Michel Chapoutier: non solo Côtes du Rhône
Il primo articolo scritto per un nuovo blog è quello che darà l’idea di come s’intende d’ora in poi procedere.
Non è quindi una scelta facile e di conseguenza va ben meditata.
Ho quindi pensato di iniziare scrivendo di una degustazione importante, anche se avvenuta un poco di tempo fa, precisamente lo scorso 1 ottobre.
Iniziamo dunque.
La Maison Chapoutier si trova a Tain l’Hermitage nel nord del Rodano francese.
Possiede 700 ettari di proprietà terriere, tra cui 360 ettari di vigneti situati in alcune delle più importanti zone ad AOC della Valle del Rodano, come Côtes-Rôtie, Hermitage, Condrieu, Saint-Joseph, Crozes-Hermitage; qui ci sono ben 240 ettari di vigne, di cui 34 ettari nell’Hermitage, che fanno di Chapoutier il più grande proprietario di viti della denominazione.
Michel Chapoutier offre anche prodotti vinicoli originari dalla maggior parte delle zone di coltivazione del sud francese: Châteauneuf-du-Pape, Gigondas, Côtes du Roussillon, Banyuls, Rivesaltes etc. ai quali si aggiungono vini provenienti da tutto il mondo.
Fuori dalla Valle del Rodano, è presente dal 2000 nel Roussillon, dal 2009 in Alsazia, mentre all’estero ha proprietà o collaborazioni in Australia dal 1998 e in Portogallo dal 2007.
L’azienda nasce nel 1808, quando la famiglia Chapoutier decide di intraprendere l’attività vinicola nella Vallé du Rhone; un lontano antenato, Polydor Chapoutier, fu il primo ad acquisire qui i propri vigneti, diventando da semplice coltivatore a produttore e commerciante del proprio vino.
Michel Chapoutier era appena 24enne quando nel 1990 divenne proprietario dell’impresa familiare, si dedicò sin da subito ad esprimere le caratteristiche proprie del terroir, un cambiamento unito però alle antiche tradizioni e basato sul concetto che sono gli elementi naturali ciò che contano: la terra, le radici, le viti e il frutto. L’approccio alla biodinamica fu la conseguenza di questo.
Stilare un elenco dei vini prodotti dalla Maison Chapoutier –tutte le etichette riportano scritte anche in alfabeto Braille– richiederebbe alcune pagine, si tratta di vini che vanno a coprire un’ampia fascia di mercato, dai 7 ai 700 euro.
Tutti i vini Chapoutier hanno in comune il rispetto nei confronti del prodotto di partenza, l’uva, ed il rispetto del consumatore.
I vini di base più semplici risultano fruttati, pieni, succosi, armoniosi. I vini d’eccellenza hanno in più complessità, profondità e densità particolari. Sono ottimi anche gustati giovani, ma l’ideale è lasciarli riposare in cantina, anche per diversi anni.
Nell’ambito dell’evento “100vini 2018“, organizzato dal Gruppo Meregalli –importatore dei vini di Chapoutier-, tenutosi lo scorso 1 ottobre, presso l’Autodromo Nazionale di Monza, abbiamo avuto l’opportunità di partecipare ad una degustazione di una selezione di vini della Maison.
Ecco le nostre impressioni su quant’abbiamo assaggiato:
– Côtes du Roussillon “Bila – Haut” Blanc 2017
Granache blanc, Grenache gris e Macabeu, vinificazione in acciaio a temperatura controllata, l’affinamento si prolunga per alcuni mesi.
Parte delle uve provengono da terreni calcarei e argillosi nella Vallée de l’Agly; un’altra parte da terreni granitici a quota più elevata (500 mt), con epoca di maturazione più tardiva.
Color paglierino-verdolino scarico.
Intenso al naso, dove si colgono sentori di frutta a polpa bianca, note sulfuree e di pietra focaia.
Asciutto, minerale, si percepiscono impressioni di roccia, con buona vena acida, ritroviamo il frutto bianco, buona la persistenza. 84-85/100
– Côtes du Rhône “Belleruche” Blanc 2017
Grenache blanc, Clairette e Bourboulenc, vinificazione in acciaio, sosta sur lies per 5 mesi.
Suoli composti da marne sassose e pendii argillosi-calcarei.
Paglierino-verdolino scarico.
Intenso al naso, frutta bianca, leggere note minerali.
Fresco, intenso, minerale, con note vegetali e di frutta a polpa bianca, buona la vena acida. 84-85/100
– Côtes du Roussillon Villages “Bila – Haut” Rouge 2017
Grenache rouge, Syrah e Carignan, vinificazione in acciaio con macerazione per due-quattro settimane.
I vigneti sono situati sulle pendici dell’alta Vallée de l’Agly, su suoli composti da gneiss e scisti del periodo Devoniano.
Il colore è rubino-purpureo luminoso.
Intenso al naso, fruttato (ciliegia), con leggera nota speziata.
Mediamente strutturato, succoso, fruttato-speziato (pepe), tannino in equilibrio e buona persistenza. 84-85/100
– Côtes du Rhône “Belleruche” Rouge 2017
Grenache e Syrah, vinificazione in acciaio
I vigneti da cui provengono le uve per questo vino sono dislocati in quattro dipartimenti (Drôme, Vaucluse, Gard, Ardèche) su diversi terreni: terrazze alluvionali argilloso-calcaree, argilla, etc.
Color rubino, luminoso e trasparente.
Buona l’intensità olfattiva, si colgono note di prugna, sentori speziati di pepe ed accenni vegetali.
Discretamente strutturato, succoso, fruttato-speziato, buona la persistenza. 85/100
– Côtes de Provence Sainte-Victoire “Mon Plaisir Rosè” – Château des Ferrahes 2017
Grenache rouge, Syrah, Vermentino
Ottenuto tramite pressatura diretta, vinificato in acciaio a temperatura controllata (16°-17°C.).
I vigneti si trovano nei comuni di Pourcieux e Pours su suoli argillosi-calcarei con presenza di sabbia.
Color rosa pallidissimo, quasi bianco sporco.
Intenso al naso dove cogliamo piccoli frutti di bosco e sentori d’erbe officinali secche (timo).
fresco al palato, verticale, decisamente sapido, minerale, ritroviamo i frutti di bosco, lunghissima la persistenza. 86-87/100
– Côtes du Rhône Tavel “Beaurevoir Rosé” 2017
Grenache, Syrah ed altri vitigni, macerazione di 36 ore e doppio salasso, vinificazione in acciaio.
Suolo ciottoloso con argilla rossa.
Color rosa intenso, quasi rubino scarico.
Intenso anche al naso, do ve presenta sentori di frutti di bosco maturi e ciliegia con leggere note speziate.
Fresco al palato tornano i piccoli frutti, che paiono macerati, uniti a sentori d’erba secca, accenni tannici e buona persistenza. 85/100
Veniamo ora agli Syrah: “vettori magnifici delle specificità del Terroir” a detta di Chapoutier
– Croze Ermitage “Les Meisonnieres” 2016
Vigneti d’almeno 25 anni d’età, situati su colline con una leggera pendenza esposte a sud.
Il suolo è costituito da una miscela di argille, ciottoli e ghiaia.
La vinificazione avviene in vasche di cemento.
Color rubino-purpureo luminoso.
Intenso al naso, con sentori terrosi e di radici, speziato (pepe bianco).
Succoso, con bella trama tannica e buona vena acida, frutto rosso, pepato, tornano le note terrose, buona la persistenza. 88/100
– Cornas “Les Arènes” 2015
Tre settimana di macerazione sulle bucce, affinamento dai 14 ai 16 mesi, per l’80% in botte ed in restante in vasche di cemento.
Parte del vigneto si trova su suoli granitici in decomposizione, localmente chiamato “gore”, l’altro parte su suoli alluvionali calcarei argillosi.
Color prugna, profondo e luminoso.
Intenso al naso, frutto rosso, speziato, terroso, con accenni balsamici, elegante.
Dotato di buona struttura, intenso, fresco, leggermente piccante, con tannini importanti ma ben fusi nell’insieme, accenni boisée. 89/100
– Ermitage “Monier de la Sizeranne” 2012
Vinificato in cemento a temperature di 30-33° C., affinato in botti di rovere per 12-14 mesi.
Le uve provengono da di verse zone e da un insieme di diversi terreni, disposti da ovest a est: Bessards: di origine granitica, Méal: vecchie terrazze alluvionali ricche di ghiaia e ciottoli laminati, più o meno calcarei, Greffieux: suolo limoso con una forte presenza di ciottoli laminati.
I vigneti sono condotti secondo i dettami dell’agricoltura biodinamica.
Color granato di buona profondità:
Intenso al naso, elegante, con accenni balsamici ed una leggera nota pungente.
Equilibrato alla bocca, armonico, elegante, succoso, dotato di lunga persistenza. 89/100
Selezione “Parcellarie”, ovvero “una foto del Terroir”
– Chateauneuf du Pape “Croix de Bois” 2012
Curiosamente questo vino viene prodotto esclusivamente a partire da uve Grenache noir in purezza -solitamente i vini appartenenti a questa denominazione utilizzano una pluralità di vitigni (sino a tredici)-, vinificato in vasche di cemento con una macerazione di tre settimane, affinato sempre in cemento per 15 mesi.
Suoli tipici della AOC Châteauneuf-du-Pape, composti da grandi ciottoli di quarzite laminati con argilla rossa sabbiosa.
Color granato.
Intenso al naso, balsamico, elegante, presenta note speziate e leggeri accenni vegetali.
Fresco e sapido alla bocca, elegante, equilibrato, armonico, presenta leggere note piccanti.
Vino d’assoluto pregio. 93-94/100
– Ermitage “Le Pavillon” 2012
Da vigne di 90-100 anni d’età, provenienti da un vigneto di quattro ettari, collocato su suolo granitico.
Syrah in purezza, fermentazione in vasche di cemento, con macerazione prolungata sino a cinque settimane, affinamento di 16-18 mesi in barriques francesi per un terzo nuove, nessuna chiarifica pre-imbottigliamento.
Il colore è profondo, tendente al granato.
Bello il naso, intenso, elegante, fruttato (frutta rossa anche in confettura), speziato (pepato), con accenni di radici.
Intenso al palato, strutturato, con buona vena acida, speziato, quasi piccante (pepe), lunghissima la persistenza.
Vino di assoluto pregio e dal proporzionalmente elevato costo. 93-94/100
Lorenzo Colombo
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