Lorenzo Colombo Blog Io e il vino
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Sordo e gli otto cru di Barolo

L’annata 2013

Quando si confrontano vini della stessa annata e denominazione, ma provenienti da luoghi diversi, si giustificano le differenze basandosi sia sulle diverse caratteristiche di suoli e climi, come pure sulle diverse interpretazioni enologiche.
Diventa quindi assai difficile stabilire che le differenze riscontrate siano dovute unicamente ai diversi luoghi d’origine.
Per far esprimere unicamente il territorio (col suo clima) occorrerebbe che la parte enologica sia svolta dalla stessa persona e nelle stesse modalità. Condizione piuttosto difficile da verificarsi.
A meno che…
A meno che non si trovi un’azienda che possegga vigneti in diverse zone della stessa denominazione e che lavori le uve e vinifichi i vini nelle stesse condizioni.

Simili aziende, anche se non diffusissime, esistono.
Nelle Langhe ad esempio ci sono i Produttori del Barbaresco, azienda che addirittura possiede (in realtà sono vigneti dei soci) nove MGA nel solo comune di Barbaresco dai quali ricava i suoi Barbaresco Riserva. (Ne abbiamo scritto qui).
Sempre nelle Langhe, ma questa volta nei territori del Barolo, troviamo l’azienda Sordo -di alcuni dei cui vini già abbiamo recentemente scritto (vedi)- che ci ha dato la possibilità di assaggiare, lo scorso mese d’aprile, gli otto suoi Cru (pardon: MGA) di Barolo dell’annata 2013, naturalmente dopo aver visitato la grande e spettacolare cantina di produzione.

Per quanto riguarda l’azienda vi rimandiamo all’articolo precedentemente citato, unica osservazione è che allora avevamo scritto di sei MGA di Barolo, mentre ora sono otto.

Eccole, unitamente a qualche altro vino assaggiato, iniziando da un Barolo senza indicazione di MGA.
Tutti i vini vengono vinificati ed affinati in egual maniera, ovvero la fermentazione, con macerazione a cappello sommerso, dura circa sei settimane e maturazione ed affinamento del vino avvengono in botti di grande capacità per due anni.
Se non diversamente specificato, sono tutti dell’annata 2013, l’ultima in commercio.
L’ordine è quello di servizio.

Barolo Docg
Le uve per la produzione di questo vino provengono da vari vigneti, situati a Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba, Monforte d’Alba, Barolo, Novello, La Morra, Verduno e Grinzane Cavour.
Il colore è granato, l’unghia aranciata. Buona la sua intensità olfattiva, presenta note balsamiche e leggeri accenni vanigliati. Morbido al palato con tannini ben fusi ed accenni di liquirizia, buona la persistenza.

Monvigliero
Siamo a Verduno, l’esposizione dei vigneti è sud-est e sud-ovest, l’altitudine varia tra i 280 ed i 320 metri, l’impianto, con età dai 35 ai 40 anni,è è allevato a Guyot con densità di 4.000 ceppi ettaro, i suoli sono composti da marne chiare appartenenti alle formazioni del Tortoniano
Color granato con unghia aranciata. Di buona intensità olfattiva, elegante, balsamico, con sentori di legno dolce e note floreali. Elegante, con tannini decisi ma ben amalgamati nell’insieme, si colgono sentori di radice di liquirizia e di cuoio, lunga la persistenza.

Ravera
La MGA Ravera si trova nel comune di Novello (una piccola parte anche in quello di Barolo), i vigneti di Sordo, con vent’anni d’età, si trovano a Novello, ad altitudini tra i 420 ed i 450 metri, i suoli, appartenenti alle formazioni del Tortoniano, sono sciolti, costituiti da marne biancastre poggianti su strati di marne grigio-brunastre. L’esposizione è sud, sud-est, la densità d’impianto è di 4.000 ceppi/ha e la potatura a Guyot.
Il colore è granato, più intenso del precedente. Mediamente intenso al naso ed un poco chiuso ed austero, accenni chinati, molto elegante. Tannini decisi ma ben fusi, un poco astringente, buona la persistenza.

Gabutti
Siamo a Serralunga, su suoli del periodo Elveziano, con formazioni di Lequio. Le altitudini dei vigneti variano dai 250 ai 300 metri, e la loro età va dai 35 ai 50 anni, la densità è di 4.000 ceppi/ha e l’esposizione è sud, sud-ovest.
Granato di buona intensità. Intenso e balsamico al naso, frutto rosso maturo, quasi in confettura. Bella la trama tannica, sapido, leggermente vegetale, buona la persistenza. Si coglie la sua gioventù.

Perno
I vigneti sono situati nel comune di Monforte d’Alba, ad altitudini variabili tre i 270 ed i 400 metri, con esposizione sud-est e sono allevati a Guyot con densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro. L’età varia dai 10 ai 25 anni, I suoli sono tufacei con strati di terra rossa.
Color granato di buona intensità. Intenso al naso, balsamico, con accenni di rabarbaro. Asciutto al palato, con tannini un poco astringenti, sentori di radice di liquirizia, buona la persistenza.

Parussi
Il Cru (MGA) Parussi si trova nel comune di Castiglione Falletto, i vigneti con esposizione ovest e sud-ovest hanno un’età variabile dai quindici ai quarant’anni e sono collocati  tra i 270 ed i 290 metri d’altitudine, il sistema d’allevamento è il tipico Guyot, con densità d’impianto di 4.000 ceppi/ettaro.
I vigneti hanno un’età di 15 – 40 anni ed il suolo, tendente al calcareo, presenta sotto la superficie strati di marne bianco-grigie e bluastre, appartenenti all’Elveziano.
Color granato di media intensità. Mediamente intenso al naso, balsamico, floreale, elegante. Delicato alla bocca, elegante, con bella trama tannica e buona persistenza. Ci è parso il vino più pronto della batteria.

Rocche di Castiglione
Siamo ovviamente nel comune di Castiglione Falletto, i vigneti, esposti a sud-est si trovano tra i 320 ed i 350 metri d’altitudine, hanno un’età di 30 ai 60 anni, una densità di 4.000 ceppi/ha e si trovano su suoli a tendenza calcarea con strati di marne bianco-grigie e bluastre, appartenenti all’Elveziano  poco sotto il metro di profondità.
Granato di buona profondità. Buona l’intensità olfattiva, balsamico, elegante. Di buona struttura e bella trama tannica, sentori di liquirizia su lunga persistenza.

Villero
Anche questo cru si trova nel comune di Castiglione Falletto, l’altitudine varia dai 230 ai 350 metri, l’esposizione è sud-ovest. I vigneti, potati a Guyot hanno trent’anni d’età e sono situati su suoli argilloso-calcarei con marne grigio-bluastre e sabbie in profondità.
Color granato di buona profondità. Non molto intenso al naso, un poco chiuso, quasi austero, s’apre su note frutto scuro. Di buona struttura, intenso, alcolico, leggermente piccante, buona la persistenza.

Monprivato
Anche quest’ultimo cru si trova a Castiglione Falletto, esposto a sud-ovest ad altitudini variabili tra i 240 ed i 320 metri. I Suoli sono a tendenza calcarea, composti da marne grigio-azzurre.
Granato di media intensità. Discreta l’intensità olfattiva, elegante, presenta note balsamiche. Asciutto, con tannini decisi ed un poco asciuganti, buona la persistenza

Dopo questa carrellata tra le MGA del Barolo eccoci ad un vino più semplice ma non per questo meno interessante, si tratta del Nebbiolo d’Alba 2015 le cui uve provengono in parte dal Roero ed in parte dalle Langhe. Dopo la fermentazione alcolica il vino matura in botti di rovere di Slavonia.
Color granato. Intenso al naso, fresco, con un bel frutto rosso. Pulito, con bella trama tannica e buona persistenza

Si torna quindi ai Barolo, questa volta alle Riserva (prodotte unicamente in annate particolari) con qualche anno sulle spalle.

Gabutti Riserva 1998
Color granato con unghia aranciata, luminoso. Balsamico al naso, evoluto, note di confettura. La confettura la ritroviamo alla bocca unitamente a note dolci.

Rocche di Castiglione Riserva 1990
Il color granato-aranciato denota l’età del vino. Il naso è molto elegante e presenta accenni di rabarbaro. Alla bocca troviamo tannini ancora grintosi anche se ben amalgamati, il vino è elegante e presenta note amaricanti ed una lunga persistenza.
Lorenzo Colombo

http://www.sordogiovanni.it/

 
pubblicato in origine su www.vinealia.org