, , , ,

Valtènesi Riviera del Garda Classico Doc “Groviglio” 2022 – Ca’ Maiol

Fatichiamo non poco a ricordare il numero di volte in cui il disciplinare di produzione dei vini a denominazione che ruotano in qualche modo attorno al nome “Garda” è cambiato.

Le varie Doc attorno al Lago di Garda – La mappa è tratta dal sito www.veronissima.com

La situazione attuale prevede: Garda Doc (denominazione interregionale con il Veneto), Garda Colli Mantovani e Riviera del Garda Classico, quest’ultima include anche la Sottozona Valtènesi, termine che qualche anno addietro indicava una Doc a sé stante prima di diventare appunto unicamente una Sottozona.

Il disciplinare di produzione della Doc Riviera del Garda Classico (Sottozona Valtènesi), che prevede unicamente la produzione di Chiaretto, Rosso e Rosso Riserva, è assai permissivo in quanto ai vitigni che si possono utilizzare, infatti oltre al Groppello, unico vitigno obbligatorio, che dev’essere presente per almeno il 30% (nei tre biotipi Gentile, Mocasina e Santo Stefano) lascia per il resto ampio spazio alla fantasia e all’interpretazione dei produttori.

Riportiamo quindi per facilità di comprensione un sunto di detto disciplinare:

Possono concorrere alla produzione di detto vino anche le uve provenienti dai vitigni Marzemino, Barbera, Sangiovese da soli o congiuntamente, fino a un massimo del 70%, ciascuno dei quali non può concorrere più del 25%.
Possono altresì concorrere alla produzione di detto vino fino a un massimo del 25%, le uve provenienti dai vitigni a bacca nera non aromatici, idonei alla coltivazione nella Regione Lombardia.
Nell’ambito di detto 25%, i vitigni Cabernet sauvignon, Cabernet franc, Carmenere e Merlot non possono concorrere complessivamente per più del 10%.

Come vedete ogni produttore può interpretare questo vino (quasi) a proprio piacimento il che fa sì che si possano incontrare prodotti assai diversi organoletticamente tra loro.

Tornando ai bizantinismi dei disciplinari di produzione e nello specifico di quello della Doc Riviera del Garda Classico (che prevede anche la produzione di vini bianchi e spumanti) è assai curioso notare che è prevista la tipologia di vino rosso con menzione del Groppello, cosa però non permessa nella Sottozona Valtènesi seppur il suddetto vitigno è tipico proprio di questa zona.

Tutto questo lungo preambolo serve a giustificare il motivo per cui, seppur il vino che andiamo a degustare sia prodotto con uve Groppello in purezza, non può riportare in etichetta il nome del suddetto vitigno.

L’azienda
Abbiamo frequentato l’azienda Ca’ Maiol sin dalla metà degli anni Settanta -anche se allora si chiamava Azienda Agricola Provenza e Ca’ Maiöl era semplicemente il nome della storica cascina, costruita nel 1710, sede dell’azienda -che era stata fondata non molti anni prima da Walter Contato e gestita, dopo la sua morte avvenuta nel 1996 dai figli Fabio e Patrizia.
L’azienda inoltre è stata, se non la prima certamente tra le prime a presentare un Lugana in barriques, si trattava del Lugana Superiore Fabio Contato, affinato per 18 mesi in barriques francesi.

L’azienda, che nel 2017 è entrata a far parte del Gruppo Vinicolo Santa Margherita, dispone attualmente di circa 120 ettari di vigneti situati tra la zona del Lugana e la Valtènesi per una produzione annuale di oltre un milione di bottiglie.

Il vino
Appartenente alla linea Selezione, viene prodotto con uve Groppello nella varietà Gentile provenienti dai più vecchi vigneti aziendali e deve il suo nome al fatto che questi antichi ceppi risultano assai nodosi formando una specie di grovigli.
Allevato su suolo argilloso il vigneto è condotto a Guyot con densità di 5.000 ceppi/ettaro e la sua resa è di 90 q.li/ha.
Dopo la vendemmia parte delle uve vengono poste a riposare in fruttaio per una ventina di giorni, la fermentazione, separata per le due masse, si svolge in vasche d’acciaio dove il vino rimane poi in affinamento per nove mesi; ne sono state prodotte circa 8.000 bottiglie vendute nello shop aziendale a 19 euro.

Il suo colore è granato piuttosto scarico.
Bel naso, intenso e speziato, frutta rossa, ciliegia selvatica, bacche rosse, fiori secchi, erbe aromatiche che rimandano ad un Vermouth, pepe fresco.
Fresco, succoso, piacevolmente amaricante, trama tannica delicata, frutta rossa selvatica, speziatura delicata, buona eleganza e lunga persistenza.
Un vino moderno, leggiadro, garbato, fragrante, tutto giocato sulla freschezza e dalla piacevolissima beva, assai duttile nell’abbinamento col cibo e che c’è piaciuto assai.
Lorenzo Colombo