Montonale: dallo spumante (Metodo Classico) al rosso di struttura
Due i vini di quest’azienda (della quale abbiamo già più volte scritto su Vinealia, qui e qui) assaggiati ultimamente, un Metodo Classico ed un vino rosso senza denominazione alcuna.
Ecco il nostro pensiero:
– “Luce d’Alba” Spumante Metodo Classico Brut
Oltre trenta mesi sui lieviti per questo Metodo Classico prodotto con uve Turbiana, il cui vino base -vinificato in acciaio- s’avvale d’una sosta sui lieviti di otto mesi.
Il nome del vino deriva dal momento della giornata in cui vengono raccolte le uve, ovvero alle prime luci del giorno, per preservarne la freschezza. I grappoli vengono quindi raffreddati prima della pigiatura che avviene in ambiente privo d’ossigeno.
Bella l’effervescenza nel bicchiere, con bollicine sottili e numerose.
Il colore è paglierino-dorato luminoso.
Intenso al naso, ampio, presenta sentori di miele, di fiori di tiglio e caprifoglio, brioche, frutta bianca (mela e pesca), agrumi, leggeri accenni vegetali.
Cremoso al palato, verticale, fresco, asciutto e sapido, agrumato, con un buon frutto ed una lunga persistenza.
Un prodotto decisamente interessante che può tranquillamente competere con spumanti più blasonati.
– Vino Rosso “La Conta” 2015
La Conta è il primo possedimento storico dell’azienda, dove il bisnonno Francesco Girelli ha iniziato a coltivare Cabernet Sauvignon e Merlot agli inizi del ‘900, da qui il nome del vino ed anche le uve utilizzate con un rapporto di 70% per il cabernet e 30% per il merlot.
Si tratta di un vigneto di 2 ettari e mezzo con esposizione in pieno sud.
Le uve di merlot, che maturano prima, sono poste ad appassire in attesa della vendemmia del cabernet, vengono quindi pigiate e vinificate assieme (uvaggio).
La fermentazione malolattica si svolge in botte (tonneaux), dove il vino sosta in affinamento per dodici mesi, ai quali ne seguono altrettanti in bottiglia.
Dal colore profondissimo, quasi nero, con unghia violacea.
Intenso al naso, con sentori di prugna secca, confettura di more, presenta note balsamiche e di spezie dolci, soprattutto vaniglia.
Strutturato, alcolico, morbido, si notato sentori di confettura, di more, ribes, marasche, cioccolato, chiude con buona persistenza su note di liquirizia dolce e forte.
Potenza e morbidezza, per un vino dalla grande struttura.
Lorenzo Colombo