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Ronchi di Manzano

Un’azienda al femminile

Tre donne gestiscono quest’azienda nata alla fine degli anni ’60 e situata a Manzano: sono Roberta Borghese e le sue figlie Lisa e Nicole.
L’azienda dispone di sessanta ettari vitati di cui quaranta nella zona di Manzano i cui suoli sono caratterizzati dalla tipica “ponca” friulana, ovvero da marne e arenarie di origine oecenica.
Altri venti ettari si trovano sulle colline di Rosazzo su suoli con buona presenza di sali minerali.
Da quest’ultimo sito provengono le uve per i più importanti vini aziendali.
Numerosi i vitigni presenti, da quelli prettamente locali quali friulano, ribolla gialla, verduzzo, picolit, pignolo e refosco dal peduncolo rosso, ai cosiddetti internazionali, anche se ormai radicati da molti anni nel territorio friulano: pinot grigio, chardonnay, sauvignon blanc, merlot, cabernet franc e cabernet sauvignon.
Ne consegue che siano numerosi anche i vini prodotti, suddivisi in due linee: “Classici” e “Cru”, per un totale di circa 200mila bottiglie/anno.
Molte le novità del 2017, recentemente è stato effettuato il restiling del sito e delle etichette della linea “Cru” ed è stato inaugurato anche lo shop on-line.

Noi abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare tre degli otto vini che compongono la linea “Cru” e tutti e tre ci sono piaciuti.

Eccovi le nostre impressioni:

Friuli Colli Orientali Ribolla Gialla di Rosazzo Doc 2016
Le uve per la produzione di questo vino provengono da vigneti ancora giovani, essendo stati impiantati per te nel 2011 e parte nel 2014.
La vendemmia (tardiva) viene effettuata a mano e dopo la diraspatura le uve vengono messe a macerare in botti da quindici ettolitri per un periodo di quattro mesi, dopo la svinatura il vino sosta in botte sino al momento dell’imbottigliamento.

Il colore è giallo paglierino di buona intensità anche se non con gli eccessi di colore che spesso presentano i vini bianchi macerati.
Al naso è mediamente intenso e presenta sentori di fieno, d’erba secca, di camomilla e di frutto giallo, e, particolare importante –almeno per noi- non si coglie assolutamente la nota data dal legno.
Alla bocca troviamo un vino elegante e di buona complessità, strutturato ma fresco, sapido, dotato di una bella spina acida e con sentori di frutta gialla, lunga la sua persistenza con sentori leggermente mandorlati sul fin di bocca.

Friuli Colli Orientali Bianco Doc “Ellegrì” 2016
Sauvignon blanc, friulano, chardonnay e picolit entrano a far parte di questo vino. Le prime tre uve vengono tenute a contatto con le bucce per una notte, chardonnay e picolit fermentano in botti fa 5 ettolitri. I suoli sono caratterizzati dalla “ponca” friulana e gli impianti risalgono a 1971, 1973 e 1997.

Il vino si presenta con un color giallo-paglierino luminoso di buona intensità.
Intenso ed elegante al naso, con sentori d’erbe officinali, fiori appassiti, frutta a polpa bianca ed agrumi.
Fresco alla bocca, dotato di buona struttura, sapido e morbido, con frutta in evidenza (pesca e susine bianche), sentori d’agrumi maturi e leggere note di miele, bella la vena acida e buona la persistenza.

Friuli Colli Orientali Rosso Doc “Braûros” 2013
Le uve che compongono questo vino (una selezione di merlot, cabernet sauvignon e refosco) provengono da vigneti situati a Rosazzo ed impiantati -i più vecchi- nel 1971, mentre gli altri nel 2000 e 2004, il sistema d’allevamento è a Guyot.
La vinificazione prevede una macerazione sulle bucce di una dozzina di giorni mentre l’affinamento avviene in botti di rovere francese da 25-30 ettolitri per un periodo di circa un anno.

Profondo il colore, con unghia violacea.
Elegante, intenso ed ampio al naso dove si colgono sentori di frutto rosso speziato (spezie dolci: cannella e vaniglia), more, ciliegie mature, cioccolato bianco, accenni di sottobosco ed una leggera nota di peperone.
Buona la sua struttura senz’essere pesante, il vino è fresco, asciutto, i tannini sono importanti ma non fastidiosi, bella la sua vena acida, vi ritroviamo il bel frutto rosso, le spezie dolci, il cioccolato, lunga la sua persistenza.
Lorenzo Colombo
pubblicato in origine su www.vinealia.org