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I vini della Tenuta Cavalier Pepe

L’azienda, fondata quarant’anni fa da Angelo Pepe si trova a Sant’Angelo all’Esca ed è attualmente gestita dalla figlia Milena, laureata in viticoltura, enologia e marketing.

Milena Pepe

Angelo Pepe, scomparso recentemente, emigrato in Belgio ha aperto una serie di ristoranti a Bruxelles ora gestiti dai figli, tornato al paese d’origine ha investito in vigneti e oliveti, dotando la struttura di un ristorante e di alcuni alloggi, attualmente gli ettari vitati di proprietà sono 70 distribuiti in cinque diversi comuni ai quali s’aggiungono 12 ettari d’oliveti.
I vitigni più coltivati sono quelli tipici campani, ovvero Aglianico per quelli a bacca nera e Greco, Fiano, Falanghina e Coda di Volpe per le uve bianche, la produzione spazia dai vini spumanti a quelli bianchi, rossi e rosa per un totale di 18 etichette.
I primi imbottigliamenti con proprio nome risalgono al 2005, prima d’allora le uve venivano conferite.

La produzione annuale s’attesta sulle 500.000 bottiglie (130.000 di Falanghina e 70.000 di greco di Tufo), il 35% delle quali destinate all’esportazione in 40 diversi paesi.

Mercoledì 23 ottobre, presso il Ristorante Marion a Costa Masnaga, abbiamo avuto la possibilità di assaggiare alcuni dei vini prodotti accompagnati da alcune preparazioni del ristorante.
Era presente alla serata il direttore commerciale dell’azienda Michele Di Gregorio che ha fornito informazioni sull’azienda e sui vini in assaggio.

Ecco quant’abbiamo potuto assaggiare:

 – Spumante Metodo Classico Ps Dosè “Oro Classico”
Si tratta di una Cuvée in parti più o meno uguali di Fiano, Falanghina e Coda di Volpe provenienti da vigneti situati su suoli argilloso-calcarei con affioramenti vulcanici collocati tra i 350 ed i 450 metri d’altitudine.
La vinificazione del vino base si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento in bottiglia sui lieviti ha una durata di 24 mesi.
Si tratta dell’ultimo vino messo in catalogo dall’azienda.

Il colore è paglierino di buona intensità con riflessi verdolini, l’effervescenza presenta bollicine abbastanza sottili.
Buona la sua intensità olfattiva, emergono sentori d’erbe officinali, fieno, accenni di lieviti e note di frutta a polpa bianca.
Fresco, cremoso e sapido, dotato di buona vena acida, vi ritroviamo le note d’erbe aromatiche e chiude su leggeri accenni vegetali.

 – Irpinia Coda di Volpe Doc “Bianco di Bellona” 2023
Le uve provengono da vigneti situati sulle colline nelle località Carazita, Piesco e Pesano in Luogosano e Brussineta nel comune di Sant’Angelo all’Esca, si trovano su suoli argillosi-sabbiosi con presenza di elementi vulcanici ad altitudini comprese tra i 300 ed i 490 metri slm.
Vinificazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio dove il vino rimane sulle fecce fini.

Giallo paglierino di media intensità con riflessi dorati.
Bel naso, intenso, fresco, pulito, fruttato, pesca bianca, accenni di fieno e d’erbe aromatiche.
Fresco e sapido, con spiccata vena acida, sentori di fieno e d’erbe officinali, discreta la persistenza, chiude su note leggermente amarognole e con accenni tannici.

 – Fiano di Avellino Docg “Refiano” 2023
I vigneti sono situati a 500 metri d’altitudine nei comuni di Lapio, Montefredane e Candida su suoli marnoso-calcarei con presenza di elementi vulcanici.
Vinificazione ed affinamento sulle fecce fini si svolgono in vasche d’acciaio.

Color giallo paglierino luminoso di media intensità.
Buona l’intensità olfattiva, frutta a polpa gialla ed accenni di frutta tropicale.
Dotato di buona struttura, succoso, morbido ma con buona vena acida, frutta a polpa gialla, accenni d’erbe aromatiche, leggeri accenni vegetali sul lungo fin di bocca.

 – Greco di Tufo Docg Riserva “Grancare” 2022
Le uve provengono da vigneti situati tra i 600 ed i 750 metri d’altitudine nei comuni di Torrioni e Montefasco, i suoli sono limosi e argillosi con presenza di calcare ed elementi vulcanici.
La vinificazione si svolge per una parte del mosto in vasche d’acciaio e per l’altra parte in barriques di rovere francese, il vino poi s’affina sui lieviti parte in acciaio e parte in contenitori di legno, segue una sosta di almeno sei mesi in bottiglia.

Giallo paglierino luminoso di discreta intensità.
Bel naso, intenso ed elegante, dotato di buona complessità, frutta tropicale, note vanigliate, leggeri accenni boisè.
Sapido e strutturato, morbido ma con vena acida, presenta leggeri accenni piccanti di zenzero ed accenni nocciolati, lunga la sua persistenza.
Bel vino.

 – Taurasi Docg “Opera Mia” 2017
I vigneti sono situati a 450 metri d’altitudine nelle località Carazita, Pesano e Brussineta dei comuni si Sant’Angelo all’Esca e Luogosano, i suoli sono argilloso-calcarei con affioramenti vulcanici.
La fermentazione prevede una macerazione di circa tre settimane, l’affinamento del vino avviene dapprima in barriques di rovere francese, dove sosta per 12 mesi, viene quindi posto in vasche di cemento per un periodo di 24 mesi e quindi termina la sua maturazione in bottiglia per ulteriori 12 mesi.

Color rubino luminoso di buona profondità.
Mediamente intenso al naso, note balsamiche, frutto rosso maturo, accenni di liquirizia.
Dotato di buona struttura senz’essere eccessivo, fresco, sapido e succoso, trama tannica in equilibrio, speziato, accenni di radice di liquirizia, bell’equilibrio complessivo, lunga la persistenza su note piacevolmente amaricanti.
Bel vino.
Lorenzo Colombo

https://www.tenutapepe.it/