Doc Piemonte Pinot Nero “San Germano” 2015 – Marchesi Alfieri

Azienda storica la Marchesi Alfieri, viticoltori dal 1696, storica anche la famiglia, che annovera tra i suoi illustri personaggi il poeta Vittorio (Alfieri).

Rilevata nel 1982 dal marchese Casimiro San Martino di San Germano, cugino della famiglia Alfieri è ora condotta dalla sue tre figlie, le sorelle Emanuela, Antonella e Giovanna.

Situata a San Martino Alfieri, più o meno a metà strada tra Asti ed Alba, dispone di 21 ettari a vigneto, dai quali si ricavano ogni anno 130mila bottiglie.
Alcuni vigneti hanno oltre settant’anni d’età, il vitigno principale è la Barbera, la quale occupa ben 16 ettari, gli altri cinque se li dividono Grignolino, Nebbiolo e Pinot nero; per tutti il sistema d’allevamento è a Guyot.

Il Pinot nero è stato introdotto nelle vigne degli Alfieri a metà ‘800, pare su consiglio di Cavour; oltre che per il vino oggetto della nostra degustazione viene utilizzato anche per la produzione di un Metodo Classico, il “Blanc de Noir” e, in blend con la Barbera, anche per il Monferrato Rosso “Sostegno”.

Il Pinot Nero “San Germano”

La produzione per ceppo è limitata ad 1 Kg tramite diradamenti a fine luglio, la vendemmia si effettua manualmente a fine agosto.
I grappoli vengono selezionati tramite un tavolo di cernita, la fermentazione si svolge in vasche basse mentre l’affinamento in tonneaux francesi da 500 litri.

Il color è rubino-violaceo di buona intensità, forse un po’ troppo carico per un Pinot nero.
Di media intensità olfattiva, balsamico, con accenni vanigliati, speziato e mentolato,  e sentori di piccoli frutti rossi, buona sia l’eleganza che la complessità.
Fresco e fruttato alla bocca, succoso, con bella vena acida, e buona trama tannica, il legno è ben integrato nell’insieme e gli dona una leggera aromaticità, ritroviamo i sentori mentolati ed accenni speziati di pepe, buona la sua persistenza su note di liquirizia.

In definitiva si tratta di un ottimo prodotto, un vino molto “piemontese”, nel quale il vitigno è ben riconoscibile, anche se assai diverso dai pinot nero altoatesini, che spesso (erroneamente) vengono utilizzati come termine di paragone per quanto riguarda i Pinot nero prodotti in Italia.
Lorenzo Colombo