Breganze chiama Bordeaux
Ci sono alcuni vitigni che danno il meglio di sé unicamente in determinati luoghi e che, estrapolati dal loro contesto non danno i frutti sperati e spesso riescono anche a perdere la propria identità.
Ce ne sono altri che, sebbene con risultati assai diversi, riescono ad adattarsi a luoghi e climi differenti, riuscendo comunque ad esprimere le loro caratteristiche identitarie. Sono i cosiddetti vitigni internazionali ed i principali, per quanto riguarda quelli a bacca rossa, sono i cabernet ed il merlot.
Allevati in tutto il mondo, da nord a sud, spesso in condizioni climatiche assai diverse e su suoli assai eterogenei, vedono comunque come punto di riferimento Bordeaux.
Ed è appunto a Bordeax che, sabato 20 gennaio, nell’ambito del press tours “Un piccolo territorio, una grande scoperta: la Breganze DOC”, si è rivolto lo sguardo di alcuni produttori dell’area di Breganze, per verificare il comportamento dei loro vini dal taglio bordolese mettendoli in accostamento con i Cabernet e Merlot più famosi al mondo.
E sono volati piuttosto in alto nella scelta dei campioni francesi, due Premier Cru Classé della rive gauche Château Haut-Brion dell’Aoc Pessac-Léognan nelle Graves e Château Margaux dell’omonima Aoc, nel Medoc, entrambi classificati sin dal 1855. E due campioni della rive droit, ovvero Château Pavie inserito nel Premier Grands Crus Classé (A) nella revisione della classificazione del 2012 ed infine il meno famoso, ma non per questo meno buono, Château Bellevue-Mondotte, entrambi appartenenti all’Aoc Saint-Emilion.
Ne è uscito un confronto decisamente interessante, che non aveva certamente lo scopo di far emergere i migliori anche se, ad un degustatore diventa difficile non costruirsi una propria classifica.
Ecco quindi la nostra, dove comunque i vini sono compattati su punteggi abbastanza omogenei, seppur con notevoli differenze di prezzo.
Il vino che comunque ci ha maggiormente colpiti, se lo rapportiamo al suo prezzo, è il Cabernet Breganze Doc Riserva “Kilò” della Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, venduto sugli scaffali del punto vendita a meno di 13 euro.
– Château Pavie – Chateau Pavie 2007 Saint-Emilion Grand Cru
Fulminea l’ascesa di questo château nell’olimpo dei grandi nomi di Saint-Emilion: nella revisione del classement del 2006 passa nei Premier Grand Cru (B), mentrenell’ultima revisione, del settembre 2012, poco prima della vendemmia, conquista la vetta più alta diventando Premier Grand Cru Class A assieme a Château Angélus, raggiungendo i leggendari Ausone e Cheval Blanc.
60% merlot, 30% cabernet franc e 10% cabernet sauvignon. Fermentazione in acciaio ed affinamento in barriques nuove per ventiquattro mesi.
Profondissimo il colore.
Buona l’intensità olfattiva, elegante, balsamico, mentolato, con note di grafite. Notevole l’equilibrio olfattivo.
Freschissimo alla bocca, balsamico, mentolato, molto elegante, sentori fruttato-vegetali e di spezie dolci, lunga la persistenza.
– Château Bellevue-Mondotte – Bellevue Mondotte 2007 Aoc Saint-Emilion Grand Cru
Di proprietà di Gérard Perse, proprietario anche di Château Pavie, che lo acquistò nel 2001, dispone di 2,5 ettari di vigneto su suolo calcareo, situato nelle vicinanze dei più famosi Troplong Mondot e La Mondotte.
90% merlot, 5% cabernet franc e 5% cabernet sauvignon. Fermentazione in tini di legno ed affinamento per ventiquattro mesi in barriques.
Profondissimo il colore, quasi nero, unghia ancora violacea.
Bel naso, elegantissimo e di grande equilibrio, intenso, balsamico, si colgono frutta rossa matura (more e prugne), spezie dolci e tabacco da pipa.
Buona la struttura, dolce il frutto, elegante, ancora freschissimo, con speziatura delicata e tannini decisi, molto lunga la persistenza su sentori di radice di liquirizia.
– Château Haut-Brion 2014 – 1er Cru Aoc Pessac-Léognan
Unico 1er Cru fori dal Medoc (a parte Château d’Yquem) , traguardo raggiunto già durante la prima classificazione del 1855. Château Haut-Brion vanta anche il primato di primo vino
Si tratta di un classico blend bordolese: 50% merlot, 39% cabernet sauvignon e 11% cabernet franc.
la vinificazione avviene in acciaio, mentre l’affinamento si protrae per ventiquattro mesi in barriques nuove.
Il colore è rubino-violaceo luminoso.
Discreta la sua intensità olfattiva, fruttato (frutto rosso maturo), minerale, con leggere ed eleganti note speziate che rimandano alla vaniglia, balsamico e mentolato, con accenni di nocciole tostate.
Fresco alla bocca, intenso, fruttato, con leggeri accenni vegetali, il legno è ben integrato, i tannini ben amalgamati, dotato di un’acidità rinfrescante, con note di liquirizia e leggeri sentori affumicati.
Seppur già grande paga comunque lo scotto dell’estrema gioventù.
– Cantina Beato Bartolomeo da Breganze – Cabernet Breganze Doc Riserva “Kilò” 2013
Le uve, cabernet sauvignon in purezza, provengono dalla Tenuta Belmonte di Sarcedo, le vendemmia viene effettuata tra la dine di settembre e l’inizio d’ottobre, l’affinamento del vino prosegue per almeno diciotto mesi in barriques ai quali seguono ulteriori sei mesi di bottiglia.
4.000 le bottiglie prodotte annualmente.
Color rubino luminoso di buona profondità.
Buona l’intensità olfattiva e ampio il suo spettro, vi ritroviamo frutto rosso maturo, note balsamiche, spezie dolci, vaniglia.
Fresco e minerale alla bocca, con un bel frutto rosso croccante, buona la vena acida, sapido, lunga la persistenza su sentori di liquirizia dolce.
– Château Margaux 2014 – 1er Cru Margaux
La storia di quest’azienda ha inizio nel XII secolo anche se le prime produzioni di vino si hanno tra il 1572 ed il 1582. Dopo vari passaggi di mano, la tenuta fu acquistata nel 1977 da André Mentzelopoulos che l’affidò alle mani di Emile Peynaud. Attualmente l’azienda conta su circa 200 ettari vitati ed è gestita da Corinne Mentzelopoulos.
87% cabernet sauvignon, 10% merlot e 3% cabernet franc, questa la composizione del vino che s’affina per ventiquattro mesi in barriques nuove.
Color rubino, profondo e luminoso.
Mediamente intenso al naso, balsamico, elegante, con sentori di legno dolce e leggere note speziate.
Fresco e minerale alla bocca, con un bel frutto rosso (ciliegia), buona la vena acida, tannino in evidenza, si sente la presenza del legno, anche se ben amalgamata nell’insieme, leggere note vegetali, chiude lungo su sentori di liquirizia.
– Miotti Firmino Az. Agr. – Valletta 2007
Merlot e cabernet sauvignon in parti uguali, provenienti dai suoli vulcanici del Colle Santa Lucia, a Breganze.
Vendemmie separate per i due vitigni che vengono poi lasciati in cassette per un paio di settimana in modo da ottenere una magiore concentrazione degli zuccheri.
Maturazione per circa ventidue mesi in barriques nuove, il vino rimane quindi in bottiglie per almeno otto anni prima d’essere commercializzato.
Color granato di buona profondità.
Intenso al naso, fresco, mentolato, accenni balsamici e di legno dolce, leggera nota vegetale.
Fresco alla bocca, minerale, elegante, di media struttura, tannini ancora decisi, accenni vegetali e lunga persistenza su note di bastoncino di liquirizia. Molto fresco per l’età.
– Maculan Soc. Agr. – Fratta 2013
60% merlot e 40% cabernet sauvignon. Le uve merlot provengono dal vigneto Villa Elettra, mente il cabernet, con densità di 10.000 ceppi/ettaro, dalla zona Ferrata; i suoli sono di natura vulcanica, tufacei.
Vendemmia a fine settembre, fermentazione in acciaio ed affinamento per un anno in barriques, l’80% delle quali nuove.
Profondissimo il colore, con unghia violacea.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono spezie dolci, vaniglia e cannella, accenni vegetali ed una leggera nota pungente.
Dotato di buona struttura, con tannini ben presenti ed una bella e rinfrescante vena acida, si percepiscono frutto rosso maturo, note mentolate, leggeri accenni vegetali e ricordi di legno.
– Vigneto Due Santi di Zonta SSA – Due Santi 2013
Le uve, 80% cabernet sauvignon e 20% cabernet franc, provengono dalla località Angarano, nel comune di Bassano del Grappa, i vigneti si trovano a 123 metri d’altitudine, su suoli vulcanici e calcarei.
Vinificato in acciaio con lieviti indigeni, s’affina in piccole botti per almeno quindici mesi.
Profondissimo il colore, con unghia purpurea.
Buona l’intensità olfattiva, di buona complessità, presenta note balsamiche e leggeri sentori selvatici, frutto rosso maturo, note di sottobosco e leggeri accenni aromatici.
Alcolico, intenso, di buona struttura, con note di surmaturazione, rinfrescante la vena acida, lunga la persistenza su note di liquirizia forte.
– Azienda Agricola Ca’ Biasi di Dalla Valle Innocente – Breganze Cabernet Doc 2013
I vigneti sono situati in località Fratte, sulle colline di Breganze, su suoli d’origine vulcanica.
La composizione de vino è data da 605 cabernet sauvignon e 40% cabernet franc, vendemmiate nel mese di settembre.
La fermentazione avviene in piccoli serbatoi d’acciaio, mentre il vino s’affina per diciotto mesi in piccole botti di rovere.
Viene imbottigliato senza stabilizzazioni e filtrazioni.
Color rubino di discreta intensità.
Buona l’intensità olfattiva, speziato, con note balsamiche, presenta un bel frutto rosso quasi surmaturo (prugne e more), il legno è ancora percepibile.
Dotato di buona struttura, fresco, la trama tannica è ben in evidenza, si coglie liquirizia forte e leggere note di spezie piccanti.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org