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Etna Rosso: due vini, due contrade

Posizione delle due aziende.
La cartina è tratta dal sito: www.ianomessina.it

Nel mese di novembre dello scorso anno abbiamo avuto l’occasione di degustare una decina di vini rossi della Doc Etna, i vini erano di diversi produttori e di diverse annate, oltre che provenire da differenti zone del vulcano.
Ne approfittiamo quindi per mettere al confronto due di questi vini della medesima annata, la 2017, prodotti in due diverse Contrade (sono 133 le Contrade riconosciute dal Consorzio Tutela Vini Etna Doc), su diversi versanti del vulcano.

Palmento Costanzo – Etna Rosso Doc “Mofete” 2017
Versante Nord
80% Nerello Mascalese, 20% Nerello cappuccio

Il versante Nord dell’Etna è quello più vitato, qui risiede il maggior numero di produttori, è caratterizzato da un clima più freddo della denominazione e di conseguenza quello dove la viticoltura si spinge meno in alto, sino a circa 800 metri slm., le pendenze non sono mai eccessive, notevole l’escursione termica, vi si trovano principalmente Nerello Mascalese e Carricante allevati sia ad alberello che a spalliera.

L’azienda Palmento Costanzo si trova in Contrada Santo Spirito, nel comune di Passopisciaro, i vigneti sono situati tra i 680 ed i 750 metri d’altitudine su suoli composti prevalentemente da sabbie vulcaniche  nere e brune, hanno un’età variabile dai 5 ai 30 anni e sono allevati ad alberello con sostegni in pali di castagno, la densità è di 8.000 ceppi/ettaro e la resa di 55 ettolitri/ha.
Fermentazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino sosta per un anno, seguono quindi ulteriori sei mesi di permanenza in bottiglia.

Color granato di buona profondità, tendente alla prugna secca.
Pulito al naso, di buona intensità, frutto rosso, ciliegia e prugna, venato da sentori di spezie dolci, note di viola, cioccolato, caffè e pepe.
Discretamente strutturato, fresco, succoso e sapido, nitido il frutto, si colgono nuovamente la ciliegia e la prugna, cioccolato amaro, pepe e caffè, bella la trama tannica e discreta la persistenza.

 – Scammacca del Murgo – Etna Rosso Doc “Tenuta San Michele” 2017
Versante Est
90% Nerello mascalese, 10% Nerello mantellato (cappuccio)

Il versante Est è quello che guarda il mare Jonio e che da questo è influenzato climaticamente, si tratta della zona più piovosa, ma anche più ventilata dell’intero territorio etneo, i versanti sono assai ripidi ed i vigneti che raggiungono altitudini maggiori (sino ai 900 metri slm) sono quasi sempre di piccole dimensioni, spesso alloggiati su terrazzamenti ed allevati ad alberello.
Su questo versante il Carricante supera in estensione il Nerello Mascalese.

La Tenuta San Michele è situata nella parte orientale del vulcano, a 500 metri d’altitudine, il vigneto, di circa 30 ettari d’estensione, è allevato a spalliera, con densità di 5.000-6.000 ceppi/ettaro e si trova su suolo sabbioso d’origine vulcanica, la resa è di 40-50 q.li/ha.
Vinificazione in vasche d’acciaio ed affinamento per un anno parte in acciaio e parte in barriques.

Color granato luminoso tendente al prugna, mediamente intenso.
Discreta l’intensità olfattiva, fresco e pulito, vi si colgono note di frutto rosso maturo, accenni di sottobosco, spezie dolci, cannella, avvisaglie di pepe.
Fresco e succoso, con trama tannica importante, ciliegia fresca, cannella, sentori di radice di liquirizia e pellicina di castagne, buona la sua persistenza.
Lorenzo Colombo