, ,

Presentato a Milano l’Appius 2015

Per la prima volta Appius, il vino fortemente voluto da Hans Terzer è stato presentato alla stampa in un luogo diverso da dove solitamente ciò avviene, infatti, mercoledì 9 ottobre, durante una cena di gala, a palazzo Bovara, a Milano nell’ambito della Milano Wine Week è stata presentata la sesta edizione del vino cult della Cantina di San Michele Appiano, ovvero l’annata 2015.

Sin dalla sua nascita Appius è il frutto di un blend di quattro diversi vitigni: Chardonnay, Pinot Grigio, Pinot bianco e Sauvignon, che variano percentualmente in base all’annata, mantenendo però come componente principale lo Chardonnay (vedi).

E i vini, prodotti con questi quattro vitigni, frutto dell’annata 2015, sono stati serviti durante la cena curata da Wicky Priyan, chef del Ristorante Wicky’s Innovative Japanese Cuisine di Milano, prima d’arrivare all’Appius.

Eccoli dunque:

 – Pinot bianco
Vinificato parte in legno grande e parte in barriques

Si presenta con un color paglierino luminoso.
Bel naso, elegante, intenso, presenta sentori di pesca bianca ed accenni di vaniglia.
Morbido e contemporaneamente sapido, strutturato e persistente, con un bel frutto.

 – Pinot grigio
Affinato per 2/3 in tonneaux e per il rimanente in barriques

Dal color giallo paglierino luminoso.
Al naso sentori di fieno e d’erbe di montagna secche.
Strutturato, morbido e fresco, sentori di mela e pesca gialla, buona la persistenza.

 – Sauvignon (linea St Valentin)
Vinificato in acciaio, con una piccola parte (10%) in barriques
Paglierino con riflessi verdognoli.
Intenso al naso, tipico nelle sue note vegetali-fruttate, si colgono foglia di pomodoro, sedano e pompelmo.
Fresco, sapido e verticale, con sentori vegetali e fruttati (pompelmo e melone), lunga la sua persistenza.
Molto tipico, pur non essendo grandi amanti di questo vitigno è il vino che maggiormente abbiamo apprezzato.

 – Chardonnay
Color paglierino luminoso di buona intensità.
Intenso al naso dove si colgono note tostate/affumicate, pesca gialla, frutta tropicale e leggeri accenni sulfurei.
Strutturato, con legno percepibile ed accenni piccanti che ricordano lo zenzero.

Ed eccoci al protagonista della serata, ovvero l’Appius 2015, composto in quest’annata da 55% Chardonnay, 20% Pinot grigio, 15% Pinot bianco e 10% Sauvignon.
Vinificato in botti di legno, s’affina in barriques e  tonneaux per circa un anno, segue quindi un ulteriore affinamento di tre anni sui lieviti in tini d’acciaio inox.
6.000 le bottiglie prodotte.

Il colore è paglierino-dorato luminoso.
Intenso al naso dove si colgono note sulfuree, spezie, curcuma, zenzero, sentori tostati e frutto tropicale.
Alla bocca ritroviamo le note sulfuree unite a sentori nocciolati e vanigliati ed a frutto tropicale.

In chiusura di cena non poteva mancare il Passito Comtess dell’annata 2018, ottenuto da uve Gewurztraminer più piccole percentuali di Riesling e Sauvignon.

Color giallo oro di buona intensità.
Intenso ed ampio al naso dove emergono sentori di mela cotogna, fichi secci, canditi, cedro, scorza d’arancio e cioccolato bianco.
Morbido al palato, dotato di buona vena acida, con netti sentori d’arancia candita e dotato di lunghissima persistenza.

Qui potete trovare le nostre impressioni su tutte le precedenti annate di Appius, dalla 2010, prima annata di produzione, alla 2014.
I vini sono stati degustati nel novembre 2018, nell’ambito del Merano Wine Festival.
Lorenzo Colombo