicata il lotto più grande di alberi provenienti da questa foresta) e d’affidare la produzione delle barriques alla Tonnellerie Toutant.
Il vino
Si presenta con un color oro antico, intenso e luminoso, sembra olio.
Discreta la sua intensità olfattiva, ampio, sentori nocciolati e leggermente tostati, frutta a polpa gialla matura, nespole, accenni di frutta candita e di buccia di mela, mandorle ed altra frutta secca, confetto.
Strutturato, con importante nota alcolica comunque ben integrata, sapido, nocciolato, frutta a polpa gialla ed accenni di mandorla, leggeri sentori di distillato, lunga la sua persistenza.
Dimenticavamo: ci siano bevuti questa bottiglia in abbinamento ad un piatto di tagliatelle al tartufo estivo e dobbiamo dire che ci stava assai bene.
Lorenzo Colombo
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