Garantito IGP: G.D. Vajra: scopriamo le nuove annate dei loro vini
“Produciamo Barolo ma non solo, perché amiamo tutti i vini della nostra terra. Crediamo nella Bellezza, nel lavoro fatto bene, nella cura dei dettagli, nell’osservazione curiosa e nella creatività che rispetta la tradizione. Siamo un’azienda familiare e artigianale. Ci accompagna una squadra giovane, entusiasta ed appassionata quanto noi. Seguiamo direttamente i nostri vigneti, perché riteniamo che sia alla base della qualità senza compromessi, ma soprattutto perché amiamo questa terra. Tutti i vini che produciamo sono ispirati alla finezza e all’eleganza. Hanno un senso del luogo e parlano dei vigneti, delle varietà e dell’annata di cui sono frutto. Armonia e personalità sono indissolubilmente uniti, così che ogni bottiglia possa essere godibile da giovane e trarre giovamento dall’affinamento.”

La famiglia Vaira
Questo è quello che Aldo e Milena Vaira e i loro figli Giuseppe, Francesca e Isidoro, tendono a ripetere continuamente durante gli eventi vitivinicoli a cui partecipano oppure, ancora meglio, quando li si va a trovare in cantina a Barolo, nel loro amato Piemonte, in quella parte di territorio dove l’occhio sconfina tra le meraviglie delle Langhe: La Morra, i castelli di Grinzane Cavour, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba e poi Monforte e Novello, fino ad attraversare la pianura e raggiungere le Alpi.
Questo territorio, unico al mondo, è testimone di una bellissima storia di famiglia che parte ufficialmente nei primissimi anni ‘70 quando Aldo Vaira costituisce l’azienda G.D. Vajra il cui acronimo, che precede l’antico modo di scrivere il cognome di famiglia (con la “j”), non è altro che il ringraziamento di Aldo a suo padre Giuseppe Domenico che firmò gli atti costitutivi dell’impresa famigliare visto che suo figlio, all’epoca, era ancora minorenne e con un passato da “ribelle”. Infatti, a soli 15 anni, nel 1968, Aldo fece parte delle contestazioni studentesche che portarono in piazza migliaia di giovani torinesi e il papà, per tenerlo lontano dai guai, lo spedì rapidamente in campagna dai nonni per fargli trascorrere l’estate in tranquillità. Non fu una vera punizione per Aldo, anzi, perché il tempo passato a contatto con la Natura non fece altro che acuire la sua volontà di gestire e coltivare un giorno quella Terra che sentiva propria, con la quale aveva una ancestrale affinità elettiva.
“Da bambini si sogna: chi di fare il medico, chi il falegname… il mio sogno era di fare l’agricoltore.”
La passione per il suo lavoro e per la Natura è talmente forte che il giovane Aldo, nel 1971, aderisce a Suolo e Salute, diventando un pioniere dell’agricoltura biologica in Piemonte.
Gli anni successivi, anche grazie all’incontro con sua moglie Milena, sono importantissimi per l’identità aziendale visto che sono dedicati alle selezioni private di biotipi (selezioni massali) di Nebbiolo e Dolcetto, alla scommessa del Freisa, alla scommessa circa la coltivazione dei primi ceppi di Riesling Renano in Piemonte (1985) perché, come ribadisce lo stesso Aldo, “mi sorprendeva accorgermi come un bianco tedesco e un rosso piemontese potessero, in fondo, quasi cercarsi fino ad assomigliarsi nel trascorrere del tempo”. E poi il Bricco delle Viole, la scommessa dell’altitudine, una bellissima vigna di nebbiolo del 1949 che ha insegnato alla famiglia Vaira l’arte della pazienza e ha guidato naturalmente il loro stile.
Francesca Vaira, volto di G.D. Vajra nel mondo e responsabile dell’accoglienza aziendale, ha presentato poco tempo fa alla stampa romana le ultime uscite dei vini prodotti dalla sua famiglia.
Di seguito, in sintesi, le mie note degustazione:
“Il Bricco delle Viole è sinonimo di grazia e di eleganza. È il vino che, con la sua natura, ha guidato lo stile della nostra azienda e ci ha educati alla pazienza.” – Aldo Vaira
Andrea Petrini