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Valtellina Superiore Riserva la Gatta 1999 – Triacca

Conservazione 8 -10 anni” recita la retro-etichetta, ebbene di anni questo vino ne ha 21.
Prepariamo una bottiglia di scorta per il pranzo domenicale, il rischio che questo vino finisca direttamente nel lavandino c’è.
Stappiamo con cura la bottiglia, inserendo il verme del cavatappi sino in fondo, facciamo leva e… il tappo si spezza. Cominciamo bene, pensiamo.
Con delicatezza reinseriamo il cavatappi nella parte di tappo rimasta nella bottiglia e riusciamo ad estrarlo.
Il tappo è colorato di vino per l’ultimo centimetro della sua lunghezza, lo annusiamo, non ci sono sentori anomali, possiamo passare alla degustazione.

Il colore è mattonato-aranciato, ci mancherebbe, data l’età, buona la sua intensità.
Mediamente intenso al naso, ampio, presenta note terziarie, cuoio e funghi, sottobosco, olive in salamoia, sfumature di frutta rossa in confettura, prugna cotta, accenni di radici e fiori secchi, sentori balsamici.
Discreta la sua struttura, accora succoso e con tannini mai domi, bella la sua vena acida, vi ritroviamo i sentori di radici uniti a bastoncino di liquirizia ed accenni di rabarbaro, ricordi di prugne ed sbuffi di pepe, buona la sua persistenza.
Un vino ancora in buona forma, considerata l’età.
Altro che buttarlo nel lavandino.

Note:

Il vino sopra descritto proviene da Tenuta La Gatta, in origine antico convento domenicano, costruito nel 1500, divenne poi residenza della famiglia De Gatti e quindi della famiglia Mascioni.
Acquistata nel 1969 dalla famiglia Triacca, svizzeri d’origine, è diventata la sede di rappresentanza dell’azienda.

Tenuta La Gatta

La struttura è circondata da 13 ettari di vigneti disposti a Giropoggio, anziché con il tradizionale sistema a Rittochino, situati tra i 300 ed i 500 metri d’altitudine.
I Triacca furono  i pionieri in Valtellina ad introdurre questo sistema di giacitura, in modo da potere meccanizzare parte delle lavorazioni.

La Riserva La Gatta

Viene prodotta selezionando le uve Nebbiolo dai migliori dai vigneti aziendali situati nei comuni di Teglio e di Bianzone, la vendemmia s’effettua a piena maturazione.
La fermentazione si svolge in vasche d’acciaio da 130 ettolitri con una macerazione di oltre due settimane, due terzi del vino s’affina per 24 mesi in botti di rovere di grandi dimensioni mentre l’altro terzo sosta in contenitori più piccoli.
Lorenzo Colombo

https://www.triaccavini.eu/it/