Le Bianche Bolle Autoctone
Dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, passando per Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Marche, un percorso degustativo tra spumanti da vitigni autoctoni prodotti con il Metodo Classico.
Questo ci attendeva, sabato 15 ottobre, a Cuceglio, presso la TENUTA ROLETTO.
Ci troviamo nel canavese, un altopiano morenico formatosi con il ritiro dei ghiacciai, nonostante l’elevata piovosità e la ricchezza d’acqua, questi suoli sassosi garantiscono un notevole drenaggio, fondamentale per la salute della vite.
La Tenuta Roletto nasce nel 1874 come Le Guie, nome che indicava le pozze d’acqua che servivano per mettere a bagno la canapa.
La canapa infatti ha avuto un’importanza notevole per il territorio del canavese e ancora ad inizio novecento la sua coltivazione era diffusissima ed occupava numerose famiglie del territorio, quando poi la coltivazione di questa pianta ha iniziato a non garantire più un reddito sufficiente le stesse pozze d’acqua sono diventate utili per la lavorazione del pellame.
Negli anni ’50 del novecento l’azienda passa infine ad occuparsi unicamente di viticoltura.
Attualmente la Tenuta, gestita da Antonino Iuculano, si sviluppa su un centinaio d’ettari, dei quali trentotto a vigneto (trentadue dei quali in produzione), mentre altri sedici sono in fase d’impianto.
La maggior parte delle vigne utilizzano il tradizionale sistema della “pergola canavese” con densità d’impianto di 1.800 ceppi/ettaro, un sistema complesso d’impalcature che rende costosa la gestione del vigneto, ma che, a quanto pare, è ancora la miglior soluzione per l’allevamento dell’Erbaluce, “naturalmente si stanno sperimentando altri sistemi, come il Guyot”, ci dice Giampiero Gerbi, che supervisiona la parte agronomica ed enologica.
La produzione prevede diverse tipologie di Erbaluce, fermo (tra cui uno Kosher), spumante e passito, oltre agli altri vini tipici del canavese.
Grandissima importanza viene data al Caluso Passito, sono infatti ben quarantamila i grappoli d’Erbaluce selezionati messi in appassimento nella vasta passitaia, buona parte di questi anziché venir deposti negli appositi plateaux vengono appesi con un ingegnoso (e costoso) sistema, il tutto per poter ottenere un appassimento corretto evitando marciumi.
Il primo nome dell’azienda: “Le Guie” non è però stato dimenticato ed attualmente sta ad indicare la linea di prodotti destinati alla GDO, mentre Zabella (il cognome della moglie) è il marchio che viene utilizzato per l’esportazione in Cina.
Ma veniamo alla degustazione: undici i vini serviti (coperti) in ordine casuale (le carte hanno deciso la sequenza), eccoli nel loro ordine di servizio:
– Colonnara – Brut Metodo Classico Riserva Verdicchio Doc “Ubaldo Rosi” 2009 (100% Verdicchio)
Sessanta mesi sui lieviti
Giallo luminoso, dorato. Bellissima l’effervescenza, le bollicine numerose e sottili. Bello il naso, elegante, di buona intensità, presenta sentori di lieviti e di nocciole tostate, discreta la sua complessità. Buona l’effervescenza, il vino è fresco, con leggere note tostate, sentori di lieviti e note d’agrumi, buona la sua persistenza, mentre in chiusura è leggermente vegetale ed un poco amarognolo.
– Tenuta Roletto – Erbaluce di Caluso Spumante Docg Metodo Classico 2010 (100% Erbaluce di Caluso)
Trentasei mesi d’affinamento sui lieviti
Color giallo dorato luminoso, molto bello, le bollicine sono sottilissime. Intenso al naso, con note dolci e mielose che rimandano ai fiori d’acacia e di tiglio, sentori di frutto tropicale. Buona la sua struttura, l’effervescenza è decisa, si colgono note tostate e accenni di miele, il vino è sapido e asciutto ma al contempo morbido, la liqueur d’expédition ci pare un poco in evidenza, buona la sua persistenza.
– Cantina Deidda – Metodo Classico Brut Riserva “Marzani” 2009 – (Vernaccia e Nuragus)
Trentasei mesi sui lieviti
Giallo dorato di buona intensità, bellissima effervescenza, con bollicine sottili e numerose. Intenso e complesso al naso, leggere note ossidative e di verdura, sentori medicinali (tintura di iodio). Note vegetali, sulfureo. 78-79
– Cave Mont Blanc de Morgex et La Salle – Vallée d’Aoste D.O.C. Blanc de Morgex et de La Salle Metodo Classico “Cuvée du Prince” 2009 (100% Prié blanc)
Quarantotto mesi sui lieviti
Giallo luminoso, bollicine sottilissime. Bel naso, intenso, pulito, fruttato, pesca gialla, accenni di fiori di tiglio. Asciutto, sapido, fresco, note minerali, verticale, lunga la persistenza, chiude leggermente amarognolo.
– Vigneti Pittaro – Ribolla Gialla Spumante Brut Metodo Classico 2012 (Ribolla gialla)
Diciotto mesi sui lieviti
Giallo luminoso e brillante, buona l’effervescenza. Intenso al naso, di buona eleganza, accenni fruttati, delicato. Fresco, miele d’acacia, sapido, cremoso, frutto ancora percepibile, lunga la persistenza.
– Menegotti – Pas Dosé Metodo Classico 2008 (100% Corvina vinificata in bianco)
Sessanta mesi sui lieviti ed un ulteriore periodo di nove mesi di riposo in bottiglia prima della commercializzazione.
Giallo scarico luminoso, bella effervescenza. Di buona intensità olfattiva, elegante, sottile, verticale, frutta fresca, leggeri accenni ossidativi. Asciutto, leggere note tostate, sapido, sottile, lunga la persistenza.
– Zenato – Lugana Metodo Classico Brut Doc 2013 (100% Trebbiano di Lugana)
Ventiquattro mesi sui lieviti
Color platino, bollicine sottilissime. Bel naso, elegante, frutto bianco, di buona intensità. Fresco, sapido, agrumato, frutta bianca, lunghissima la persistenza. 88-
– Silva – Erbaluce di Caluso Spumante Docg Metodo Classico 36 mesi 2009 (100% Erbaluce di Caluso)
Trentasei mesi di sosta sui lieviti
Giallo di buona luminosità, bollicine sottilissime. Intenso al naso, frutto giallo maturo, accenni tropicali, leggere note di fiori d’acacia. Effervescenza decisa, buona cremosità, accenni tostati, leggere note vegetali, chiude leggermente amaro.
– Casa Cecchin – Lessini Durello Riserva Metodo Classico 2009 (90% Durella e 10% Pinot nero)
Sessanta mesi sui lieviti
Giallo dorato intenso e luminoso, bella effervescenza, bollicine sottili. Buona intensità olfattiva, frutta gialla matura, note tropicali, miele, fiori d’acacia. Buona effervescenza, note ossidative, frutto giallo maturo, discreta effervescenza. 84-85
– I Carpini – Vino Bianco Spumante Brut “Chiaror sul Masso” 2011 (Timorasso più piccole percentuali d’altre uve a bacca bianca)
Metodo Charmat lungo (diciotto mesi in autoclave)
Giallo dorato luminoso, bollicine sottilissime. Buona intensità olfattiva, leggeri e piacevoli accenni ossidativi, note mielose, pesca gialla matura. Cremoso, accenni ossidativi, sapido, buona complessità, elegante, lunga la persistenza.
– Cieck – Erbaluce di Caluso Docg Spumante Metodo Classico “San Giorgio” 2013 (100% Erbaluce di Caluso) Trentasei mesi d’affinamento sui lieviti
Giallo paglierino non molto intenso, bollicine sottilissime e abbastanza numerose. Intenso, leggere note mielose, pulito. Fresco, sapido, un poco magro, buona la persistenza.
Ma quali sono i vini che più ci sono piaciuti?
Nella nostra personale classifica abbiamo collocato al primo posto il Lugana di Zenato, tallonato curiosamente dal Timorasso de I Carpini, curiosamente poiché si tratta dell’unico vino spumantizzato in autoclave. A seguire tutti gli altri.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org