Strategia di riposizionamento per l’Asolo Prosecco Superiore
2.000 ettari vitati -dei quali 1.400 rivendicati nel 2019-, gestiti da 400 viticoltori, 17 milioni di bottiglie prodotte nel 2019, con un incremento d’oltre il 20% nei primi mesi del 2020; circa il 60% del vino esportato, principalmente negli USA.
Questi sono i numeri coi quali si è presentato oggi alla stampa il Consorzio Asolo Prosecco.
Il motivo della conferenza stampa, tenutasi questa mattina, ovviamente in videoconferenza, era quello di presentare il “rebranding” della denominazione, resosi necessario dall’ impennata produttiva –che ha riguardato tutte le denominazioni del Prosecco- che ha visto crescere in un solo lustro il numero di bottiglie del 580%.

Il nuovo Logo
La squadra che si sta occupando di questa operazione -non ancora completamente conclusa- capitanata da Angelo Peretti, ha per prima cosa commissionato un’indagine alla Doxa, che ha riguardato mille consumatori abituali di vini effervescenti del nord Italia.
Da questa indagine risulta da parte dei consumatori una più che buona conoscenza del nome Asolo e dei vini che vi si producono.
Risulta inoltre chiaro che i consumatori considerano inscindibile il nome Prosecco da Asolo e questo ci appare ben chiaro, non ritenendo anche noi che al momento il solo nome Asolo possa essere di grande appeal se slegato da quello di Prosecco, ancor più per un consumatore straniero.
Il primo passo compiuto dopo l’indagine è stato il restiling del logo “Consorzio Asolo Prosecco”, reso indipendente (il logo, non il Consorzio) dal precedente “Consorzio Tutela Vini Montello e Colli Asolani”, che a breve sarà rivisto.
Lorenzo Colombo
Ecco il comunicato stampa ufficiale:

Ugo Zamperoni
ASOLO PROSECCO, AL VIA IL NUOVO PIANO DEL “CRU” DI COLLINA
Il rebranding sottolinea il forte legame della tradizione del Prosecco con il territorio di Asolo, uno dei borghi più belli d’Italia, e i consumatori italiani ritengono inscindibile il connubio fra il nome Asolo e il nome Prosecco
L’Asolo Prosecco cresce e vara la sua nuova strategia, totalmente indirizzata a mettere in luce, sia nei vini che nella comunicazione, il fortissimo legame fra la tradizione locale del Prosecco, le colline del territorio di Asolo e dei paesi vicini.
Dopo aver superato i 17 milioni di bottiglie nel 2019 e aver messo a segno un’ulteriore crescita a doppia cifra nel primo quadrimestre 2020 (+22% rispetto ad aprile dell’anno scorso), l’Asolo Prosecco, la più piccola delle tre denominazioni del panorama del Prosecco, mira a proporsi come una sorta di “cru” delle bollicine venete.

Asolo: vigneti d’inverno
Alla base della strategia di riposizionamento ci sono i dati dell’indagine Bva Doxa commissionata dal Consorzio dell’Asolo Prosecco lo scorso anno su una platea di consumatori italiani di vini frizzanti e spumanti, che dimostra come il nome di Asolo sia conosciuto da tre quarti degli intervistati (il 74%) e che un quarto ha già visitato la cittadina (il 26%), mentre solo il 43% del campione sa che sulle colline asolane si produce Prosecco.
Che il connubio tra il nome di Asolo e quello del Prosecco sia inscindibile lo attesta un ulteriore dato dell’indagine, quello che dimostra che il 32% dei consumatori non sarebbe più disposto a considerare la denominazione tra le scelte d’acquisto se il nome Asolo apparisse privo della specificazione Prosecco, mentre solo il 22% lo berrebbe ugualmente. Per converso, ben l’84% del campione è disponibile a bere un vino che si chiami Asolo Prosecco.
“I dati della ricerca – spiega Ugo Zamperoni, Presidente del Consorzio Asolo Prosecco – confermano che accostare la parola Prosecco al nome di Asolo rafforza l’identità territoriale della denominazione, già fortemente radicata. L’Asolo Prosecco infatti è piena espressione del territorio, è cultura, è storia. In quest’ottica abbiamo creato anche un nuovo payoff, È tutta un’altra Storia, che mira a sottolineare il legame delle bollicine con la città che dona loro il nome e con il suo inestimabile valore culturale”.
Per rafforzare il senso di appartenenza al territorio di Asolo, il Consorzio si è dotato di una nuova immagine coordinata, ideata dallo studio veronese Paffi. Nel marchio della denominazione sono rappresentate la Rocca, da sempre simbolo del borgo di Asolo, e i profili delle colline su cui nasce l’Asolo Prosecco, mentre i colori riprendono quelli dorati del vino e delle facciate delle antiche dimore del centro storico di Asolo.
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[…] il Consorzio aveva presentato la nuova strategia di posizionamento dell’Asolo Prosecco Superiore (vedi) per il quale è stato sviluppato un apposito logo, mentre giovedì 3 dicembre Ugo Zamperoni, […]
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