Lorenzo Colombo Blog Io e il vino

Alto Adige Wine Summit

Anteprima dei vini non ancora in commercio, press tour, confronti tra vini altoatesini e del resto del mondo, degustazioni verticali, banchi d’assaggio dei vini in commercio.
Questo ed altro ancora nella prima edizione dell’Alto Adige Wine Summit, che si è tenuto da giovedì 21 a sabato 23 settembre, a Bolzano e dintorni.

Un programma diversificato, con eventi dedicati a consumatori ed addetti ai lavori.
Per questi ultimi (oltre un centinaio i giornalisti presenti, principalmente stranieri, provenienti da tutto il mondo), era prevista un’ulteriore suddivisione, ovvero degustazioni tecniche giovedì e venerdì) per coloro che scrivono prettamente di vino e visite al territorio (sempre con contorno di vini) per gli specializzati in turismo del vino.

Noi di Vin&alia abbiamo partecipato al primo programma che prevedeva giovedì 21, nel tardo pomeriggio, una degustazione di quattro vini di vecchie annate, presentati e commentati dai loro produttori, enologi che hanno scritto la storia dei vini dell’Alto Adige negli ultimi trent’anni.

Dopodiché è seguita una cena a buffet con in abbinamento una ventina di vini.
Il tutto si è svolto nella “Cantina nella roccia” del Centro di Sperimentazione di Laimburg.
Venerdì mattino, nella stessa sede, abbiamo partecipato alla Masterclass “I vini altoatesini in un confronto internazionale”, ovvero una degustazione di sedici vini (in parte altoatesini ed in parte provenienti dall’estero: Germania, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Oregon) condotta da Walter Speller, esperto di vini italiani per conto di JancisRobinson.com (https://www.jancisrobinson.com/).
Questa Masterclass c’è parsa confezionata per i giornalisti stranieri, mentre pensiamo che a quelli italiani abbia apportato ben poco, se non la personale visione dell’Alto Adige (e dei suoi vini) da parte di Speller.
Anche la scelta dei vini (altoatesini) selezionati direttamente da Speller non c’è parsa particolarmente adatta ad un simile confronto.

Comunque di queste due degustazioni scriveremo prossimamente.

Dopo il pranzo, presso il Ristorante Seerhofkeller, sotto un pergolato dominante il lago di Caldaro, si è aperta, presso il Bolzano Meeting & Event Center, annesso all’Hotel Four Points by Sheraton, la degustazione dei vini non ancora in commercio di oltre una cinquantina d’aziende altoatesine, con circa centosettanta vini  presenti (anche in merito a questo scriveremo prossimamente).

Ultima (piacevole) fatica per noi, è stata la verticale di cinque annate di Sauvignon Lafóa della Cantina di Colterenzio.

Nel complesso siamo rimasti molto soddisfatti da questa prima edizione dell’Alto Adige Wine Summit, che ha visto anche la “prima” anteprima (anche se d’annate diverse) del vini dell’Alto Adige.
Avremmo certamente preferito una classica degustazione (possibilmente a bottiglie coperte) con servizio ai tavoli, anziché degustare in piedi presso i banchi dei produttori, ma questo “numero zero” della manifestazione c’è parso comunque promettente.
Ci auguriamo quindi che possa essere ripetuto (con qualche piccolo ritocco) anche negli anni a venire.
Lorenzo Colombo

 
pubblicato in origine su www.vinealia.org