Via dei Sapori, eccellenza a tavola

Il Friuli Venezia Giulia si presenta a Milano con questa simpatica e ben organizzata iniziativa che si fa notare nel panorama delle numerose manifestazioni enogastronomiche che si tengono abitualmente nel capoluogo lombardo per la sua particolare formula: l’abbinamento di preparazioni culinarie, curate direttamente dai cuochi di venti ristoranti selezionati, con altrettanti vini presentati dai loro produttori.
Tutto questo è stato reso possibile dal CONSORZIO FRIULI VENEZIA GIULIA VIE DEI SAPORI e dal lavoro del suo presidente, Walter Filiputti; questo consorzio, che potremmo definire interdisciplinare, incorpora varie realtà produttive legate al mondo enogastronomico friulano, infatti, oltre ai venti ristoratori ed alle altrettante realtà vitivinicole, comprende anche il Consorzio del Montasio, Jolanda De Colò (salumi d’oca), il prosciuttificio Principe, Pomis (mele friulane), Nonino (grappe soprattutto, ma anche liquori), Oro Caffè, QManiago (coltellerie) e Gover (specialisti del fuoco a legna).
I numerosi giornalisti e addetti ai lavori – dopo la conferenza stampa, tenutasi nella sala Commercio di Palazzo Castiglioni – si sono trasferiti a Palazzo Bovara, presso il Circolo del Commercio, dove, forniti di un menù, hanno potuto liberamente gironzolare tra i diversi tavoli componendo ciascuno un proprio personale percorso degustativo; il nostro ha spaziato tra le seguenti preparazioni, elencate in ordine sparso e non necessariamente cronologico:
San Daniele Anniversario 18 mesi di stagionatura, del prosciuttificio Principe di San Daniele, buonissimo, abbinato al Collio Sauvignon 2007 del Castello di Spessa.
Tortino di patate con baccalà, crema di porro e conditella al pomodoro, del Ristorante Ai Fiori di Trieste, uno tra i piatti che abbiamo maggiormente apprezzato, accompagnato dal Bernizza 2007, uno Chardonnay del Collio di Venica & Venica, altrettanto buono.
Variazione estiva del tortello con canapiglia della laguna di Marano (Al Paradiso di Paradiso di Pocenia (Udine), in abbinamento al Braide Alte 2006 di Livon.
Gnocchetti di polenta con boreto di cefalo dorato (All’Androna di Grado (GO) con il Collio Mongris Riserva 2005 di Marco Felluga.
Cjarsòns di Sauris del Ristorante Alla Pace di Sauris (UD), un piatto che consigliamo vivamente a chi non lo conoscesse, come altrettanto caldamente consigliamo una visita, o meglio sarebbe un breve soggiorno, a Sauris, un piccolo paese della Carnia, fuori dalle classiche ed inflazionate mete turistiche; l’abbinamento era con il COF Chardonnay 2006 di Petrussa, un vino dalla notevole struttura, fermentato ed affinato in legno.
Germogli alle erbe con raguttino di verdure del Carnia di Tenzone (Udine).
Zuppa di porcini e birra, una curiosa e ghiotta preparazione del Ristorante La Primula di San Quirino (Pordenone), accompagnata dal Vinnae 2007 di Jermann.
Girini, briciole di pasta buttata condite dall’orto (La Subida di Cormòns, Gorizia), con il Collio Bianco 2007 di Edi Keber.
Raviolo d’estate con ricotta di Pinzano (La Taverna di Colloredo di Monte Albano, Udine), accompagnato dall’ IGT Mario Schiopetto 2006 dell’omonimo produttore.
Cjarsòn di malga e pere (Al Grop di Tavagnacco di Udine).
Seppie con piselli e polenta (Al Lido di Muggia, Trieste).
Crema di patate di San Martino con ventresca di tonno leggermente affumicata e misticanze del lungo Isonzo (Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, Gorizia), accompagnato dal Saccoline, un Friuli-Isonzo Malvasia Istriana 2007 della Tenuta Villanova.
Involtino di lattuga, riso venere e seppioline del golfo di Trieste padellate (Ristorante Campiello di San Giovanni al Natisone, Udine)), con il Cof Pinot Grigio 2007 di Livio Felluga.
Il manzo nella latteria di Montefosca con le erbe di Carnia, altra preparazione strepitosa, del Ristorante Da Nando di Mortegliano (Udine), in accompagnamento al Cof Tocai 2006 di Ermacora.
La mia supeta, zuppa di gallina con spezzatino e palacinka aromatizzata alla maggiorana, un altro piatto che non si dimentica (Devetak di Savogna d’Isonzo, Gorizia), con il Collio Bianco Klin 2004 di Primosic.
Toast di polenta con filetto di maiale affumicato e cren (Ristorante Là di Moret di Udine).
Pavè di faraona, fiori di zucchine e salsa ortolana (Là di Petròs di Mels, Udine).
Interessante il Cof Vanessa 2001 di Ronco delle Betulle, non ricordiamo onestamente con quale piatto l’abbiamo assaggiato, come pure il Picolit dello stesso produttore, che abbiamo accompagnato ad alcuni dessert.
C’erano altre preparazioni che ci attiravano, ma che non abbiamo potuto gustare per ovvii motivi, anche perché, dopo tutto questo seguivano una ventina di diversi e irresistibili dessert, ne abbiamo assaggiati una buona metà, concludendo infine con l’Amaro Nonino Quintessentia.
Ma veramente abbiamo avuto il coraggio di assaporare tutto questo ben di Dio? Certamente, e la prova ne è che stiamo passando la notte in bianco scrivendo questo articolo.
Lorenzo Colombo

 

 

pubblicato in origine su www.vinealia.org

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