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Podere Marcampo

Giusto alle Balze e Severus in doppia verticale

Ingresso al Podere Marcampo

L’avventura nel mondo dell’enogastronomia di Genuino Del Duca (vent’anni nell’arma dei Carabinieri) e di Ivana Delli Compagni inizia nel 1991 quando aprono, a Saline di Volterra, il Ristorante Il Vecchio Mulino.
Una decina d’anni dopo ecco l’apertura del secondo ristorante, l’Enoteca Del Duca, questa volta nel centro di Volterra.
A quanto pare questo non basta alla coppia che decidono quindi, nel 2003 di vendere il Vecchio Mulino per acquistare un vecchio casale, semidistrutto sulle colline volterrane.
Il casale viene completamente ricostruito e trasformato sia in abitazione che in agriturismo, nasce così Podere Marcampo, ma un agriturismo richiede qualche coltivazione e genuino pensa ad un vigneto.

L’esame dei terreni circostanti il casale, effettuato dall’agronomo Stefano Bartolomei è impietoso: “qui non ci cresce neppure il favino”.

Disposizione dei vigneti

Ma Genuino non demorde, e, dopo anni di copiose concimazioni vengono messi a dimora, su quei suoli ricchi di sedimenti marini e da marne argillose i primi due ettari di vigneto a Merlot, che, con i nuovi impianti del 2017, portano l’estensione vitata a cinque ettari ed oltre al Merlot vengono piantati Vermentino, Sangiovese, Ciliegiolo, Pugnitello e Incrocio Manzoni.

Nel 2012 la figlia Claudia, dopo essersi laureata inizia a lavorare in azienda e, col piglio della sua gioventù la modernizza adattandola alle nuove esigenze degli enoturisti, rinnovo della cantina e costruzione di una luminosa sala da degustazione affacciata sulla valle, per la quale, l’architetto Marco Giampellegrino ha utilizzato vetro, legno e ferro.
Da poco è entrato in azienda, come consulente, l’enologo Luca Rettondini.

I vini

Giusto alle Balze e Severus

Sono sei i vini prodotti in azienda, li abbiamo potuti assaggiare tutti, in diversi momenti, durante i pranzi e le cene sia presso Podere Marcampo come presso il Ristorante L’Enoteca Del Duca.

Il momento clou della nostra visita è stata la degustazione in doppia verticale di Severus e Giusto alle Balze, due vini molto diversi tra loro e concepiti in momenti diversi, il Giusto alle Balze è stato (ed è) il vino che valorizza il Merlot, primo vitigno messo a dimora in azienda, mentre il Severus è l’espressione territoriale del Sangiovese.

Giusto alle Balze

Igt Toscana Rosso “Giusto alle Balze”
Da uve Merlot provenienti da un vigneto esposto a Nord-Ovest e Sud-Est, su suoli con alta componente argillosa, ricchi di sali e di minerali, il sistema d’allevamento è a Cordone speronato.
Vinificazione in vasche d’acciaio ed affinamento in tonneaux nuovi ed usati per un anno.
Prodotto per la prima volta nel 2006 (ufficialmente nel 2007).

2018 – Molto bello il colore, granato luminoso di discreta intensità.
Mediamente intenso al naso, si coglie un frutto rosso maturo unito a spezie dolci, note balsamiche e di legno dolce.
Buona la struttura, leggere note affumicate, buona vena acida, tannino ben presente, accenni di caffè e cioccolato, buona la sua persistenza.
E’ questa l’annata che abbiamo preferito.

2017 – Color rubino-granato luminoso di buona intensità.
Intenso al naso note scure, frutto rosso maturo, prugne, spezie dolci.
Discreta la sua struttura, asciutto, con tannino leggermente asciugante, sentori di liquirizia, lunga la sua persistenza.

2015 – Profondo il colore.
Intenso al naso, prugna secca, spezie dolci, accenni selvatici.
Strutturato, con tannino deciso e leggermente asciugante, bastoncino di liquirizia, buona la sua persistenza.

2014 – Color granato, profondo e compatto.
Intenso al naso dove si colgono sentori terziari, accenni terrosi e di sottobosco, frutto rosso maturo, note balsamiche e di spezie dolci.

2010 – Granato profondo e compatto, molto bello.
Buona la sua intensità olfattiva, note terziarie, liquirizia dolce, accenni balsamici e mentolati, frutto rosso dolce maturo.
Tannino leggermente asciugante, asciutto, radici di liquirizia, chiude con buona persistenza leggermente amarognolo.

Severus

Igt Toscana Rosso “Severus”
Da uve Sangiovese in purezza, il vigneto, esposto a Nord-Ovest e allevato a Cordone speronato, è situato su suoli argillosi ricchi di sali e di minerali.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio mentre l’affinamento s’effettua in botti di rovere di Slavonia da 20 ettolitri dove il vino sosta per 24 mesi.
La prima annata di produzione è stata la 2012.

2019 – Color granato luminoso di discreta intensità.
Fresco e pulito, di buona intensità olfattiva, frutto rosso, ciliegia, accenni balsamici.
Fresco e succoso, con buona trama tannica, frutto rosso selvatico, buona la persistenza.

2018 – Granato, con unghia leggermente aranciata.
Intenso al naso, note balsamiche, legno dolce, frutto rosso maturo.
Mediamente strutturato, elegante, delicato, equilibrato, con tannino in perfetto equilibrio, buon frutto e buona persistenza.
Annata che abbiamo preferito.

2017 – Granato con unghia aranciata.
Intenso al naso, frutto dolce e maturo, legno dolce, note balsamiche.
Discretamente strutturato, accenni piccanti e leggermente pepati, asciutto, tannino ben presente, legno ancora un poco percepibile, radici di liquirizia, buona la persistenza.

2016 – Color granato di discreta profondità con unghia aranciata.
Mediamente intenso al naso, elegante, balsamico, delicato, presenta note dolci.
Discretamente strutturato, asciutto, con buona trama tannica, sentori di liquirizia ed accenni di radici, buona la sua persistenza.
Notevole al naso.

2015 – Granato compatto, con unghia aranciata.
Buona l’intensità olfattiva, frutto rosso maturo, note dolci, legno dolce, note balsamiche e mentolate.
Dotato di buona struttura, succoso, asciutto, presenta accenni piccanti, tannino ben presente ma non invasivo, molto lunga la sua persistenza su accenni di radici. 87-88

Gli altri vini

Igt Toscana Vermentino “Terrablù”, annate assaggiate 2021 e 2018
Il vigneto è situato a 240 metri d’altitudine con esposizione Nord-Ovest e Sud-Est, su suolo con elevata componente argillosa. il sistema d’allevamento è a Guyot
Vinificazione ed affinamento -con batonnage- si svolgono in vasche d’acciaio.
5.000 le bottiglie prodotte.

Due vini assai diversi già dal colore, giallo paglierino luminoso di buona intensità per il vino più giovane, oro verde per quello dell’annata 2018.
Intenso al naso dove emerge la frutta gialla matura unita ad accenni d’erbe officinali ed a ricordi di fiori gialli per il vino del 2021, mentre in quello del 2018 troviamo maggior eleganza e sempre sentori d’erbe officinali.
Per quanto riguarda la parte gustativa toviamo il vino più giovane strutturato, con buona nota alcolica, vi ritroviamo la frutta a polpa gialla e leggere note piccanti, il suo lungo fin di bocca presenta sentori leggermente amaricanti.
Fresco ed elegante il Terrablù 2018, sapido, dotato di buona complessità e di un bell’equilibrio complessivo, lunga la sua persistenza.
Certamente un vino che ha beneficiato di qualche anno di sosta in bottiglia.

Igt Toscana Rosato “Creterosa” 2021
Pugnitello e Ciliegiolo in parti uguali provenienti da un vigneto situato a 250 metri d’altitudine ed allevato a Guyot, l’esposizione è Nord-Ovest ed Est.
Vinificazione ed affinamento in vasche d’acciaio, dove il vino viene sottoposto a ripetuti batonnage per 4-5 mesi.

 – Igt Toscana “Genuino” 2019
Sangiovese e Merlot, il vigneto, con esposizione Nord-Sud, si trova a 250 metri d’altitudine ed è condotto a Cordone speronato.
Vinificazione ed affinamento in vasche d’acciaio, circa 7.000 le bottiglie prodotte.

Color granato luminoso di discreta intensità.
Intenso al naso dove presenta sentori di frutto rosso uniti a note balsamiche.
Dotato di buona struttura, leggermente piccantino, buona la trama tannica e discreta la persistenza.

Igt Toscana “Marcampo” 2019
Si tratta del contraltare del “Genuino” stesse le uve, diverso l’affinamento che in questo caso si svolge in tonneaux usati dove il vino sosta per un anno.
2.500 le bottiglie prodotte.

Color granato luminoso di discreta intensità.
Frutto rosso maturo al naso, spezie dolci.
Buona la sua struttura, frutto rosso, spezie dolci e legno dolce, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo

http://www.poderemarcampo.com/

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  1. […] Genuino era ancora vivo e avevamo effettuato una verticale di cinque annata di Giusto alle Balze (vedi) non c’era però l’annata descritta ora da Stefano […]

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