Il Conte Villa Prandone
Nella seconda metà degli anni ’50 Amilcare e Marino De Angelis, rispettivamente padre e figlio, coltivano in mezzadria, sette ettari di vigna in Contrada Colle Navicchio, nel comune di Monteprandone.
Nel 1988 Marino rileva l’azienda che ora dispone di 11 ettari vitati, nasce così l’azienda Il Conte Villa Prandone.
L’anno seguente entrano in azienda i suoi figli, Marina, Walter, Emmanuel e Samuel, viene ristrutturata la cantina e vengono messi a dimora nuovi vigneti.
Nel 1997 esce sul mercato il primo vino, lo Zipolo, blend di Montepulciano, Sangiovese e Merlot.
Attualmente l’azienda può contare su 50 ettari vitati, 15 dei quali in affitto, tutti i vigneti -il più vecchio ha cinquant’anni d’età- sono situati tra i 150 ed i 200 metri d’altitudine, nella maggior parte sono esposti a Sud-Ovest e sono condotti parte a Guyot e parte a Cordone speronato.
Numerosi i vitigni coltivati, principalmente Passerina, Pecorino, Montepulciano e Sangiovese, ma ci sono anche piccoli appezzamenti di Trebbiano, Lacrima, Malvasia, Tannat, Sauvignon blanc, Chardonnay e merlot.
Sono una quindicina i vini prodotti per un totale di circa 250.000 bottiglie/anno -il potenziale è di 500.000-, circa il 70% delle quali sono esportate in 28 diversi paesi.
la cantina, rinnovata ed ampliate nel 2022 è dotata di impianto fotovoltaico e di sistema di recupero delle acque piovane.
Nei giorni scorsi abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare tre tra i vini aziendali più importanti, abbiamo trovato uno stile che li accomuna, impostato sulla potenza, sull’opulenza e sull’intensità, sia olfattiva che gustativa.
Il vino che abbiamo preferito è l’Igp Marche Rosso Lu Kont 2019
Il suo nome non è altro che il soprannome dato a Amilcare De Angelis, il vino viene prodotto con uve Montepulciano in purezza provenienti da un vigneto messo a dimora nel 1966, allevato a Guyot con resa di 40 q.li/ettaro, la fermentazione si svolge in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento per 15 mesi in barriques, seguito da ulteriori 12 mesi in vasche di cemento, ulteriore sosta in bottiglie per sei mesi prima della commercializzazione.
Viene prodotto esclusivamente nelle migliori annate, in quantità limitata, circa 3.000 bottiglie.
Molto bello il colore, profondissimo e luminoso con unghia color sangue.
Buona la sa intensità olfattiva, vi si coglie un frutto rosso dolce, una ciliegia matura, note di surmaturazione, spezie dolci, accenni balsamici.
Strutturato, intenso ed alcolico, succoso, sapido, piccante, pepato, con buona trama tannica e bella vena acida, bel frutto, ciliegia matura, accenni di cioccolato alla menta, lunga la sua persistenza su note di liquirizia dolce.
Il Rosso Piceno Superiore Dop Marinus 2017 viene prodotto con 70% Montepulciano e 30% Sangiovese allevate a Guyot con resa di 70 q.li/ettaro, vinificazione in vasche d’acciaio ed affinamento in botti di rovere per 12 mesi.
Profondissimo e luminoso, con unghia purpurea.
Intenso e fruttato al naso, frutta rossa matura, soprattutto prugna, note balsamiche e vanigliate, legno dolce.
Strutturato, potente, opulento, intenso, presenta note piccanti, pepate, frutta rossa speziata, buona trama tannica e buona persistenza, chiude su note amaricanti.
La sua produzione attuale s’attesta sulle 40.000 bottiglie annue, che prossimamente arriveranno a 60.000.
Infine l’Offida Pecorino Docg Navicchio 2021
Sistema d’allevamento a Guyot con resa di 70 q.li/ettaro, breve macerazione sulle bucce, vinificazione ed affinamento in cemento ed anfora.
Il colore è giallo paglierino di discreta intensità.
Intenso al naso dove emerge un frutto giallo maturo, vi si colgono accenni di macchia mediterranea, note floreali e nocciolate, sbuffi sulfurei.
Asciutto al palato, quasi tannico, strutturato, quasi aggressivo, frutta a polpa gialla con accenni piccanti di zenzero, acidità prorompente, chiude su note leggermente vegetali ed un poco amarognole.
Da 6.000 ad 8.000 le bottiglie prodotte annualmente.
Lorenzo Colombo