, ,

DiVini Profumi 2011

Lo scorso 9 settembre si è tenuta a Carmignano, presso il locale di appassimento delle uve, per la produzione di VinSanto, della Tenuta di Capezzana, l’anteprima per la stampa dei vini di Carmignano.
Cinquantatre i vini presenti, suddivisi tra le Docg Carmignano e Carmignano Riserva, le Doc Barco Reale, Rosato (Vin Ruspo) e Vin Santo e gli Igt bianchi e rossi; poco più di una ventina i giornalisti presenti tra i quali noi di Vin&alia, che ci siamo dedicati alla degustazione dei Barco Reale e dei Carmignano, per un totale di trentotto vini.

Prima di elencare i nostri migliori assaggi forniamo qualche informazione di base su questi vini, dalla storia molto antica, progenitori, in un certo modo, dei cosiddetti “Super Tuscan”, ovvero di quei vini che prevedono nella loro composizione, unitamente all’uva principe toscana -il Sangiovese- l’utilizzo dei cosiddetti vitigni bordolesi, Cabernet Sauvignon e Franc, e Merlot.
Il disciplinare di produzione recita infatti: “Il vino a denominazione di origine controllata e garantita Carmignano  deve essere ottenuto dalle uve provenienti dai vigneti, aventi nell’ambito aziendale, la seguente composizione ampelografica: Sangiovese minimo 50%; Canaiolo nero fino al 20%; Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, da soli o congiuntamente, dal 10 al 20%; Trebbiano toscano, Canaiolo bianco e Malvasia del Chianti da soli o congiuntamente, fino ad un massimo del 10%. Possono concorrere alla produzione di detto vino le uve di altri vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati per la provincia di Prato fino ad un massimo del 10% del totale”.
Quanto sopra vale anche per la Doc Barco Reale, per la quale è consentita una maggiore resa in vigna, si tratta in pratica di una cosiddetta Doc di ricaduta.
Dicevamo che il Carmignano è un vino dalla storia antica, già nel 1716 il Granduca Cosimo III de’ Medici aveva classificato quella del Carmignano come una delle quattro zone a vocazione viticola del Granducato di Toscana; ma la fama del vino era certamente precedente, infatti dagli archivi storici risulta che nel 1396 il mercante pratese Marco Datini ne avesse acquistato “quindici some” ad un prezzo decisamente più elevato rispetto ad altri vini.

Le nostre degustazioni

Quattordici sono i produttori del Carmignano, tra i vini in degustazione mancavano solamente quelli della storica Fattoria di Artimino, della Fattoria Le Ginestre e del Podere Le Poggiarelle –struttura, quest’ultima, presso la quale eravamo alloggiati (noi di Vin&alia), e che produce poco più di un migliaio di bottiglie.
Come solito abbiamo degustato rigorosamente alla cieca, in modo da evitare qualsivoglia influenza esterna, pur ribadendo ancora una volta che le valutazioni espresse sono assolutamente personali; non abbiamo trovato vini difettosi –solamente uno mancava un poco di pulizia-, e questo fatto, seppur sembri decisamente scontato, in realtà non lo è, infatti nelle nostre numerose degustazioni qualche vino difettoso ci scappa sempre.
I vini degustati appartenevano a diverse annate, alcuni erano prove di botte, e per quest’ultimi le opinioni espresse sono da prendersi con beneficio d’inventario, potendo i vini variare anche sensibilmente durante la loro fase di maturazione prima della messa in commercio.
I vini che andiamo a citare sono quindi quelli che hanno ottenuto le nostre migliori valutazioni nelle varie tipologie.

Barco Reale

Dieci in vini in degustazione, frutto di tre diverse annate; la 2010 e la 2009, entrambe con quattro campioni, e la 2008 con due.
Per quanto riguarda la composizione dei vini abbiamo notato un utilizzo “abbondante” del Sangiovese –da un minimo del 70% sino al 90% (quantitativo massimo ammesso), mentre solamente due vini non specificavano le percentuali. Tra gli altri vitigni, oltre al Cabernet -obbligatorio- abbiamo trovato Canaiolo nero, Merlot ed in un caso Syrah, ma mai vitigni a bacca bianca, seppure consentiti.

Tenuta Le Farnete 2009: Rubino luminoso di media intensità. Bel naso, pulito, fresco, fruttato, leggeri accenni speziati. Media struttura, fresco alla bocca, frutto rosso leggermente acerbo, tannini un poco verdi, accenni affumicati, buona persistenza. 83/100

Tenuta Capezzana 2009: Rubino luminoso di buona intensità. Naso leggermente surmaturo, accenni di smalto, ciliegia matura. Buona struttura, asciutto, tannini un poco aggressivi, discreta persistenza. Meglio al naso. 82-83/100

Castelvecchio 2009: Rubino luminoso di media intensità, riflessi granati, molto bello. Di buona intensità olfattiva, note surmature, frutto rosso leggermente speziato. Legno deciso, tannini un poco aggressivi, buona persistenza. 82/100

Tenuta Le Farnete 2010: Rubino luminoso di discreta intensità, molto bello. Sentori vegetali (peperone verde), discreta intensità. Vegetale (peperone), pulito, intenso, discreta persistenza. 82/100
Villa Il Poggiolo 2008: Granato di media intensità. Bel naso, speziato, pulito, accenni di liquirizia, discreta intensità. Media struttura, frutto rosso speziato, liquirizia, discreta persistenza. 81-82/100

Carmignano

Diciotto campioni provenienti da quattro diverse annate: nove i vini del 2009, sei quelli del 2008, due del 2010 (entrambi prove di botte -barrique in realtà-; il disciplinare di produzione del “Car­mignano Docg” prevede infatti che il vino non possa essere immesso al consumo prima del l° giugno del secondo anno successivo a quello di produzione delle uve, quindi nel nostro caso nel giugno 2012), ed infine un vino del 2007.

Tenuta Capezzana “Villa di Capezzana” 2008: Profondo il colore, rubino, molto bello. Non molto intenso, note speziate, liquirizia, prugna secca, buona eleganza. Equilibrato ed elegante alla bocca, buona speziatura, legno ben dosato, liquirizia, lunga persistenza. Bella complessità. 87-88/100

Tenuta Capezzana “Villa di Capezzana” 2007: Granato-rubino, intenso e luminoso. Intenso al naso, pulito, bel frutto, accenni speziati. Buona struttura, morbido, buon equilibrio, tannino deciso, legno presente, buona persistenza. 86/100

Colline San Biagio “Sancti Blasii” 2008: Granato profondo, con riflessi rubini. Balsamico, pulito, mediamente intenso, legno ben dosato, buona l’eleganza. Di media struttura, buon equilibrio, tannino ben fuso, legno percepibile, buona persistenza. 85/100

Villa Il Poggiolo 2010: Rubino-violaceo luminoso, di media intensità, molto bello. Intenso al naso, decisamente fruttato, ciliegia, pulito, fresco, floreale, leggeri accenni speziati. Bel frutto, leggeri accenni vegetali, fresco, pulito, discreta struttura, buona persistenza. 84-85/100

Fattoria di Bacchereto “Terre a Mano” 2009: Rubino-granato di discreta intensità.  Intenso al naso, frutto rosso speziato, accenni di legno dolce. Tannino deciso, legno presente, un poco astringente, buona struttura e lunga persistenza. 84/100

Fattoria di Bacchereto “Terre a Mano” 2008: Granato-rubino di buona intensità. Frutto rosso speziato, buona intensità, accenni di legno. Strutturato, alcolico, legno presente, note vegetali, legno, buona persistenza. 84/100

Castelvecchio 2009: Rubino luminoso, di buona intensità. Balsamico al naso, intenso, pulito, note fruttate. Bel frutto, pulito, di media struttura , buona la persistenza. 84/100

Vigneti di Piaggia

Piaggia “Il Sasso” 2009: Rubino profondo e luminoso, molto bello. Buona intensità olfattiva, piacevoli note balsamiche, frutto rosso, legno dolce, profumato. Tannino un poco astringente, legno presente, liquirizia, buona persistenza. 83-84/100

Tenuta Le Farnete 2009: Rubino luminoso di discreta intensità. Intenso, legno dolce al naso, note vanigliate, pulito. Morbido, di media struttura, tannini un poco astringenti, legno presente. Meglio al naso. 83-84/100

Pratesi “Locorosso” 2009: Rubino luminoso e profondo, molto bello. Intenso al naso, prugna secca, confettura, note surmature. Buona struttura, alcolico, tannino un poco astringente, legno, buona persistenza. 83/100

Carmignano Riserva

Dieci campioni, dei quali sei del 2008, due del 2007 e due prove di botte –barrique- del 2010 (la messa in commercio è per questi vini prevista a partire dal 29 settembre -giorno di S. Michele e festa di Carmignano- del terzo anno successivo a quello di produzione delle uve, dunque dal 2013).

Tenuta Le Farnete 2008: Rubino-granato di media intensità. Bel naso, balsamico, elegante, pulito, fresco, armonico. Media struttura, buon equilibrio, sentori di liquirizia, buona persistenza. Elegante ed equilibrato. 88/100

Tenuta Le Farnete 2007: Granato-rubino luminoso, di media intensità. Pulito al naso, di8 media intensità, legno percepibile, note vanigliate. Media struttura, legno percepibile, pulito, buona eleganza, buona persistenza. Meglio al naso. 85-86/100

Piaggia 2010: Profondo il colore, molto bello, unghia rubina. Intenso, frutta rossa macerata, note surmature. Buona struttura, accenni surmaturi, prugna secca, tannino e legno ben fusi, buona persistenza. 85-100

Tenuta Le Farnete 2010: Rubino luminoso, molto bello. Naso speziato, di media intensità, pulito, vanigliato. Buona struttura, pulito, legno ben dosato, sentori di liquirizia, buona persistenza. 84-85/100

Fattoria Ambra “Vigne Alte Montalbiolo” 2008: Granato di media intensità, con riflessi rubini. Vanigliato, di media intensità, pulito, elegante, equilibrato. Astringente, tannino un poco aggressivo, legno! Discreta persistenza. 82-83/100

Il programma riservato alla stampa non prevedeva solamente l’assaggio dei vini, ma c’era spazio anche per la cultura ed il divertimento; tra i vari appuntamenti non possiamo non citare la visita al nuovo Museo Archeologico di Artimino , condotti per mano dalla sua direttrice, l’archeologa Maria Chiara Bettini, siamo stati introdotti nell’affascinante mondo degli Etruschi; numerosissimi i reperti, in alcuni casi pezzi rarissimi se non unici.
Decisamente interessante anche la visita guidata al Museo della Natura Morta  nella Villa Medicea Ambra di Poggio a Caiano -dove sabato sera si è tenta la cena con i produttori- nelle sedici sale della villa si trovano oltre duecento dipinti appartenuti ai Medici.

Festa della Sacra Cintola – Prato

Affascinante inoltre è stato poter assistere –da una postazione unica ed invidiabile, la sede della provincia di Prato- al “Corteggio Storico”, che ha il suo culmine la sera dell’8 settembre, e che vede partecipare un numerosissimo pubblico.
Infine, tornando al vino, abbiamo potuto effettuare l’assaggio dell’uva in due diverse aziende, la Fattoria di Bacchereto, azienda che opera seguendo i principi dell’agricoltura biodinamica, e l’azienda Piaggia, di proprietà della Presidente del Consorzio di Carmignano  Silvia Vannucci.
Lorenzo Colombo