Merano Wine Festival

Siamo stati al MERANO WINE FESTIVAL lo scorso mese di novembre, era la sua ventesima edizione e, a parte una fugace visita lo scorso anno, erano diversi anni che non lo frequentavamo.
Ricordiamo che avevamo stabilito di non andarci più poiché lo trovavamo troppo affollato per poterlo vivere professionalmente, nonostante l’elevato costo del biglietto d’ingresso il fascino di questa manifestazione, nata con l’intento di proporre solamente un numero limitato e selezionato d’aziende richiamava, e richiama tuttora, una folla sterminata di appassionati.
In realtà non è tanto il numero di partecipanti, quanto invece la scarsità degli spazi, seppur decisamene ampliati negli anni.
Dicevamo che quest’anno ci siamo tornati, venerdì 4 novembre in occasione di Bio&dynamica (vedi), e sabato 5; il venerdì ci si muoveva benissimo e si poteva anche degustare con tranquillità, mentre sabato le cose cambiavano radicalmente, con sale iperaffollate e con poca possibilità di lavorare tranquillamente (degustare e scriverne), e infatti non abbiamo praticamente assaggiato nulla.
Ma non è stato assolutamente tempo sprecato, tale era il numero degli eventi in programma, e tale la loro qualità che non ci pentiamo assolutamente d’aver macinato i quasi settecento chilometri (tra andata e ritorno).
Citiamo in primis la Verticale di Vorberg della Cantina di Terlano (vedi), tenutasi presso l’Hotel Terme, abbiamo inoltre preso parte alla presentazione della Guida “Vini Buoni d’Italia”, presso il Teatro Puccini, molto bello il teatro, affollatissimo, ma troppo lunga la presentazione; ci sono poi le degustazioni alle quali non abbiamo potuto partecipare, come la “Degustazione guidata di Barolo e Barbaresco” e quella delle “Vecchie annate” che si è tenuta lunedì 7. Ma il programma era così denso che vi rimandiamo al sito del Festival per visualizzarlo.
Ma com’è cambiato il Festival in questi vent’anni? Bastano alcune cifre, dalle cento aziende delle prime edizioni siamo arrivati a: 550 produttori di vino, 100 produttori di delicatezze gastronomiche, 15 birrerie artigianali, 12 chef al lavoro nella Gourmet Arena, oltre una trentina di produttori dell’Union des Grands Crus de Bordeaux (siamo stati alla presentazione dell’annata 2009 a Milano, lunedì 7 novembre (vedi)).
Non ci siete stati e ve ne siete pentiti? Niente paura, dal 4 al 6 febbraio prossimi si replica a Milano, non in maniera così fastosa come a Merano, ma ci saranno comunque cento produttori selezionati da Helmuth Köcher, in occasione della prima edizione del “Milano Food&Wine Festival”, peccato che noi non potremo esserci, in quei giorni saremo impegnati a Berlino per il Berliner Wein Trophy.
In quanto a noi ed al Merano Wine Festival? Pensiamo proprio di ritornarci, nonostante il suo caos questa manifestazione è troppo affascinante.
Lorenzo Colombo

pubblicato in origine su www.vinealia.org

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