Beaujolais-Villages “Terre de Loise” 2016 – Laurent Perrachon & Fils

La famiglia Perrachon

Il Domaine Laurent Perrachon & Fils è stato fondato nel 1877 anche se, da alcuni documenti risulta la presenza di viticoltori a nome Perrachon già dal 1600 a Juliénas.
Attualmente il Domaine dispone di 26 ettari a vigneto nella regione vitivinicola del Beaujolais dove produce Beaujolais bianco, rosé e rosso, Beaujolais-Villages e ben sei tra i dieci Cru di Beaujolais: Chénas, Fleurie, Juliénas, Morgon, Moulin-à-Vent e Saint-Amour, offrendo così un’ampia gamma di vini di questa denominazione.

Il Beaujolais e le sue denominazioni

La regione vitivinicola del Beaujolais si trova a sud della Borgogna, si tratta di circa 14.500 ettari di vigneti che s’estendono da nord a sud per una cinquantina di chilometri, da Mâcon a Lione sul territorio di 96 comuni.
Il nome Beaujolais viene spesso associato al suo vino più conosciuto, ovvero il Beaujolais Nouveau, capostipite dei cosiddetti vini novelli, ma in realtà sul suo territorio coesistono ben 12 denominazioni: AOC Beaujolais, AOC Beaujolais-Villages e 10 AOC comunali chiamate “Crus du Beaujolais”, che nel loro insieme danno vita ad oltre 100 milioni di bottiglie all’anno.
Oltre 36 milioni di queste bottiglie (37% del totale) sono di Beaujolais, 20 milioni (30%) sono di Beaujolais-Villages e la parte rimanente se la dividono i vari Cru.

Il Beaujolais è in genere conosciuto come vino rosso, ma la denominazione di base, ovvero l’AOC Beaujolais prevede anche le tipologie rosato e bianco, quest’ultima prodotta con uve Chardonnay, iscritti all’AOC ci sono infatti circa 300 ettari di questo vitigno, una percentuale che costituisce circa il 2% del vigneto della regione, dove a farla da padrone è il Gamay noir à jus blanc, con i suoi 14.200 ettari.
Per quanto riguarda la tipologia “Rosso” è prevista anche la menzione Supérieur.

La parte più interessante della regione è certamente quella situata a nord, dove si trovano i 10 Cru e tutti i Beaujolais-Villages, zona costituita in prevalenza da suoli di natura granitica.

Domain Perrachon- Vigneti

Il vitigno

La superficie mondiale di Gamay corrisponde a circa 26.200 ettari (dati 2016 – Which Winegrape Varieties are Grown Where), 24.100 di questi si trovano in Francia e 1.350 in Svizzera.
Si tratta di un vitigno che nel passato è stato a volte snobbato –per usare un termine gentile- tanto che nel 1395, il Duca di Borgogna Filippo l’Ardito, lo fece addirittura spiantare dalla propria regione per far posto al Pinot Noir.
E’ un’uva duttile, in grado di fornire diverse tipologie di prodotti, se ne ricavano in genere vini freschi, fruttati e morbidi, anche se, nei migliori Cru si riescono ad ottenere struttura, complessità e longevità.
E’ duttile anche nell’abbinamento col cibo, bevuto leggermente fresco si abbina perfettamente a numerose preparazioni.

Il vino

Le uve provengono da due diversi vigneti, situati a La Chapelle de Guinchay e Lancié, nella parte nord del Beaujolais, dive si trovano tutti i Cru, nel primo i suoli sono di natura sabbiosa e granitici, nel secondo si trova argilla e calcare, la varietà è, ovviamente il Gamay, i due vigneti hanno complessivamente una superficie di poco superiore ai due ettari e mezzo, con età media di 45 anni e sistema d’allevamento a Gobelet (Alberello), la densità è di 10.000 ceppi/ettaro con resa di 52 hl/ettaro.

Dopo la pressatura viene svolta una macerazione semi-carbonica della durata di 4 giorni, il succo viene quindi posto a fermentare in vasche d’acciaio, la produzione annua è di circa 10.000 bottiglie.

Il color è un granato luminoso di discreta profondità con riflessi che rimandano al rubino.
Intenso e fruttato al naso (emerge netta la ciliegia) con leggeri accenni speziati che rimandano al pepe.
Intenso anche l’ingresso di bocca, fresco e succoso, fruttato (nuovamente la ciliegia unita alla susina), speziato, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo