De Sanctis
Conoscevamo già alcuni dei suoi vini, li avevamo assaggiati in un paio d’occasioni, ma non conoscevamo personalmente il produttore, ovvero Luigi De Sanctis.
L’occasione s’è presentata ad inizio giugno, quando eravamo a Frascati in occasione dell’International Wine City Challenge, nuovo nome dello storico Concorso Internazionale La Selezione del Sindaco, organizzato dalle Città del Vino.
Il pomeriggio del 1° giugno, in compagnia di un paio di commissari al concorso, siamo quindi stati in visita alla sua cantina ed ai suoi vigneti.
L’azienda è a carattere familiare, Luigi la gestisce con la moglie ed i due figli, uno dei quali (Francesco) è enologo; cantina e vigneti sono in assoluta simbiosi tra loro, ovvero, l’impianto geotermico che fornisce l’energia alla cantina è costituito da due chilometri di sonde posizionate sotto al vigneto.
L’azienda, che produce in regime biologico, dispone di diciotto ettari tra quelli in proprietà e quelli in conduzione diretta, dai quali si ricavano circa 60mila bottiglie/anno, mentre circa il 20% del vino prodotto (ottenuto dalla seconda spremitura) viene venduto sfuso.
I vitigni coltivati sono i tipici locali, ovvero Malvasia del Lazio, Malvasia di Candia, Trebbiano Toscano e Bombino, unica concessione agli internazionali è data dal Cabernet Franc.
Cinque le etichette prodotte, tre sono Frascati Doc e Docg, una è riservata al Cannellino Docg mentre il Cabernet franc è destinato ad un vino ad Igt.
Durante la nostra visita abbiamo avuto l’opportunità di assaggiarne quattro, ecco cosa ne pensiamo:
Dicevamo che sono tre i Frascati che l’azienda produce, tutti da vigneti situati nel comune che dà il nome alla denominazione, nel luogo dove si trovava il Lago Regillo, prosciugato nel 17° secolo.
Qui nel 496 a.C. ci fu la battaglia che contrappose la Lega Latina ai Romani ed il nome del primo vino deriva per l’appunto da quella data.
Il sistema d’allevamento è il Guyot doppio, i suoli sono di natura vulcanica, e l’altitudine varia tra i 200 ed i 250 metri slm.
Una caratteristica comune a tutti i vini è data da una più o meno marcata nota sulfurea, derivante dai suoli di natura vulcanica.
– “496 Bio” Frascati Doc 2018 (Malvasia di Candia 90% – Trebbiano Toscano 10%)
La vinificazione avviene in acciaio -senza ausilio di solforosa- dove poi il vino sosta per cinque mesi.
Il colore è giallo-dorato luminoso.
Intenso al naso, dai piacevoli profumi si frutta tropicale, pesca gialla matura ed erbe officinali, reso ancor più complesso da leggeri accenni sulfurei.
Dotato di buona struttura, sapido, vi ritroviamo il frutto giallo maturo, discreta la sua persistenza.
– “Abelos” 2018 Frascati Superiore Docg 2018 (Malvasia Puntinata 80% – Bombino 20%)
I due vitigni vengono vinificati separatamente ed il Bombino subisce alcune ore di criomacerazione.
La fermentazione per entrambi si svolge in acciaio senza ausilio di solforosa, seguono batonnages periodici sino al mese d’aprile, quando le due masse vengono unite. Il vino s’affina quindi per un mese in bottiglia.
Color paglierino-dorato di buona intensità.
Bel naso, intenso, di buona eleganza, presenta sentori d’erbe officinali e note balsamiche.
Fresco e sapido, di buona struttura, si colgono note tropicali e di pesca gialla unite ad accenni sulfurei, lunga la persistenza. 85-86
– “Amacos” Frascati Superiore Docg 2017 (Malvasia puntinata 90%, Bombino 10%)
Fermentazione in acciaio ed affinamento per sei mesi in barriques ai quali ne seguono altrettanti in bottiglia.
Paglierino-dorato luminoso.
Mediamente intenso al naso, sentori d’erbe officinali, leggere note sulfuree ed accenni idrocarburici.
Fresco, balsamico, mieloso, legno dolce, sentori bilanciati da una buona verticalità, media la struttura e lunga la persistenza. 86
– “Amacos” Frascati Superiore Docg 2018 (non ancora in commercio)
Color giallo-dorato luminoso.
Buona l’intensità olfattiva, sentori d’erbe officinali, di frutto tropicale, accenni sulfurei.
Fresco e decisamente sapido, minerale, sulfureo, lunga la sua persistenza.
– “Iuno” Lazio Igt 2018 (Cabernet franc)
Vinificazione in acciaio senz’utilizzo di solforosa, maturazione per cinque mesi in barriques e riposo in bottiglia per quattro mesi.
Color granato scarico.
Bel naso, fresco, intenso, con accenni vegetali.
Fresco e di buona eleganza, sentori autunnali, accenni aromatici e mandorlati, di piacevole e facile beva.
Lorenzo Colombo