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Tappi e Vini

Il tappo posto su una bottiglia di vino  è sempre stato visto come delegato ad isolare e preservare il contenuto da fattori esterni (ossigeno in primis), anche se ormai è risaputo che la sua influenza è ben maggiore e va anche ad incidere (profondamente) sulle caratteristiche organolettiche del nostro liquido.
Da anni si trovano sul mercato soluzioni diverse rispetto al tradizionale tappo di sughero, ancora considerato da molti consumatori il non plus ultra delle chiusure e quindi ritenuto l’ideale per i vini di pregio.

Durante l’ultimo Mercato del Vino FIVI, a Piacenza, abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione dell’importanza della chiusura relativamente alle caratteristiche organolettiche del vino.
Una degustazione di un vino prodotto da Walter Massa, il Derthona 2014, imbottigliato utilizzando sei diversi tipi di chiusura, e condotta da Ampelio Bucci, Mario Pojer e Walter Massa, ha mostrato ai numerosi partecipanti le influenze e modificazioni, non solo organolettiche, ma anche chimiche che il sistema di chiusura comporta al vino.

Il vino in oggetto, da uve timorasso, è stato prelevato dalla medesima vasca, ed aveva al momento dell’imbottigliamento (2015) un contenuto in solforosa di 48 mg/litro; misurata al momento della stappatura questo valore variava (come vedremo) in base al tipo di chiusura.

I tappi utilizzati erano: sughero monopezzo (€ 0,55 circa), Nomacorc 300 (€ 0,25 circa), Diam 10 (€ 0,25 euro circa), tappo sintetico tecnico ArdeaSeal (€ 0,25 euro circa), tappo a vite (€ 0,21 euro circa) e tappo a corona (€ 0,05 circa).

Ecco le nostre impressioni:

Sughero monopezzo (solforosa misurata 32 mg/litro)
Color giallo paglia.
Sentori di buccia di mela, ossidato.
Buccia di mela, pungente, note ossidative.

Tappo a corona (solforosa misurata 35 mg/litro)
Paglierino luminoso.
Bel naso, sentori di fieno, erba secca, erbe officinali essiccate.
Fresco minerale, sapido, erbe officinali, buona la persistenza.

 – Nomacork 300 (solforosa misurata 31 mg/litro)
Color giallo paglia intenso.
Discreta l’intensità olfattiva, erbe officinali e frutto giallo maturo.
Frutto giallo maturo, leggera nota pungente.

Dyam 10 (solforosa misurata 36 mg/litro)
Paglierino luminoso.
Spiccate note sulfuree e di uova.
Sulfureo.
Pessimo.

ArdeaSeal (solforosa misurata 31 mg/litro)
Giallo paglia intenso, tendente al dorato.
Buona l’intensità olfattiva, frutto giallo, erbe officinali essiccate.
Di media struttura, erbe officinali, leggera nota pungente.

Screwcap (tappo a vite) (solforosa misurata 41 mg/litro)
Paglierino con riflessi verdolini.
Di buona intensità, con leggere note sulfuree e di pietra focaia.
Lievi note sulfuree e leggermente pungente.

Sia chiaro, questa non voleva (e non poteva essere) certamente una prova scientifica ed assoluta, la tappatura del vino con diversi sistemi di chiusura richiederebbe una diversa preparazione del nostro liquido, ed anche livelli di solforosa diversi; piuttosto il giochino-esperimento serviva unicamente a dimostrare l’importanza e l’influenza della chiusura, e certamente è riuscito non suo intento.
Lorenzo Colombo