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Monte delle Vigne: 30 anni di Nabucco

Il Nabucco, primo vino prodotto da Monte delle Vigne, compie 30 anni e per festeggiare il suo compleanno l’azienda di Ozzano Taro, frazione di Collecchio, fa le cose in grande, ovvero organizza una verticale di sei annate di questo vino ad indicazione geografica Emilia presso Il Luogo di Aimo e Nadia, ristorante bistellato di Milano.

Colli di Ozzano Taro

L’azienda e il territorio
Nelle sue “Cronache medievali” scritte nel XIII secolo, Frà Salimbene de Adam, descrive le colline di Ozzano Taro, sede dell’azienda, come “Li Monti de le Vigne”, a significare che già in quell’epoca in quel territorio si producesse vino.

L’azienda Monte delle Vigne nasce nel 1983 con sette ettari di vigneto ed una piccola cantina, i principali vitigni coltivati sono Barbera e Malvasia di Candia.
Ad inizio 2000 viene acquistato il Vigneto Bella Foglia dove ci sono impianti di Barbera, Merlot e Malvasia e così la superficie vitata raggiunge i 20 ettari.

Vigneti

Ma la svolta avviene nel 2004 quando entra in azienda Paolo Pizzarotti, che diventa socio di maggioranza, Paolo possiede infatti il vigneto ereditato dal padre, confinante con Monte delle Vigne.
Dall’anno seguente iniziano ad essere messi a dimora nuovi vigneti e nel 2009 l’azienda raggiunge i 40 ettari vitati, nel frattempo, nel 2006, viene inaugurata la nuova cantina progettata dall’architetto Fiorenzo Balbonesi e dotata di impianto fotovoltaico e di sistema di recupero delle acque piovane, utilizzate per l’irrigazione.
La produzione annuale varia tra le 300.000 e le 400.000 bottiglie il 90% delle quali viene venduto in Italia, soprattutto a Parma e provincia.
Dal 2021 l’azienda Monte delle Vigne è certificata BIO.

Attualmente l’azienda produce una dozzina di vini, suddivise in diverse linee, la più importante è chiamata “Vini Iconici” e ne fanno parte i cosiddetti “Vini dell’Opera”, ovvero l’Igt Emilia “Nabucco” ed il Colli di Parma Doc Malvasia di Candia “Callas”.

Il territorio è quello dei Colli di Ozzano Taro dove i vigneti s’estendono tra il Parco Fluviale del Taro e il Parco Naturale dei Boschi di Carrega dove i suoli sono calcareo-argillosi e dove i venti, provenienti dal passo della Cisa, garantiscono escursioni notevoli termiche.

Il Nabucco
Il Nabucco è stato il primo vino prodotto da Monte delle Vigne, nel 1992, la sua composizione prevede l’utilizzo di Barbera più una piccola quota di Merlot, la percentuale di quest’ultimo vitigno è destinata a variare dipendentemente dall’andamento dell’annata, l’affinamento viene svolto in barriques francesi.
Nella sua prima annata era composta da 90% Barbera e 10% Merlot.
Ultimamente è cambiata anche l’etichetta del vino.
Viene venduto in enoteca a 24 euro.

La Barbera
Quando si pensa alla Barbera difficilmente viene alla mente l’Emilia-Romagna, eppure in questa regione, specialmente nelle province di Piacenza, Parma e Bologna, si trovano ben 1.650 ettari di questo vitigno, ovvero circa il 9% del totale italiano.

La verticale

2018 – 90% Barbera e 10% Merlot affinamento parte in botte e parte in barriques usate.

Profondissimo il colore, rubino con unghia purpurea.
Buona l’intensità olfattiva, elegante, note balsamiche, accenni vanigliati e di legno dolce.
Dotato di buona struttura, succoso, tannini morbidi, buona la vena acida, buono l’equilibrio complessivo, frutta matura, ciliegia, sentori di liquirizia dolce sul lungo fin di bocca.

2015  – 70% Barbera e 30% Merlot, affinamento in botti di rovere Mittelbergher e in barriques di secondo e terzo passaggio.
Le uve di Merlot provengono dal vigneto bella Foglia mentre quelle di Barbera dal vigneto Monte Bianco.

Color sangue, luminoso.
Intenso al naso, balsamico, frutto rosso dolce e maturo.
Strutturato ed intenso ma non pesante, elegante, con tannini morbidi, perfetto l’equilibrio gustativo, vi ritroviamo la frutta, una ciliegia dolce, lunga la sua persistenza su sentori di liquirizia dolce.

2011 – 70% Barbera e 30% Merlot, affinamento per 14 mesi in barriques di Tarasau e Vicard.
In quest’annata fanno la loro comparsa nel blend le uve provenienti dai vigneti messi a dimora nel 2003 e 2004.

Profondissimo il colore.
Chiuso all’inizio, un poco austero, s’apre poi con buona intensità olfattiva, emergono note terziarie, cuoio, goudron, frutto scuro, spezie, note balsamiche.
Strutturato, asciutto, speziato, legno dolce e liquirizia dolce, buona la persistenza, chiude leggermente amarognolo.

2005 – 70% Barbera e 30% Merlot, affinamento per 14 in barriques francesi, principalmente di Berthomieu.

Color granato, profondo e luminoso.
Bellissimo il naso, un poco chiuso all’inizio, s’apre poi intenso su sentori di frutta rossa matura, prugne, anche secche, note terziarie di cuoio, spezie, radici.
Asciutto al palato, intenso, leggere note piccanti, liquirizia forte.

1998 – 70% Barbera e 30% Merlot provenienti da vigneti d’oltre 30 anni d’età, affinamento in barriques usate per 12 mesi.

Granato, con leggerissima velatura.
Al naso emergono note terziarie che rimandano al cuoio ed al sottobosco, s’apre quindi su sentori balsamici e note di frutta rossa macerata.
Discreta la sua struttura, asciutto, con buona vena acida e bella trama tannica, liquirizia forte.
Sia al naso che alla bocca si colgono leggere note ossidative che però non disturbano più di tanto.

2019 (Non ancora in commercio)
90% Barbera e 10% Merlot.

Molto bello il colore, violaceo-purpureo, intenso e luminoso.
Molto intenso al naso, bel frutto, ciliegia matura, accenni balsamici.
Dotato di buona struttura, frutto rosso ben presente, spezie dolci, legno ancora un poco da digerire, lunga la persistenza.
Decisamente giovane.

Le annate che maggiormente ci hanno entusiasmato sono la 2015 dove, secondo noi il vino ha raggiunto l’apice della maturazione, dell’eleganza e della completezza, decisamente interessante anche la 2018 dove si coglie tutta la freschezza del vino.
Ci è piaciuta molto anche la 2005 dove ovviamente il vino gioca più su sentori terziari di maturità, mentre ci aspettiamo molto dalla giovanissima 2019.
Lorenzo Colombo