Muralia: da Milano alla Maremma
L’azienda Muralia si trova a Roccastrada, in provincia di Grosseto, a circa una trentina di chilometri a nord della città, dove dispone di 130 ettari dei quali 14 a vigneto ed otto ad oliveto.
E’ stata fondata nel 2003 da Stefano Casali e dalla moglie Chiara che qualche anno prima avevano deciso di abbandonare la loro precedente vita e le loro occupazioni a Milano e mettere mano ad un casale del 1700 acquistato una quarantina d’anni prima dal nonno di Chiara.
I terreni tutt’attorno erano adibiti a pascolo, non c’erano tracce di vigneti preesistenti ma Stefano e Chiara pensano che qui si possano ottenere degli ottimi vini e quindi trattandosi di lavorare su un suolo vergine la prima operazione che compiono è quella d’effettuare una zonazione, per comprendere al meglio quali vitigni sia opportuno mettere a dimora.
I vitigni coltivati sono principalmente Sangiovese e Syrah, ma anche Merlot e Cabernet sauvignon e, curiosamente 2.500 metri quadri di Teroldego, unico vitigno a bacca bianca è il Viognier.
Nel vecchio casale è stato ricavato anche un agriturismo, il Poggiarello che dispone di 10 appartamenti.
Nel nostro incontro milanese con Stefano Casali abbiamo assaggiato quattro dei vini prodotti, eccoli:
Viognier in purezza per questo vino le cui uve provengono dal vigneto Morioni Alto, la sua superficie è di soli 9.000 metri quadri situati a 350 metri d’altitudine su suoli calcarei con esposizione Est, Sud-Est e con sistema d’allevamento a Guyot.
Fermentazione in acciaio, dopo breve macerazione sulle bucce ed affinamento in barriques, seguono tre mesi di sosta in bottiglia prima della commercializzazione.
4.000 le bottiglie prodotte.
Due le annate degustate:
Mediamente intenso al naso dove si colgono sentori di frutto giallo maturo, frutto tropicale, fieno ed accenni d’erbe aromatiche.
Strutturato, asciutto, presenta leggere note vegetali ed accenni tannici, sentori di fieno e di nespole, buona la sua persistenza.
– 2018 – Giallo dorato di buona intensità.
Media l’intensità olfattiva, frutto giallo maturo, nespole, fieno ed erba secca.
Dotato di buona struttura presenta leggere note tostate e sentori di frutta gialla, il legno è ancora percepibile, lunga la sua persistenza.
50% Sangiovese ed il rimanente parimenti distribuito tra Cabernet sauvignon e Merlot, le uve provengono dal vigneto del Poggiarello dove la densità d’impianto è di 6.000 ceppi/ettaro.
Vinificazione ed affinamento si svolgono in vasche d’acciaio, il vino sosta quindi per tre mesi in bottiglia prima d’essere commercializzato.
Sono circa 20.000 le bottiglie prodotte annualmente.
Color granato di discreta intensità.
Buona la sua intensità olfttiva, accenni speziati, frutto rosso leggermente macerato, leggeri accenni floreali, sbuffi aromatici.
Fresco, asciutto e succoso, ciliegia selvatica fresca, bella trama tannica e buona persistenza.
65% Sangiovese e 35% Syrah provenienti dai vigneti Babone e Vigna di Augusto, le densità d’impianto in questi vigneti sono rispettivamente di 4.000 e 6.000 ceppi/ettaro.
Fermentazione in vasche d’acciaio e affinamento parte in legno e parte in acciaio, seguono ulteriori dieci mesi di sosta in bottiglia.
Circa 26.000 le bottiglie prodotte annualmente.
Profondissimo il colore, unghia purpurea.
Intenso al naso, spezie dolci, note vanigliate.
Buona la struttura, tannini decisi, legno percepibile, un poco slegato nelle sue componenti, chiude leggermente amarognolo.
Un vino che promette bene ma che in questo momento paga lo scotto della sua estrema gioventù.
50% Syrah, 30% Cabernet sauvignon e 20% Sangiovese provenienti dai vigneti Vigna di Augusto e Monte Morioni, la densità d’impianto è di 6.000 ceppi/ettaro.
Vinificazione in acciaio ed affinamento in barriques, seguono dodici mesi di sosta in bottiglia.
9.000 le bottiglie prodotte.
Anche di questo vino abbiamo assaggiato due annate:
Intenso al naso dove si colgono sentori di legno dolce e spezie dolci, note balsamiche, frutto a bacca scura maturo, prugne, ribes, more e liquirizia dolce forte.
Strutturato ed alcolico, molto succoso, con bella trama tannica, tornano i sentori di liquirizia forte, di spezie dolci e di prugna matura, lunghissima la sua persistenza.
– 2018 – Profondissimo il colore, unghia violacea.
Molto intenso al naso, balsamico, sentori di spezie dolci, legno dolce e frutta scura matura.
Strutturato, balsamico, con bella trama tannica, frutto scuro dolce, lunghissima la sua persistenza su sentori di liquirizia.
Lorenzo Colombo