Cantina Settecani e il Lambrusco Grasparossa
La Cantina Settecani si avvia al centenario della sua nascita, fu infatti fondata nel 1923 dall’unione di 48 viticoltori e prende il nome dalla località Settecani del comune di Castelvetro di Modena, attualmente può contare su 400 ettari di vigneti gestiti da 150 soci.
I principali vitigni coltivati sono il Lambrusco Grasparossa ed il Pignoletto, ma ci sono anche altre varietà di Lambrusco ed il Sangiovese.
Numerosi i vini prodotti, quasi tutti frizzanti e spumanti, suddivisi su diverse linee.
Noi abbiamo avuto l’opportunità d’assaggiarne due, entrambi prodotti con uve Lambrusco Grasparossa.
Il vitigno



La foto è tratta dal sito www.greenwine.it
Il Grasparossa è uno dei dodici vitigni appartenenti alla famiglia dei Lambrusco registrati nel catalogo nazionale delle varietà di viti.
Diffuso principalmente in Emilia Romagna (specialmente in provincia di Modena), dove entra a far parte di 4 Doc: Colli di Scandiano e di Canossa, Lambrusco grasparossa di Castelvetro, Modena e Reggiano, viene inoltre utilizzato in diversi vini ad Igt, sia emiliane-romagnole che lombarde (Mantova).
E’ una varietà non eccessivamente vigorosa, caratterizzata da un grappolo spargolo a forma conica di media lunghezza, con acini sferoidali di colore blu scuro o nerastro, pruinosi, con buccia consistente e polpa mediamente succosa, dolce e lievemente acidula.
Pare che debba il suo nome al fatto che In autunno non arrossano solo le foglie ma anche il raspo ed i pedicelli.
Nel censimento del 2010 se ne contavano 1.799 ettari mentre i dati forniti dalla regione Emilia Romagna e relativi all’anno 2018, parlano di 1.918 ettari in questa regione.
I vini degustati:
Prodotto con uve Lambrusco Grasparossa provenienti da un vigneto situato a Puianello, a 425 metri d’altitudine costituisce il vigneto più alto del comune di Castelvetro.
Il vigneto, di oltre vent’anni d’età, è esposto a Nord-Est, la vendemmia viene effettuata ai primi di settembre.
24 mesi la sosta in bottiglia sui lieviti
Versato nel bicchiere il vino si presenta con una cremosa ed abbondante spuma color confetto, appena svanita lascia spazio ad un’effervescenza data da sottilissime e persistenti bollicine e ad un color cerasuolo intenso e luminoso.
Al naso cogliamo sentori di ciliegia, di piccoli frutti rossi e d’arancio maturo.
Succoso al palato, fresco, sapido, agrumato, arancio maturo, con buona vena acida, vi ritroviamo la ciliegia, lunga la sua persistenza.
Nota: aveva già scritto, in merito a questo vino, Stefano Tesi, nella rubrica Garantito IGP (vedi).
Il vino appartiene alla linea produttiva Vini del Re che rappresenta la qualità più elevata della produzione aziendale.
Prodotto con uve Lambrusco Grasparossa in purezza vendemmiate tra fine settembre ed inizio ottobre, è certificato VIVA, marchio che garantisce la sostenibilità della filiera produttiva.
Spuma violacea, abbondante, persistente e cremosa.
Color rubino-violaceo di discreta intensità, luminoso.
Intenso al naso con sentori fruttati di ciliegia, fragola matura, lamponi, accenni di cannella.
Cremoso al palato, fresco e succoso, asciutto, con bella trama tannica, fruttato, vi ritroviamo la ciliegia e la fragola, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo