Anima Trentina

Dal Garda alle Dolomiti, un viaggio nella Nosiola

Un vitigno e un vino che rappresentano un territorio, la sua storia e le sue tradizioni. Otto interpretazioni di Nosiola, otto diverse versioni in otto diverse annate, a partire dal 2017 per arrivare fino al 1983.

La parte che più apprezziamo nelle varie manifestazioni sul vino sono le degustazioni guidate, poiché, comodamente seduti, si possono analizzare i vini in tutta calma, ascoltando anche le opinioni (non sempre condivise) dei vari relatori.

Sabato 24 novembre scorso, in occasione del Mercato dei Vini FIVI, a Piacenza, abbiamo partecipato ad entrambe quelle in programma.
La prima della giornata era intitolata “Anima Trentina ” ed era dedicata all’unico vitigno autoctono a bacca bianca di questa provincia: la Nosiola.

La Nosiola è un vitigno presente unicamente in questa provincia e che vede sempre più erodere la sua superficie vitata –che per la verità non è mai stata ampia- col passare degli anni si è passati dai 231 ettari censiti nel 1970 ai 79 ettari del 2010 e pare che attualmente ce ne siano ancor meno.
La sua zona di coltivazione è piuttosto circoscritta, la troviamo infatti principalmente nella Valle dei Laghi e nella conca di Toblino, nel comune di Lavis e nelle sue frazioni: Pressano e Sorni, è inoltre coltivata in Valle di Cembra e nella Vallagarina.
Citata sino dai primi dell’ottocento, a volte col nome di Spinarola, a causa dei suoi grappoli piccoli e spargoli, veniva definita un’uva robusta, precoce, che dava il meglio di sé in posizioni piuttosto elevate.

La degustazione è stata moderata da Matilde Poggi, attuale presidente della FIVI, ed i vini sono stati presentati dagli stessi produttori.

Otto i vini che abbiamo potuto degustare, di produttori ed annate diverse, ed anche di tipologie diverse, eccoli, in ordine di presentazione:

 – Marco Donati – Trentino Doc Nosiola “Sole Alto ” 2017
Uve provenienti dalla Valle dei Laghi, suoli di natura morenica.
Vinificazione in acciaio.

Si presenta con un color paglierino luminoso.
Bel naso, di media intensità olfattiva, con sentori di fieno, accenni d’erbe officinali e note di frutto giallo.
Di buona struttura, fresco ed al contempo morbido al palato, con sentori di nocciola e leggeri accenni aromatici, buona la sua persistenza.

 – Eredi di Cobelli Aldo – Vigneti delle Dolomiti Igt “Nosiol ” 2014
I vigneti si trovano a Sorni e sono situati a 450 metri d’altitudine.
Vinificazione in acciaio.

Color paglierino luminoso, con riflessi verdolini.
Buona l’intensità olfattiva, il vino presenta accenni idrocarburici e note floreali.
Asciutto al palato, minerale, mediamente strutturato, un poco corto in quanto a persistenza.

 – Giuseppe Fanti – Vigneti delle Dolomiti Igt Nosiola 2008
I vigneti sono situati sulle colline di Pressano.
Breve macerazioni sulle bucce, fermentazione parte in legno (circa 35%), parte in acciaio, affinamento sui lieviti per circa  nove mesi.

Color paglierino luminoso con riflessi dorati.
Intenso al naso, minerale, con sentori rocciosi e di pietra focaia.
Fresco, asciutto, minerale, leggermente sulfureo, lunga la persistenza.
Un bel prodotto, ancora in splendida forma.

 – Cesconi – Vigneti delle Dolomiti Igt Nosiola 2006
I vigneti, situati a 500 metri d’altitudine si trovano a nord-est di Pressano, le viti, allevate a pergola hanno un’età media di 30 anni.
Una parte delle uve subisce una macerazione di 4/5 giorni, dopo la pressatura la fermentazione si svolge parte in acciaio e parte in botti d’acacia. Il vino rimane quindi sui lieviti per circa nove mesi prima dell’imbottigliamento.

Color dorato luminoso.
Intenso al naso, sentori di mela matura, decise note ossidative.
Ossidato.
Peccato non averne potuto assaggiare un’altra bottiglia.

 – Pojer & Sandri – Vigneti delle Dolomiti Igt Nosiola 1996
I vigneti si trovano in località Coveli Erti a 300 m. s.l.m. con esposizione sud-ovest e località Pra Grand a 550 m. s.l.m. con esposizione ovest, nel comune di Faedo, i suoli sono di tipo limoso–calcareo e poggiano su un conglomerato marnoso. Il sistema d’allevamento è a pergoletta trentina aperta con 6.500 ceppi/ha e Guyot con 6.200 ceppi/ha.
La vinificazione avviene in iper-riduzione, ovvero in assenza d’ossigeno.

Il colore è paglierino-dorato luminoso.
Al naso è un poco chiuso all’inizio, discretamente intenso, presenta note boisée e di frutta secca.
Sapido, con spiccata vena acida, mediamente strutturato, succoso, evoluto, chiude leggermente amarognolo.
Ancora in forma, nonostante l’età.

 – Pravis – Vigneti delle Dolomiti Igt Nosiola “L’Ora ” 2014
I vigneti si trovano in località Monti di Calavino, a 400 m s.l.m. con esposizione sud-ovest, sono situati su suoli composti da marna calcarea ed allevati a Guyot.
Le uve sono sottoposte ad  un leggero appassimento su graticci, la vinificazione avviene in barrique d’acacia.

Color paglierino-dorato luminoso.
Bel naso, intenso, elegante, con sentori di canditi, pesca, albicocca, leggere note affumicate.
Morbido, di buona struttura, con sentori di miele, pesca gialla matura, accenni boisée e di legno dolce, lunga la persistenza. Elegante.

 – Maxentia – Vino Santo Trentino Doc 2011

Piccola azienda  situata a Santa Massenza.

Color ambra luminoso.
Buona l’intensità olfattiva,  ampio, si percepiscono sentori di caramella all’orzo, scorza d’arancio, caramello, pasta di mandorle.
Strutturato, intenso, con spiccata vena acida, vi ritroviamo la caramella all’orzo e la scorza d’arancio candita, lunghissima la sua persistenza. Notevole.

 – Pisoni – Vino Santo Trentino Doc 1983
L’azienda è situata vicino al Lago di Toblino.
Le uve vengono fatte appassire per 6-7 mesi sui graticci, l’affinamento avviene in barriques ed in acciaio per 9-10 anni.

Il colore è topazio scuro, ricorda quello del caffè.
Intenso al naso, presenta sentori di caffè, radici, rabarbaro, rancio (ci ricorda uno Sherry PX).
Dotato di buona vena acida e lunghissima persistenza, rimanda al gusto di una caramella al rabarbaro. Notevole.
Lorenzo Colombo