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Capezzana: vini da podio

Capezzana al femminile con vini

Di Capezzana e dei suoi vini abbiamo più volte scritto, ad esempio qui, quando, in occasione dei 40 anni del Ghiaie della Furba avevamo effettuato una degustazione verticale che s’era spinta sino all’annata 1981 e qui, quando, tre anni fa, avevamo avuto occasione d’assaggiare le ultime annate allora prodotte.
Di conseguenza per non ripeterci non andiamo a dilungarci sull’azienda e sulla composizione e modalità di produzione dei vini, informazioni che potete trovare nei sopracitati articoli, ma ci focalizziamo direttamente sull’assaggio dei vini – alcuni dei quali in anteprima, ovvero non ancora in commercio- effettuato nello scorso mese di maggio a Milano.
In quell’occasione, a rappresentare l’azienda è intervenuta la parte femminile di Capezzana, ovvero Benedetta, Beatrice e Serena, quest’ultima figlia di Vittorio.

I vini

 – Igt Toscana Trebbiano 2020
Le uve provengono da un vigneto d’oltre 40 anni d’età, le vendemmia viene effettuata a metà ottobre, le bottiglie prodotte annualmente variano dalle 6.000 alle 8.000.

Giallo paglierino luminoso di buona intensità.
Intenso al naso dove si colgono sentori di frutto giallo maturo ed erbe officinali.
Sapido e strutturato, presenta accenni tannici e sentori di frutta a polpa gialla.

 – Carmignano Docg “Villa di Capezzana” 2019 (in anteprima)
Color rubino purpureo di buona profondità, presenta una leggerissima velatura.
mediamente intenso al naso, frutto scuro, sottobosco, accenni balsamici.
Di buona struttura, sapido e succoso, con tannini importanti (ed un poco ruspanti) ma ben fusi nell’insieme, sentori di liquirizia, lunga la persistenza.
Un vino interessante e assai giovane, che ancora sgomita un poco alla ricerca di un preciso assetto, non per nulla non è ancora in commercio.

 – Carmignano Docg “Villa di Capezzana 10 anni” 2012
Questo vino è frutto di un progetto nato nel 2006, d’allora l’azienda ha pensato di conservare ed affinare in cantina 3.000 bottiglie di Villa di Capezzana e di metterle sul mercato 10 anni dopo la vendemmia.
Dobbiamo dire che i risultati di una corretta conservazione in un ambiente adatto sono notevoli e si rincontrano in questo vino che si presenta con un color granato luminoso di buona profondità.
Intenso ed elegante al naso, vi si coglie un frutto rosso dolce unito a note balsamiche e di spezie dolci.
Fresco e succoso, intenso, asciutto, con tannino importante ma ben amalgamato, sentori di radice di liquirizia su lunga persistenza.

 – Carmignano Riserva Docg “Trefiano” 2018 (in anteprima)
Color rubino-purpureo, profondo e luminoso.
Intenso al naso, balsamico ed elegante, frutto rosso dolce.
Intenso, asciutto e succoso, con tannini importanti, sentori di liquirizia, lunga la persistenza.
Altro vino non ancora in commercio eppur già godibilissimo, anche se con una componente tannica ancora un poco esuberante. Da 9.000 a 12.000 le bottiglie prodotte annualmente. 89-90

 – Igt Toscana “Ghiaie della Furba” 2018
Purpureo, profondo e compatto il colore.
Intenso al naso, frutta scura e spezie dolci.
Succoso, morbido ed elegante alla bocca, lunga la sua persistenza.
Un grande vino.

 – Igt Toscana “UCB” (Ugo Contini Bonaccossi) 2016
Color granato luminoso.
Bel naso, frutto rosso fresco, spezie dolci.
Succoso, elegante, con un bel frutto, tannino importante ma ben amalgamato, lunga la persistenza.
Altro vino da podio.

 – Vin Santo di Carmignano Doc Riserva 2014
Color ambra, luminoso.
Intenso al naso, ampio e complesso, fichi cotti al forno, uvetta passa, note di miele.
Dolce non dolce, succoso, miele di castagno, persistenza infinita.
Da porsi sul gradino più alto del podio.
Lorenzo Colombo